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Atletica, a Marco Giungi il titolo italiano di marcia 20 km Il Trofeo “Carnicella”, Memorial “Gino Del Re” dell’Olimpia Club
15 maggio 2000

La grande marcia torna a Molfetta per la quinta volta dopo quattro anni di assenza con il Campionato Italiano Assoluto di marcia sulla distanza dei 20km, che ha assegnato il titolo di Campione Italiano al migliore atleta d'Italia nella suddetta distanza. La manifestazione denominata "Trofeo Gianni Carnicella ", compianto sindaco di Molfetta scomparso nel '93, nonché "14° Memorial Gino Del Re", indimenticabile appassionato e dirigente dell'atletica molfettese e pugliese, si è svolta il 7 maggio, grazie alla minuziosa organizzazione dell'Olimpia Club di Molfetta pilotata dall'instancabile presidente Luigi De Lillo, che ha saputo renderla, come ogni volta, indimenticabile. La gara si è snodata nelle vie del Borgo e del Lungomare molfettese per una distanza complessiva di 1.667 metri da percorrere 12 volte. Numerosissimi, grazie al livello della gara stessa, i personaggi di rilievo della marcia italiana. Tra gli atleti è doveroso annotare la presenza del sette volte campione italiano Giovanni De Benedictis, del cinque volte campione italiano e una volta del mondo Michele Didoni (entrambi della società Carabinieri BO), Marco Giungi e Arturo Di Mezza (Fiamme Gialle Ostia) e Francesco Gaudenzi (Fiamme Oro). Da segnalare anche la presenza del Dott. Pietro Pastorini (Responsabile referente della squadra nazionale di marcia) che dopo aver ringraziato la città di Molfetta e l'Olimpia Club per la superlativa qualità organizzativa, si è detto molto ottimista verso le prestazioni di tutti i marciatori. Del resto questa gara ha figurato come penultima prova (l'ultima sarà la Coppa Europa) prima delle olimpiadi che si svolgeranno nel mese di settembre a Sydney. La gara ha riservato ai numerosissimi spettatori molte emozioni, tra cui la disarmante fuga del vincitore Marco Giungi, il ritiro dei due carabinieri marciatori più forti d'Italia, De Benedictis e Didoni. L'ora, ventiquattro minuti e trentotto secondi di gara hanno investito Marco Giungi del titolo di Campione italiano, certo non una novità per l'atleta nato ad Espoo in Finlandia, vista la sua incoronazione allo stesso titolo nel '98 sui 20km e nel '99 sui 50km. Questa gara da lui è stata vista come una vittoria morale, che lo ha certo aiutato a venir fuori definitivamente dalla crisi psicologica e muscolare che lo aveva colpito nella parte finale dello scorso anno. Si è mostrato molto ottimista nel futuro, grazie anche agli allenamenti che, ha confessato, stanno andando splendidamente. Al secondo posto troviamo un coraggiosissimo Francesco Gaudenzi, che dopo un testa a testa con il temibile De Benedictis che ha arricchito la gara rendendola più piacevole, è riuscito a mantenere e a conquistare questa prestigiosissima posizione. Sul terzo gradino del podio il popolarissimo Arturo Di Mezza. Gara superlativa la sua, e grande preparazione tecnica nell'aspettare il momento giusto in cui attaccare e guadagnare il terzo posto nella competizione più prestigiosa nei nostri confini nazionali. Mentre il nuovo campione italiano è sembrato molto tranquillo e disteso, i due carabinieri più forti d'Italia, da cui ci si aspettava sicuramente una performance più felice, hanno espresso delle riserve per quanto riguarda il comportamento dei giudici incaricati di controllare che il metodo di marcia degli atleti fosse eseguito in modo corretto, e cioè con la tensione fissa della gamba. Didoni e De Benedictis si sono visti quasi costretti al ritiro per presunte ingiustizie da parte dei giudici nei loro confronti. Didoni aveva già collezionato due ammonizioni dopo pochi giri e quando al quarto giro ha visto che uno dei giudici gli si avvicinava per infliggergli l'ultima ammonizione che gli sarebbe valsa la perentoria squalifica ha deciso di fermarsi. La polemica è culminata in una frase carica di rabbia di De Benedictis nei confronti della giuria di marcia. I due campioni si sarebbero sentiti ingiustamente puniti. La comprensibile rabbia dei due atleti esprime anche la paura di non partecipare alle prossime Olimpiadi di Sydney. Comunque tutti gli atleti intervistati, compresi i due risentiti carabinieri hanno sottolineato l'ottima riuscita dell'organizzazione. La manifestazione, al di là di questa polemica, ha avuto comunque un buon successo sportivo e organizzativo, sottolineato da molti atleti. Per quanto riguarda infine la categoria Junior a salire sul podio sono stati Annemoser al primo posto, Gassebner al secondo e Medaglia al terzo. Infine è da sottolineare la discreta prova degli atleti pugliesi: De Ceglia, giovinazzese, militante nella società Carabinieri BO, si è piazzato al quindicesimo posto, Antonio Lopetuso (Cus Bari) al sedicesimo, Caravella (Amatori Acquaviva) diciannovesimo e per finire il molfettese Lazizzera (Landolfi) al ventesimo posto. Alfredo Spagnoletta
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