MOLFETTA -
Paolo Ragno (nella foto a sinistra con
Silvio Binetti, direttore Asm) è il nuovo presidente dell’Asm. Non una novità, se che il suo nome serpeggiava da più di due settimane. Sostituirà
Giovanni Mezzina,
dimessosi lo scorso 28 dicembre 2011 in occasione del Consiglio di Amministrazione di fine anno.
Sono passati 3 mesi da quelle dimissioni. Un ritardo probabilmente dovuto alle scelte del sindaco senatore Antonio Azzollini che in un primo momento aveva pescato dal cilindro Saverio Tammacco, consigliere provinciale Pdl, come Quindici aveva già annunciato nel numero di gennaio 2012. Solo una plausibile candidatura, perché Tammaco non ha potuto (o non ha voluto) schiodarsi dalla poltrona provinciale per sedere su quella “scottante” dell’Asm. A quanto pare, Azzollini avrebbe poi puntato nuovamente sul dimissionario Mezzina, pronto a riprendere il timone della municipalizzata a una condizione: le dimissioni di Ragno da Confservizi Puglia.
Infatti, nell’ultimo CdA del dicembre 2011 il “casus belli” era stato la scadenza del mandato del consigliere Ragno quale rappresentante dell’Asm presso il direttivo della Confservizi. Mezzina aveva manifestato tutta la sua insoddisfazione per l’attività svolta da Ragno alla Confservizi (vacui i risultati conseguiti per il settore ambiente e per l’Asm), annunciando anche la propria disponibilità a ricoprire l’incarico perché le altre aziende municipalizzate sono rappresentate dai presidenti (Quindici sul numero di febbraio ha narrato passo dopo passo quel convulso e acceso CdA).
Nonostante le giuste ragioni di Mezzina, il CdA aveva espresso parere favorevole alla riconferma di Ragno, che per di più aveva ribadito la sua disponibilità all’incarico soprattutto in considerazione del «maggior supporto ottenuto dal partito di riferimento» (il centrodestra). L'epilogo di quel CdA costrinse Mezzina alle dimissioni.
Mezzina, motivando le sue dimissioni a Quindici, aveva auspicato che l’azienda fosse guidata da tecnici competenti al di fuori di qualsiasi schieramento politico per prestare la massima attenzione alle reali problematiche tecnico-amministrative dell’azienda ed evitare di impegnarsi in questioni politiche per mediare tra le parti e conservare la propria posizione.
La nomina di Ragno va, invece, nella direzione opposta. Ora bisognerà capire la rotta organizzativa ed economico-finanziaria dell’azienda comunale, diretta alla formazione di una nuova formula di gestione integrata dei servizi (new.co) con i comuni di Ruvo, Terlizzi e Corato.
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