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Assenza di donne in giunta a Molfetta, la consigliera comunale dell'Udc Carmela Minuto scrive al ministro Carfagna
08 agosto 2008

MOLFETTA - Dopo aver chiesto l'intervento del Prefetto di Bari, la consigliera comunale dell'Udc, Carmela Minuto, ha inviato una lettera al ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna (foto), per protestare contro l'assenza di donne in giunta a Molfetta. «Sulla mancata presenza femminile in giunta è necessario tenere alta l'attenzione di tutti. Si tratta di una battaglia di principio – dice la Minuto - che deve trovare affermazione sia per non arretrare sul piano della conquista delle pari opportunità, sia per difendere il principio della legalità e del rispetto delle regole di convivenza civile. Le donne, ma anche gli uomini che vogliono unirsi solidalmente al mondo femminile, si mobilitino. E' una battaglia di cultura, è una battaglia di civiltà. Per i motivi di cui sopra oggi ho chiesto l'intervento del Ministro per le Pari Opportunità, On. Maria Rosaria Carfagna, con la seguente nota che qui vi riporto. Ill.mo Sig. Ministro, a seguito delle elezioni comunali svoltesi in quest'anno il nostro Sindaco, nonché Senatore della Repubblica, nonché Presidente della Commissione Bilancio del Senato, nonché suo collega di partito, Antonio Azzollini ha nominato la propria giunta comunale senza neanche una sola presenza femminile. Oltre ad aver ignorato la norma di legge che detta un indirizzo affinché sia assicurata la presenza femminile negli organi di governo, ovvero il comma 3 dell'art.6 del T.U.EE.LL. D.L.vo n.267/200 che così recita: “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunita' tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n.125, e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonche' degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.”; egli ha violato una norma dello statuto comunale, esattamente l'art.37 che così dispone ”Il Sindaco, nella formazione della Giunta, assicura la presenza dei due sessi.”. Ho informato di ciò il Prefetto della Provincia di Bari in data 3 luglio 2008 e sono ancora in attesa di un suo intervento sulla questione, la locale Consulta Femminile ha protestato invano, la delegata regionale per le pari opportunità è intervenuta ma senza ottenere alcun risultato. Ora mi rivolgo a Lei Sig. Ministro e sono certa che Lei saprà trovare il modo per intervenire sulla questione sia in virtù dei poteri istituzionali che Le sono stati conferiti sia per le sue elevatissime capacità politiche che Le hanno permesso di affermarsi in un ambito sociale, la politica, caratterizzato da fortissima competitività e vergognosa marginalità della presenza femminile. Confido in Lei. Carmela Minuto
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Voglio prendermi un po' di spazio ed intromettermi in questa piacevole diatriba tra la Sig. Minuto, Calamity Jane e “donne scaltre e coraggiose”. Non vorrei fare però l'avvocato del diavolo, solo esprimere alcune mie modeste ipotesi di valutazione. Ho letto e riletto la lettera della consigliera Minuto al Ministro delle Pari Opportunità , l'opinione della Sig. Calamity Jane, l'opinione in merito della stessa consigliera e l'opinione delle “donne scaltre e coraggiose”. L'opinione delle “donne scaltre e coraggiose “ è di massima razionalità , intelligenza e cultura di vita, per cui non ci sarebbe niente da aggiungere, e tutto finirebbe a tarallucci e vino. No, qui si combatte l'arroganza. Vi prego signore, non ritenetevi offese , siete state voi che avete dato una lezione di vita alla consigliera, dimostrando di avere grinta, intelligenza, coraggio e fede in una scelta di vita trasparente ed onesta. Doti e virtù che, almeno per quanto riguarda la politica, la consigliera non ha: basta guardare il percorso politico, un zigzagare continuo, di poco affidamento. L'opinione della consigliera a quanto detto dalla signora Calamity, sprizza arroganza, superbia e egocentrismo da ogni vocale e consonante. Lei crede che Calamity scenderebbe in piazza per queste puerili controversie? Queste sono cose di politici trasformisti , camaleontici e a caccia di poltrone. Per quanto riguarda la maggior quantità di voti portati al partito, queste non dimostrano le capacità politiche ed amministrative che lei menziona. La maggioranza non dimostra la ragione ma la forza: due principi filosofici opposti nella loro etimologia. Poi l'espressione “Prendi questa lezione e porta a casa” supera i confini dell'arroganza più estrema. Sembra un monologo a cui lei si fa domande e lei stessa si risponde. Ho l'impressione che si sia lasciata affascinare dal potere fino ad arrivare a credere di esser diventata invulnerabile, salvo poi rimanerci male quando , per effetto della stessa arroganza acquisita qualcuno l'ha espulsa dalla sua organizzazione.



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