Barche a rischio nel porto di Molfetta, la burrasca mette a dura prova gli armatori. Tutti gli effetti nefasti del nuovo porto commerciale
Il peschereccio Maria Domenica questa notte in lotta con le onde nel porto di Molfetta
MOLFETTA – I lavori per la realizzazione del nuovo porto commerciale hanno reso più insicuro il vecchio porto, anche per responsabilità dell’ex sindaco Antonio Azzollini, che il porto l’ha avviato, male, senza considerare le bombe e gli effetti negativi delle correnti. Lo abbiamo scritto spesso e la conferma arriva ogni volta che c’è burrasca.
A lanciare l’allarme questa volta è Domenico Facchini, armatore del peschereccio “Maria Domenica” che fa anche il servizio di consegna del pesce a domicilio.
Sugli effetti del maltempo di questa notte, che imperversa anche questa mattina, Facchini scrive: «Ormai abbiamo uno dei porti più insicuri del mondo. Poco più di 20/25 barche non riusciamo ad essere ormeggiati in sicurezza. Cavi rotti, passerelle rotte, equipaggi a bordo, motori in moto. È bello parlare di nuova progettazione di porto turistico e peschereccio quando è bel tempo. Ma non serve scrivere, non serve a niente. Solo a passare il tempo tra un caffè e l'altro di "guardia" alle barche. Avevamo un porto sicurissimo ai tempi con oltre 150 barche ormeggiate. Vabbè».
Insomma, non si può passare la notte a lottare con la burrasca per salvare le barche ed evitare che si scontrino fra di loro. Si parla da tempo di messa in sicurezza, ma i lavori ancora non iniziano. Dobbiamo aspettare che anche le 20 barche rimaste calino a picco?
Ci piacerebbe conoscere l’opinione del sindaco Tommaso Minervini che sta avendo incontri a Roma per sbloccare la situazione, ma finora tutto resta fermo come prima e a rischiare sono sempre gli armatori.
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