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Blitz della Guardia di Finanza in ricevitoria non autorizzata di scommesse
28 settembre 2004

BARI - 27.9.2004 Nell'ambito della costante attività di polizia economico-finanziaria, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in forza al Comando Compagnia di Barletta, hanno sottoposto a sequestro una ricevitoria di scommesse risultata non in possesso delle abilitazioni allo svolgimento dell'attività di raccolta delle giocate. La normativa che regolamenta il settore della raccolta delle scommesse è particolarmente articolata ed in continua evoluzione. A tal riguardo, giova rilevare che l'esercizio delle attività dì accettazione e raccolta di scommesse ippiche e/o sportive é assoggettata ad un regime concessorio fortemente vincolato, attraverso il quale lo Stato esercita la privativa fissata in suo favore dal Legislatore. I regolamenti disciplinanti la materia hanno subordinato il rilascio delle concessioni da parte delle Autorità competenti (C.O.N.I. per le scommesse sportive, Ministero dell'Economia e delle Finanze per le scommesse ippiche) all'espletamento di una gara, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria; ai sensi dell'art. 7 del D.M.F. 02 giugno 1998, nr. 174 le scommesse sono effettuate esclusivamente presso i punti di accettazione autorizzati dal C.O.N.I. e dall'Autorità di P.S.. All'interno del centro sequestrato sono stati sorpresi diversi scommettitori intenti ad effettuare puntate su eventi sportivi nazionali ed esteri. Nell'ambito della medesima operazione di servizio sono stati sequestrati cinque personal computer utilizzati per la trasmissione delle giocate all'allibratore estero, nonché gli importi relativi alle puntate ed alle vincite. Il gestore è stato denunciato, poiché non in possesso delle prescritte autorizzazioni. L'art. 4 della legge 401/1989, nel sanzionare con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque eserciti abusivamente l'organizzazione del giuoco del lotto e delle scommesse o di concorsi a pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, stabilisce infatti che la medesima pena deve applicarsi a chi, privo di concessione, autorizzazione o licenza, svolga in Italia qualsiasi attività organizzata al fine di accettare a raccogliere o comunque favorire l'accettazione o in qualsiasi modo la raccolta, anche per via telefonica e telematica, di scommesse di qualsiasi genere effettuate in Italia o all'estero. La Guardia di Finanza effettua “controlli a tappeto” in tutta la provincia Sempre la Guardia di Finanza ha portato a termine l'undicesimo degli “interventi a massa” disposti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari a contrasto delle attività illecite nei diversi settori istituzionalmente affidati al Corpo. Anche in questa circostanza 64 pattuglie hanno tenuto sotto controllo le diverse arterie stradali, perlustrando le zone abitate e non, per prevenire e reprimere eventuali condotte illecite. Oltre 150 finanzieri, in abiti civili ed in uniforme, hanno effettuato controlli presso esercizi pubblici per l'accertamento di violazioni agli obblighi del rilascio di scontrini e ricevute fiscali nonché per rilevare i prezzi al consumo di taluni generi, su strada in materia di beni viaggianti, presso i locali di intrattenimento per la prevenzione e repressione del traffico e spaccio di stupefacenti. Taluni controlli hanno riguardato gli adempimenti connessi al rispetto della normativa sul lavoro. Nel corso dell'attività di servizio le Fiamme Gialle hanno controllato: * numerosi automezzi ed altrettanti soggetti, contestando 12 violazioni al codice della strada e redigendo 29 verbali di operazioni compiute in materia di beni viaggianti; * 172 esercizi commerciali. In particolare, sono stati contestati rilievi nei confronti di 76 esercenti per mancato rilascio del documento fiscale e controllati 172 clienti; * 34 attività (commercio al dettaglio di frutta, verdura, rosticcerie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina, bar e caffè, gelaterie, lavanderie e calzature) sono state oggetto di monitoraggio dei prezzi al consumo dei generi commercializzati. Nel settore del “lavoro sommerso” sono stati scoperti 6 lavoratori non in regola con le vigenti prescrizioni di carattere fiscale e contributivo. Leonardo de Sanctis
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