C'è fermento nella Chiesa locale
Santità, relazione e speranza sono le parole chiave con cui è possibile sintetizzare il cammino della chiesa locale nell'ultimo anno. A distanza di quindici anni dalla morte di don Tonino avvenuta il 20 aprile 1993 è arrivato per i fedeli l'annuncio dell'avvio della causa di Beatificazione del compianto Vescovo. “La fama della sua santità si è diffusa e continua a diffondersi. Il suo ministero episcopale ha inciso profondamente con il dono della parola illuminante e affascinante, con la profezia dei gesti, con l'impegno per la pace, con l'attenzione privilegiata verso i poveri e gli emarginati. Il suo stile di vita semplice e coinvolgente, rispettoso ed amabile continua ad esercitare un benefico influsso su molti: giovani, adulti, persone consacrate, sacerdoti, e persino su persone che non condividono la stessa fede cristiana”. Queste sono state le parole con le quali l'attuale Pastore della Diocesi, don Luigi Martella, ha annunciato ai fedeli la volontà del Vaticano, che incontra quella della gente che già lo ha eletto Santo. L'anno per la Chiesa locale si è dunque aperto con questo prezioso segno di speranza, poi ha vissuto un eccezionale evento storico: l'ostensione del teschio di San Corrado, che non avveniva dal 1657. Da gennaio a giugno è stato attraversato dal lungo cammino di Mons. Martella in visita pastorale in tutte le comunità parrocchiali cittadine. “Verrò con il desiderio di vivere una presenza più vicina e più attenta, di raggiungere una conoscenza più precisa e più interna alle singole situazioni, di creare vincoli saldi i più fraterho avuto finora”. E ha mantenuto la promessa. È stato per il Vescovo un anno di dono e raccolta dal quale ora le molte comunità che animano i centri parrocchiali si attendono delle risposte concrete e anche qualche cambiamento. Un primo segnale è arrivato con la lettera pastorale dell'anno 2009 sul tema “Relazione educativa fonte della speranza”. Dunque il percorso che attende la diocesi metterà al centro la “relazione educativa non solo come rapporto tra diverse modalità di educazione, ma anche come mediazione agevolata dall'educazione, mirante alla comprensione dei vari linguaggi, alla rispettosa sintesi delle diversità” che trova nel “messaggio di Cristo condizione privilegiata per penetrare nel cuore di ogni cultura”.
Autore: Michele de Sanctis jr.