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Bari, “operazione Sofà” della Finanza contro indebita percezione di finanziamenti pubblici, reati fallimentari, riciclaggio Altre operazioni a Putignano (scommesse clandestine) e Monopoli (contraffazione marchi)
06 dicembre 2006

BARI - Nuove operazioni del comando provinciale della Guardia di Finanza a Mola di Bari, Putignano e Monopoli. Nella prima operazione dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, hanno eseguito 7 ordinanze di misure cautelari disposte dal GIP presso il Tribunale di Bari - Dott.ssa Jolanda Carrieri - nei confronti di soci e/o amministratori di aziende, ora fallite, di Mola di Bari già operanti nel settore della produzione di divani, nonché di un dipendente bancario. Gli indagati , complessivamente sono 23, di cui tre operatori bancari “infedeli”, sono incriminati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento d'erogazioni pubbliche, malversazione, bancarotta fraudolenta patrimoniale distrattiva, riciclaggio in relazione a numerosi episodi che hanno visto gli stessi distrarre scientemente attivo societario e disperdere a fini illeciti erogazioni pubbliche ottenute ai sensi della Legge. N. 488/92 per oltre 3,3 milioni di euro su un finanziamento concesso di 10 milioni di euro. Il risultato di servizio costituisce l'apice di complessa attività info-investigativa condotta dall'estate 2005, nell'ambito della quale si è proceduto, in stretto raccordo con il P.M. inquirente e sulla scorta anche di consulenze tecniche disposte per effettuare specifiche attività operative nei confronti di una costellazione di imprese, riconducibili a Società a responsabilità limitata operanti nel settore della produzione e commercializzazione di divani ed arredi. L'operatore bancario risulta indagato e sottoposto agli obblighi di dimora in quanto le indagini svolte hanno dimostrato che, unitamente a due suoi colleghi (indagati a p.l.), attestava, tra l'altro, false referenze bancarie, nonchè un falso aumento di capitale sociale per lire 2,5 miliardi finalizzato all'ottenimento delle provvidenze pubbliche. E' stato anche incriminato anche un soggetto per reati di riciclaggio di proventi illeciti in quanto l'attività investigativa dimostrava che lo stesso, in prossimità della dichiarazione di fallimento di una società riconducibile al coniuge, canalizzava su una posizione bancaria personale il ricavato della vendite di alcune autovetture di lusso (1 Ferrari e 1 Lamborghini) precedentemente acquistate con provvidenze pubbliche distratte. La condotta tenuta, ed in maniera più immediata, lo sfruttamento improprio dell'ordinario credito commerciale e bancario ha nel tempo prodotto l'insorgere di uno stato di insolvenza che ha condotto talune delle società coinvolte a subire la dichiarazione di fallimento, con grave pregiudizio del sistema economico coinvolto e, soprattutto, dei lavoratori dipendenti. I beni delle singole società sono stati inoltre distratti, spesso persino scopertamente, a vantaggio di singole persone fisiche o società anche del medesimo gruppo. Putignano, sequestrati 3 pc utilizzati per scommesse telematiche clandestine. Denunciato un responsabile. Militari della Tenenza di Putignano, nel corso di un servizio teso al contrasto degli illeciti in materia di scommesse clandestine, hanno sequestrato in Casamassima, presso un esercizio commerciale esercente l'attività di punto gioco per la raccolta di scommesse ed internet point, 3 personal computer utilizzati per il servizio internet e di gestione delle scommesse telematiche al sito internet www.betshopitalia.it. Nel corso del controllo i finanzieri hanno accertato che il gestore del centro internet point non era in possesso di alcuna documentazione autorizzativa per l'esercizio di tale attività, che permetteva di scommettere abusivamente su eventi sportivi nazionali ed esteri, in violazioni alla normativa che riserva allo Stato o altro Ente concessionario, l'organizzazione del gioco del Lotto, scommesse e concorsi pronostici. Il gestore è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo dell'attività di gioco e scommessa in assenza di autorizzazioni previste dalla legge per l'esercizio di questo tipo di attività. Monopoli, contrasto della contraffazione dei marchi e del commercio di giocattoli privi del marchio "CE". Quattro soggetti denunciati ed uno arrestato. Militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Monopoli - Sezione Operativo Pronto Impiego, nel quadro degli ordinari servizi di controllo del territorio e di pubblica utilità “117”, hanno eseguito diversi interventi lungo la SS100 nel Comune di Sammichele di Bari. Nel corso del servizio, è stato fermato un furgone con a bordo due cittadini cinesi che trasportavano all'interno dell'automezzo, dietro un carico di copertura di prodotti tessili regolarmente scortati da documento di trasporto, altri cartoni contenenti oltre 500 cinture recanti marchi contraffatti delle più note griffe italiane ed estere. Inoltre i finanzieri hanno rinvenuto 72 giocattoli elettrici di vario genere per bambini di età superiore a tre anni, privi del prescritto marchio "CE" (acronimo di Conformità Europeénne -marcatura per attestare che il prodotto possiede i requisiti essenziali fissati da una o più direttive comunitarie) e non conformi per caratteristiche alla normativa comunitaria vigente. Le operazioni svolte, particolarmente delicate con riferimento al quantitativo di giocattoli non a norma, sono state finalizzate alla estromissione dal circuito commerciale della merce pronta ad essere immessa sul mercato nazionale, con rilevante danno all'economia e serio pericolo per la sicurezza dei bambini, potenziali utilizzatori dei giocattoli. Il conducente del furgone, con regolare permesso di soggiorno, è stato denunciato all'autorità giudiziaria, mentre il passeggero, al momento sprovvisto di documenti, è stato condotto per l'identificazione presso la Questura di Bari, dove è risultato destinatario di un precedente decreto di espulsione ed inottemperante all'ordine del Questore di Prato di abbandonare il territorio nazionale. Pertanto, i finanzieri lo hanno arrestato e rinchiuso nel carcere di Bari. Infine, un'altra pattuglia della Compagnia di Monopoli, ha effettuato un controllo nei confronti di un soggetto, risultato poi residente in Barletta, visto uscire da un palazzo in pieno centro con una busta di notevoli dimensioni che insospettiva i militari operanti. Ed infatti all'interno dell'involucro sono state rinvenute alcune borse abilmente contraffatte. La persona ha dichiarato di averle acquistate, alcuni minuti prima, da un cittadino senegalese, residente nell'immobile. Perciò è stata eseguita una perquisizione presso l'abitazione del citato extracomunitario, dove veniva sorpresa una donna di Bisceglie, intenta ad acquistare altri articoli contraffatti. A conclusione dell'operazione sono stati sequestrati circa 200 articoli di merce contraffatta delle più note griffes (Gucci, Louis Vuitton, Prada, Fendi e Hogan), mentre di particolare rilievo è risultato il fatto che uno degli acquirenti precedentemente fermati, risulta essere titolare di un esercizio commerciale di abbigliamento in Trani. I tre soggetti sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria.
Autore: Domenico Sarrocco
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