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Aritmia Mediterranea e le Pulsioni sotterranee
15 ottobre 2009

Una nuova edizione per Aritmia Mediterranea è appena passata; la settima, oramai, per tre giorni di musica, arte, dibattito, rifl essioni e nuove tematiche. Il festival molfettese curato dal circolo Arci “Cavallo di Troia” di Molfetta, coi patrocini del Comune di Molfetta, del comitato territoriale dell’Arci di Bari, Provincia di Bari e Regione Puglia, ha vissuto una edizione fortunata in questo 2009, con un pubblico numeroso giunto dall’intera provincia e una scelta musicale accurata e precisa. Aritmia Mediterranea è una kermesse singolare, unica nel suo genere e quest’anno ne ha dato prova dedicando la giornata d’apertura all’Hip Hop, cultura sotterranea per antonomasia in perfetta sintonia con la tematica del 2009, Pulsioni sotterranee. Le Pulsioni sono chiaramente simbolo di tutto quel movimento artistico sotterraneo che lotta con fatica per emergere e farsi conoscere dal grande pubblico, ed è proprio da questo movimento che Aritmia ha attinto, promuovendo non solo la realtà hip hop con i breakers, i writers, comunemente detti graffi tari, che in questa edizione hanno creato dal vivo opere su pannelli gentilmente off erti dall’Asm di Molfetta ,e i talentuosi rapper locali, ma mantenendo vivo il legame storico con il rock, con la musica di sperimentazione, con l’innovazione. Una prima giornata di hip hop, ma anche di rifl essione e confronto, con un dibattito dedicato proprio alle Pulsioni sotterranee del tema, e alla diffi coltà di creare arte e cultura in Puglia. Preziosi gli interventi, a tale proposito, di Roberto Ricco,direttore artistico del teatro Kismet di Bari e rappresentante del MOMart, Motore Meridiano delle arti, «uno spazio per le nuove generazioni, gestito con le nuove generazioni […], un laboratorio di pratiche artistiche, una piazza di confronto, un servizio per la comunità» (http:// www.teatrokismet.org), e Domenico de Ceglia per il Gruppo Farfa – Cinema sociale pugliese, progetto cinematografi co fi nanziato dalla regione Puglia attraverso il bando “Principi Attivi”(www. gruppofarfa.org), e protagonista anche del Corto “I lavoratori del mare” di prossima pubblicazione, il cui backstage è stato mostrato in esclusiva proprio durante Aritmia. Ma la musica è tornata poi padrona della scena nelle ultime due serate,con una area showcase dedicata alle etichette musicali indipendenti pugliesi : Faro records, Lemmings records, Lepers produtcions, Hysm e Auand hanno sposato con entusiamo il progetto del festival molfettese, che continua nella sua volontà di ricerca musicale, ricerca fondamentale per la città, ma anche per la Puglia tutta. Il palco principale, immancabile, ha visto le esibizioni di Superfreak e Frogwoman, Microwave with Marge e il barlettano Il Cavaliere Alessandro, con conclusione di serata affi data a due band, Uochi Toki ed Eterea Post Bong Band, incontro stupefacente fra le parole del rap ed un suono nuovo, inedito, sconcertante, che ha entusiasmato il pubblico aritmico. La serata fi nale ha confermato l’intento prima della manifestazione; nell’ordine gli A come Andromeda, Vincitori del contest “21 gradi all’ombra” curato dal circolo Arci “V.Bodini” di Rutigliano, e poi spazio ai L’Averla piccola da Bari, scanzonati e irriverenti, e ai Modaxì, band di punta della scena musicale pugliese, con alle spalle quasi dieci anni di gavetta, un album di esordio appena uscito e un singolo, Lastrico, con un ospite illustre, Caparezza. A chiudere Bugo: altissimo, asciutto, barba di qualche giorno e occhi entusiasti da bambino; sale sul palco e sembra quasi un folletto, un principe ranocchio con innata grazia, che all’occorrenza diventa rocker puro. Il “f-antautore”, come ama defi nirsi, ha proposto più di un’ora di musica ad un pubblico entusiasta, che ha cantato con lui, che lo ha accolto quando, con chitarra in braccio, ha percorso lo spiazzo in lungo e in largo, osservando tutti, uno ad uno, quasi a voler fi ssare nella mente più volti possibile. Da “Amore mio infi nito”, alla recentissima, e attualissima, “C’è crisi”, la musica di Bugo si prende gioco del rock, del pop e anche delle parole stesse, creando un mondo in cui il surreale è comunicazione. Aritmia Mediterranea diventa, a tutti gli eff etti, un contenitore artistico eclettico, non più una semplice vetrina: c’è ricerca del nuovo, delle sperimentazioni, di arte, aff ondando le radici nel proprio territorio, perché forte è il legame di questa manifestazione con la terra natia, con la quotidianità di Molfetta e coi gli sviluppi artistici della Puglia intera. E’ specchio fedele e preciso di una importante parte della attuale cultura giovanile, è un momento di aggregazione per chi vuole investire sulle proprie capacità e sulla propria città. Ed è proprio a proposito di questo che Aritmia si propone per tirar fuori i talenti emergenti di questa terra tormentata, carente di spazi, ma ricca di creatività ed eccellenze. In tale ottica si spera, allora, che il futuro preservi questo contenitore, creato dal nulla e mantenuto più che vivo dalla forza di volontà e dalla impeccabile professionalità del collettivo Arci di Molfetta, che si è speso duramente per curare ogni particolare della manifestazione, mostrando fi ducia nella maturità del pubblico molfettese e pugliese, fi ducia che non è stata per nulla tradita.

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