Appello di Emergency: Molfetta contro la guerra
MOLFETTA – 30.11.2002
Anche Molfetta risponderà nei prossimi giorni all'appello che Emergency insieme ad altre associazioni (Libera, Rete di Lilliput e Tavola della pace) sta lanciando per tenere fuori l'Italia dalla guerra.
Lo farà grazie all'impegno di Azione Cattolica, FGCI, Molfetta Social Forum, Parrocchia Immacolata, Studenti e Studentesse in movimento che hanno deciso di partecipare attivamente a quel movimento che a livello nazionale prova ad opporsi ad una risoluzione bellica delle tensioni in Iraq.
Martedì 10 dicembre in occasione della giornata di mobilitazione contro la guerra promossa proprio dall'associazione di Gino Strada, si terrà alla ore 19 una manifestazione presso Corso Umberto durante la quale verranno raccolte firme in favore dell'appello “Fuori l'Italia dalla guerra”.
Sabato 14, poi, si terrà un corteo cittadino a favore della pace che inizierà alle 18 da piazza Aldo Moro per terminare in Villa Comunale dove si svolgerà un'assemblea pubblica per discutere dell'argomento.
Decisi a sensibilizzare i molfettesi sui temi della convivenza pacifica e della assoluta opposizione ad ogni forma di risoluzione violenta delle controversie, gli organizzatori sono convinti che la comunità risponderà con interesse e partecipazione a queste iniziative durante le quali ci saranno anche proiezioni, momenti musicali e teatrali.
Per chi non avesse la possibilità (o la voglia) di partecipare alle manifestazioni può comunque esprimere il suo dissenso alla guerra da casa o nella vita di tutti i giorni. E' questo lo spirito delle campagne, promosse a livello nazionale, “Pace da tutti i balconi” e “uno straccio per la pace”. Esponendo delle lenzuola bianche dai balconi o allacciandosi degli straccetti bianchi ai polsi (o dove si voglia) si dimostra di essere solidali alla causa, esprimendo silenziosamente ma con forza la propria contrarietà ad ogni risoluzione armata.
Gesti simbolici che molti potrebbero considerare inutili ma che forse i cittadini della “città della pace” dovrebbero avere il coraggio di fare.
Fabrizio Fusaro