Anna Capurso: “promuovere il benessere delle persone con disabilità
L’INTERVISTA. L’assessore a socialità, pari opportunità, consulta femminile, qualità della vita promozione del centro storico
Anna Capurso, 54 anni, assessore alla socialità, pari opportunità, consulta femminile, qualità della vita, promozione del centro storico Assessore Capurso, come mai la scelta della sua persona da parte del sindaco? «Ritengo per le competenze maturate nella mia esperienza professionale e personale». Quali competenze ha nelle materie a lei delegate? «Sono un avvocato e mi occupo di diritto di famiglia; difendo donne vittime di violenza, sono curatore speciale e tutore di minori con nomina dal Tribunale per i Minorenni e ben conosco le condizioni di fragilità di famiglie e minori; ho un’approfondita conoscenza delle difficoltà legate alle condizioni di disabilità. Seguendo il percorso scolastico e di crescita dei miei figli ho ben chiare le necessità delle famiglie e dei giovani». Il suo programma in sintesi per questi 5 anni di amministrazione. «L’obiettivo principale sarà il raggiungimento di uno standard di servizi in rete ri- volti agli utenti in stato di fragilità: minori, anziani, disabili, persone sole, immigrati, donne e bambini vittime di violenza, studenti, e ogni persona che necessita di interventi multifunzionali di presa in carico. La priorità sarà il benessere dei cittadini; mi impegnerò per promuovere opportunità di lavoro per coloro che vivono in condizioni di svantaggio, mi adopererò per fornire un’istruzione inclusiva per tutti i bambini. L’obiettivo del mio operato sarà rivolto anche alla promozione del benessere adolescenziale e giovanile. L’attenzione sarà rivolta anche alla povertà, alla marginalità, alle fragilità anche psicologiche. Consoliderò le misure legate al benessere, alle fragilità economiche, sociali e personali, dando spazio alla collaborazione con gli stakeholder». Quali le priorità? «Promuovere il benessere delle persone con disabilita`, integrando le politiche sanitarie e sociali con quelle educative, della formazione, del lavoro e abitative, favorendo la permanenza a domicilio. Promuovere il benessere degli adolescenti e dei giovani nei loro contesti di vita. Implementare i servizi per i minori, potenziando anche l’affido familiare; favorire l’invecchiamento attivo». Non crede che la qualità della vita sia pessima nella nostra città? «Molfetta è una città in cui si vive bene, ma certamente possono essere adottate iniziative concrete per elevare la qualità di vita dei cittadini. Per promuovere benessere occorre sviluppare non solo interventi individuali, ma anche azioni che valorizzino la dimensione sociale. In tale prospettiva diventa fondamentale prevedere lo sviluppo della partecipazione e del ruolo attivo dei cittadini, la promozione di attività di integrazione sociale e lotta alla solitudine, la valorizzazione dei beni comuni, la produzione di beni e servizi utili alla comunità, il potenziamento di interventi di prevenzione e promozione della salute. Occorre promuovere uno sviluppo non solo economico, ma soprattutto sociale, culturale ed etico». Il centro storico resta ancora marginale. Per migliorare la situazione potremmo prendere esempio da Giovinazzo e Bisceglie, che li hanno valorizzati. «Questa amministrazione proseguirà un programma di valorizzazione culturale, turistica, commerciale del nostro centro storico. Saranno potenziate le attività per l’aggregazione giovanile; si darà spazio ad iniziative culturali ed attività turistiche di qualità che valorizzino il territorio, rispettando l’ambiente». © Riproduzione riservata