Recupero Password
Aneb Molfetta, Dino Claudio: tra poesia e narrativa nel 900 italiano
14 marzo 2013

MOLFETTA - «Molfetta non può essere matrigna con i suoi figli migliori, ha anzi il dovere di nobilitarli al meglio». Con queste parole ha esordito la prof.ssa Vittoria Sallustio nella sua relazione sullo scrittore di origini molfettesi Dino Claudio, preceduta dai saluti di Annetta La Candia, presidente dell’Aneb, e di Vito Valente, presidente del Rotary Club Molfetta, nonché cognato di Claudio, organizzatori dell’evento svoltosi presso la sede dell’ Associazione educatori benemeriti (nella foto La Candia e Valente)
A Dino Claudio, che attualmente vive a Roma dopo aver svolto le funzioni di Provveditore agli Studi in diversi capoluoghi italiani, non è mancato il sostegno della critica, come ha tenuto a sottolineare la prof.ssa Sallustio, elencando alcuni dei trecento studi dei quali lo scrittore è stato oggetto, incluse due tesi di laurea assegnate presso l’Università degli Studi di Bari e l’Università Cattolica di Milano rispettivamente dai relatori Pasquale Voza e Giuseppe Farinelli. Forse ciò che gli è mancato è stato il sostegno della grande editoria, la sola che possa assicurare il battage pubblicitario e la notorietà nella produzione letteraria odierna, quasi sempre appannaggio di scrittori mediocri ed improvvisati. 
Invece, Dino Claudio ha dedicato tutta la sua vita agli studi e alla letteratura, in una duplice vocazione per la poesia e per la narrativa, che di certo non agevola un discorso unitario sulla sua opera tota, ma che risulta animata dalla medesima ispirazione classica e mediterranea.
Questo è risultato chiaro ai presenti, che hanno avuto la possibilità di ascoltare alcuni componimenti e brani narrativi di Claudio letti dalla voce penetrante dell’attore molfettese Francesco Tammacco de “Il Carro dei Comici”.
Tanto nella produzione poetica, sostanzialmente compresa tra le due raccolte «I sentieri del vento» (1984) e «Pentagramma del vento» (2004), quanto in quella narrativa (che annovera romanzi come «L'albero nudo» del 1977, «Le stelle pazze», del 1994 e «L'isola del Cicno» del 1997, alcuni dei quali proposti come opere di narrativa nelle scuole secondarie di primo grado) si avverte fortemente la presenza della natura, una natura che tanta parte ha avuto nell’infanzia dell’autore e della sua famiglia, sfollati nelle campagne durante la Seconda Guerra Mondiale.
In particolare, si riconoscono i paesaggi della Puglia e l’animo delle genti meridionali, private dei sogni e impietrite dalle vicende avverse della storia, chiuse nell’orizzonte angusto delle loro case, con il quadro di Sant’Anna appeso in cucina. Ma non manca il rinvio alle figure storiche e mitiche della classicità che abitano il sostrato antropologico culturale del Sud, da Ulisse a Nausicaa).
Il carattere autentico della sua ispirazione, tutta volta alla ricerca dell’armonia nell’universo e della verità, tra il doloroso sentire leopardiano e l’intimismo del Pascoli, è evidente anche nella scelta di vocaboli semplici, che danno alla sua produzione, perfino a quella poetica, solitamente riservata ad un pubblico di “addetti ai lavori”, una grande potenza comunicativa e non disdegna il ricorso, nell’ambito narrativo, al genere della favola mitologica, come dimostra il romanzo «L’isola di Cicno».
Quest’ultimo, illustrato dalla prof.ssa Sallustio nella parte conclusiva dell’incontro, ha riportato i presenti alla contemporaneità, prospettando dietro il travestimento animalesco, usato in modo simile da Orwell per «La fattoria degli animali» o da Leopardi per la «Batracomiomachia», l’immagine trasparente di un'Italia ridotta ad abusi e delitti d'ogni specie, dominata dalla mediocrità, dalla disonestà, dalle ingiustizie, di un sistema, quello democratico, che è solo uno dei tanti possibili, ma non necessariamente il migliore. Un’opera che potrebbe considerarsi come il punto nevralgico nel cammino letterario di Dino Claudio, capace com'è di osservare con occhio criticamente attento il nostro tempo e di cogliere il disagio dell'uomo nella nostra società.

© Riproduzione riservata

 

Autore: Giulia de Vincenzo
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet