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Audizioni alla Regione Puglia su condotta sottomarina a Torre Calderina a Molfetta su richiesta di M5S
28 ottobre 2016

 

MOLFETTA - La realizzazione della condotta sottomarina di scarico dei reflui depurati dei Comuni di Bisceglie, Corato, Ruvo, Terlizzi e Molfetta in località Torre Calderina (Molfetta) al centro delle audizioni della V commissione presieduta da Cristian Casili. Su richiesta dei consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, sono stati ascoltati l’assessore all’Ambiente Domenico Santorsola, il direttore generale dell’Autorità idrica pugliese, Vito Colucci e i rappresentanti di Aqp.

La richiesta dei consiglieri pentastellati è quella di respingere il progetto della condotta sottomarina, puntando piuttosto al recupero funzionale degli impianti di depurazione esistenti e alla realizzazione e al potenziamento degli impianti e delle reti per il riutilizzo dei reflui. Ad un unico punto di scarico, previsto con la condotta, sarebbe da preferire - secondo i pentasetllati - l’attuale distribuzione del carico di reflui in quattro scarichi diversi, in modo da ridurre l’impatto ambientale derivante dalla concentrazione in un’unica area marina di circa 60.000 tonnellate di reflui provenienti dai 5 comuni in questione. Da considerare inoltre che il progetto interferisce con l’oasi protetta avifaunisitca di Torre Calderina.
Per quanto riguarda il funzionamento degli impianti di depurazione di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi, Colucci (Aip) ha spiegato che sono stati redatti progetti di adeguamento e completamento delle opere esistenti, mentre in merito allo smaltimento dei reflui depurati nei recapiti finali, sono stati realizzati il collettore emissario dell’impianto depurativo di Bisceglie con quello di Molfetta, e sono invece in fase di redazione i progetti per il collettore dell’impianto di Corato fino a Bisceglie e per la condotta sottomarina. Questa è necessaria per garantire un recapito finale certo ai reflui, anche nei periodi in cui non c’è domanda irrigua (autunno-inverno) e che tale previsione non contrasta con la possibilità di riuso delle acque. La condotta inoltre consente lo scarico a mare di acqua depurata nei limiti di legge in modo da eviatre il ritorno verso la riva delle sostanze scaricate e permette una maggiore diluizione della carica batterica rispetto allo scarico sotto costa o in battigia.
L’assessore Santorsola è intervenuto per assicurare che la condotta sarà dotata di una sonda che fornirà in tempo reale ai Comuni interessati i dati sulla qualità dei reflui, per garantire la massima sicurezza e tutela dell’ambiente.
Anche Aqp ha confermato la grande attenzione sul tema della depurazione, attraverso la programmazione degli interventi per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento dei depuratori.

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