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Associazione Regionale Antiracket Antimafia. La denuncia, un atto coraggioso che in molti casi porta a risultati concreti come la riapertura dell'attività commerciale Un caso emblematico, la riapertura della serranda, la fine di un incubo. L'Associazione accompagna nella denuncia, sostiene il delicato percorso per avere accesso al fondo in favore delle vittime di usura ed estorsione, consente all'imprenditore il ritorno alla normalità
19 febbraio 2013

MOLFETTA 800566775 è il numero telefonico dell’Associazione Antiracket Antimafia, perché tutto può iniziare da un atto coraggioso, quello della denuncia che in molti casi porta a risultati concreti come la riapertura di un’attività che sembrava persa.

È il caso di una vittima di estorsione, un commerciante di Barletta, Loffredo Carmine, che dopo aver vissuto l’incubo dei suoi aguzzini e soprattutto dopo aver visto andare letteralmente in fumo in un attentato esplosivo nell’ottobre del 2003 la propria attività, il “Bar Toscanino”, frutto di impegno e sacrifici di una vita di duro lavoro, può finalmente riaprire la serranda.
L’Associazione Provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta ha ascoltato il grido di aiuto di Loffredo, accompagnandolo alla denuncia, sostenendolo nel delicato percorso che infine gli ha permesso di aver accesso al fondo a favore delle vittime di usura e estorsione (Legge 44/99), potendo così riprendere in mano le redini della propria vita lavorativa e riacquistando dignità.
Giovedì 21 febbraio, alle ore 19.30, Loffredo inaugurerà la caffetteria “Toscanino”nella città di Barletta – in via dei Pini 44/A – alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione Provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta e delle autorità civili e militari.
Il responsabile regionale della FAI, Renato de Scisciolo, a nome di tutta l’Associazione, rivolge a Carmine Loffredo un sincero augurio per la riapertura ed esprime soddisfazione per il risultato ottenuto nella vicenda; un risultato che sancisce un lieto fine realmente possibile solo nel caso in cui le vittime decidano di denunciare i propria aguzzini mettendo la parola fine ad un incubo.
 
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