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Bepi Maralfa, candidato sindaco: degrado, illegalità diffusa e invivibilità a Molfetta, questa l'eredità che ci lasciano Azzollini e gli incompetenti del centrodestra
05 marzo 2013

MOLFETTA - Domenica 3 marzo il Movimento Indipendente Linea Diritta di Bepi Maralfa ha spalancato alla città le porte della propria sede, sita in Viale Pio XI n. 34 (nella foto).

Durante l’incontro, che ha registrato la partecipazione di tantissimi cittadini (la sede si è rivelata inadeguata ad ospitare le oltre 200 persone intervenute), sono stati illustrate le linee guida del programma politico.

Hanno preso la parola alcuni dei numerosi “attivisti” del Movimento, fra i quali Domenico Gagliardi, Roberto de Nichilo e Augusto Ficele, i quali, intervallati dalle note della chitarra di Mizio Vilardi (altro giovane attivista) e dalle voci di Pierluigi Capurso e della giovane cantante Claudia De Candia, hanno descritto alcuni dei punti chiave del programma relativi ad associazionismo, ambiente e territorio.

Significativo l’intervento di Sergio Magarelli, già candidato Sindaco per l’Italia dei Valori, poi alleatosi, previa rinunzia alla candidatura, con il Movimento Linea Diritta per appoggiare Bepi Maralfa, con la propria Lista civica “Rinnovazione”.

Il candidato Sindaco Bepi Maralfa ha poi preso la parola descrivendo lo sdegno e l’indignazione per lo stato di degrado, illegalità diffusa ed invivibilità che caratterizzano ormai da anni la nostra città. Situazione dovuta ad una evidente carenza di competenze della classe politica che ha gestito la città, oltre che una evidente assenza fisica del sindaco uscente.

Bepi Maralfa ha poi descritto come, di fronte a questo stato di degrado, alcuni cittadini comuni (di tutte le fasce di età e con diverse competente professionali), si siano riuniti nel Movimento Civico Linea Diritta, per supportare la sua candidatura a Sindaco.

Cittadini con la volontà di esporsi in prima persona per sconfiggere lo stato di rassegnazione che pervade la città e favorirne il cambiamento, rifiutando di sottoscrivere ancora una volta una delega in bianco ai soliti professionisti della politica.

Il Candidato Sindaco ha poi descritto il modo in cui trasformerà le parole d’ordine della sua campagna elettorale, quali trasparenza sicurezza e vivibilità, in un concreto programma politico in caso di sua elezione.

Riduzione delle consulenze esterne con allocazione dei relativi fondi su attività culturali diffuse per rivitalizzare il centro cittadino, supporto in termini di servizi e fondi da parte dell’Amministrazione comunale alle iniziative imprenditoriali giovanili, recupero e migliore manutenzione degli spazi verdi, delle spiagge pubbliche, del lungomare e più in generale dei luoghi e delle strutture pubbliche che facilitino relazioni e socialità.

Ampio spazio è stato dedicato al chiaro e preciso progetto di micro-riforma della Pubblica Amministrazione che ridurrà al minimo legale il numero degli assessori, con riduzione degli stipendi ed un risparmio di spesa pubblica di circa 500mila euro in cinque anni, oltre che la irrinunciabile  necessità di verificare in termini di legalità e trasparenza l’intera gestione degli appalti pubblici.

L’intervento si è concluso con il rinnovato invito rivolto a tutti i cittadini molfettesi affinché si avvicinino al Movimento Linea Diritta, per collaborare alla definizione del programma di rinnovamento della città, e con l’ arrivederci ai prossimi incontri pubblici che avverranno nei luoghi simbolo della città durante tutto il mese di marzo.

Autore: Onofrio Bellifemine
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TESTO DELLA CELEBRE CANZONE DEL NOSTRO CONCITTADINO IL MOLFETTESISSIMO MICHELE SALVEMINI IN ARTE "CAPAREZZA" -VIENI A BALLARE IN PUGLIA- STA DIVENTANDO L'INNO CONTRO IL DEGRADO RICORRENTE NELLE PERIFERIE E GLI ATTI DI VANDALISMO PERPRETATI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI MOLFETTA. -------------------- I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento. E tu dove vai a ballare? RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perchè può capitare che si stacchi e venga giù. Ehy turista so che tu resti in questo posto italico. Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio. Mare adriatico e Jonio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio. Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA. Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa. Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma. Fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese. Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese. Dove quei furbi che fanno le imprese,no non badano a spese, pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese. RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù. E' vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica. Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia in quella bolgia si accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba e si sfonda finché non ingombra la tomba. Vieni a ballare compare nei campi di pomodori dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati in barattoli. Costretti a subire i ricatti di uomini grandi ma come coriandoli. Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d'essere figli di emigrati. Mortificati, non ti rovineremo la gita. Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita. RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia dove ti aspetta il boia boia boia. Agli angoli delle strade spade più di re Artù, si apre la voragine e vai dritto a Belzebù. O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te. E subito penso che potrei morire anche con te.



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