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Archiviate definitivamente le indagini per trovare Mauro Picca di Molfetta scomparso nel 2001
13 gennaio 2015

MOLFETTA – Chiuse definitivamente le ricerche per ritrovare Mauro Picca, 68 anni (oggi ne avrebbe 71) nostromo in pensione scomparso il 15 settembre del 2011. «Non ci sono spazi di ulteriore approfondimento investigativo» ha sentenziato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Luca Buonvino, che ha archiviato il caso.

Scomparso l’11 settembre 2011 senza più dare notizie, Mauro Picca (cardiopatico e con una cicatrice al torace per un intervento chirurgico) l’11 settembre 2011 era uscito da casa intorno alle 16:30 per la consueta passeggiata nel centro di Molfetta. In serata, non vedendolo ritornare per cena come al solito, la moglie aveva provato a lungo a chiamare i suoi due cellulari, ma risultavano entrambi spenti. Vane anche le ricerche presso gli ospedali.

Le indagini compiute sul territorio non avevano determinato nessuna svolta, come anche la perlustrazione del CNSAS Puglia (Corpo Nazionale di Soccorso alpino e speleologico) sul posto in cui era stato visto l’ultima volta (la mattina del 14 settembre sulla Statale 16 nei pressi del ristorante Nettuno). Del caso si è occupato anche il programma Chi l’ha visto? senza determinare particolari risvolti nella vicenda.

La Procura della Repubblica di Trani aveva aperto una indagine e l’Associazione Penelope (Associazione Nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse) stava sostenendo la famiglia dello scomparso attraverso l’attività dell’avv. Pasquale Pellegrini di Ruvo di Puglia il quale sostiene: «Quel giorno Mauro Picca ha incontrato qualcuno che è la chiave di svolta di questa scomparsa», la versione dei famigliari e dell'Associazione Penelope, che ora dovranno rassegnarsi alla chiusura dell’indagine.

Il giudice ha infatti escluso la possibilità, chiesta dall’avvocato cje si era opposto all’archiviazione, di interrogare la donna con cui Picca avrebbe avuto una frequentazione quando è scomparso oppure dei componenti della famiglia della donna. Per loro Picca (nella foto) aveva contratto debiti. Secondo il legale la scomparsa di Picca non può essere considerata un allontanamento volontario. Se così fosse stato l'uomo avrebbe portato con sé denaro e abiti. Soprattutto avrebbe portato con sé i farmaci salvavita di cui aveva bisogno.

In conclusione, la scomparsa del nostromo molfettese, resterà un altro dei misteri irrisolti, ai quali non si è potuta dare alcuna risposta.

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