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Caccia, 5 bracconieri denunciati dal WWF nel barese
07 novembre 2005

BARI – 7.11.2005 Una fine settimana intenso, quello che ha visto la task-force costituita dalle guardie volontarie del WWF di Bari con il nucleo Cites della Forestale, intervenire nella zona compresa da Barletta a Spinazzola per contrastare un sempre più dilagante bracconaggio. E' un fenomeno, quest'ultimo, che in corrispondenza del passo autunnale dell'avifauna migratoria, s'intensifica notevolmente. Un'azione, quella delle guardie del Wwf che ha portato al totale di 5 persone denunciate all'Autorità Giudiziaria. Tutti colti in flagranza di reato sia con selvaggina protetta che con l'uso di richiami del tipo vietati dalle vigenti leggi. Il primo caso si registra sabato mattina in località “Monte Rasciatano” a Barletta dove alcuni cacciatori provenienti dalle provincie di Napoli e Salerno erano intenti ad abbattere tordi con l'ausilio di richiami digitali costosissimi. In questo caso è stato effettuato il sequestro della selvaggina, dei fucili e dei richiami. Sempre nella mattinata di sabato altri due cacciatori sono stati denunciati nel territorio di Spinazzola una tra le “zone sensibili” individuate dal Wwf, che presenta un'elevata attività venatoria la quale sovente sfocia in episodi illegali dovuti soprattutto alla mancanza di controlli. Anche in questo caso un cacciatore di Firenze ed uno di Bisceglie finiti nella rete delle guardie per abbattimento di fauna protetta (cappellacce) ed utilizzo di richiami elettronici. Mentre gli ultimi due casi si registrano domenica mattina sempre in agro di Spinazzola, due cacciatori Bresciani di richiami elettronici ne avevano ben tre. Inoltre cinque risultano essere le sanzioni amministrative elevate (per mancanza di pagamento della tassa regionale ed altro) e due risultano invece i sequestri a richiami elettromagnetici per quaglie nel territorio di Minervino Murge. Purtroppo sempre domenica mattina durante i controlli delle guardie del WWF e dei Forestali un cacciatore di 82 anni proveniente da Riccione veniva colto da malore. Inutili i soccorsi sia delle guardie che del 118 accorsi dopo pochi minuti. L'anziano cacciatore con quattro by-.pass veniva stroncato da un infarto acuto. “Purtroppo questo è un periodo difficile per la fauna selvatica” commenta Pasquale Salvemini, coordinatore regionale del Wwf Puglia; “talune zone sono decisamente prese d'assalto dai cacciatori, alcuni dei quali non si preoccupano molto di come e a che cosa sparano. Anzi, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta proprio di una precisa volontà di abbattere illegalmente fauna protetta”. “E' un fenomeno diffuso in molte zone della regione” prosegue Salvemini, e in particolare dove esistono i cosiddetti “corridoi faunistici”, si concentra l'attenzione della Vigilanza delle Guardie del Wwf, con l'obbiettivo prioritario di presidiare il territorio e prevenire il più possibile azioni illegali a danno soprattutto dell'avifauna migratoria, che nei mesi autunnali è soggetta, ad una pressione venatoria legale e illegale di estrema intensità.
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