An, fine del commissariamento Francesco Armenio, nuovo presidente
Dopo tre anni di commissariamento la sezione molfettese di Alleanza Nazionale ha un nuovo presidente. È Francesco Armenio, 36 anni, sposato, due figli, avvocato, con una passione per il mare che gli viene anche dall'appartenere a una famiglia di armatori, quale anche lui è stato per quasi 10 anni, e che ha riflessi anche sulla sua vita professionale, visto che si è specializzato con un master per “Avvocato del porto e delle imprese che operano all'interno dell'area portuale”. Eletto nelle amministrative del 2006 nelle liste di An, ricopre la carica di vicepresidente del consiglio comunale. Il suo nome è stato scelto per acclamazione degli iscritti durante il congresso di metà marzo, termina così un lungo periodo di commissariamento prima da parte dell'on. Francesco Amoruso e nell'ultimo periodo di Cosimo Pappagallo e Nunzia Azzollini. Abbiamo incontrato il neo presidente e gli abbiamo rivolto alcune domande. Da quando è impegnato in politica? “Attivamente da un mese prima delle amministrative del 2006, quando l'amico Mauro Magarelli, conoscendo le mie esperienze nel campo della nautica, mi chiese di candidarmi nella lista di Alleanza Nazionale. Dopo le elezioni ho costatato che questo partito rispettava le regole che si era date: far scalare la lista ed essere aperto ai giovani e ai nuovi della politica. Finora in consiglio comunale ho parlato poco perché ho cercato di capire i vari meccanismi, quelli della maggioranza e anche delle varie opposizioni, sono convinto che ce ne siano due, una stabile e una di quelli che facevano parte della vecchia maggioranza e che convergono ora su alcuni provvedimenti”. Come è giunto all'incarico di presidente del circolo molfettese di An? “An viene da tre anni di commissariamento, in passato vi sono state delle diatribe interne, tanto che s'è vista poi l'uscita di Tammacco e del suo gruppo, penso vi sia stato uno scontro fra correnti. Dopo le elezioni il partito fu affidato a Nunzia Azzollini e Cosimo Pappagallo, una che rappresentava il nuovo e l'altro il vecchio, l'Msi. Al momento del congresso cittadino si erano schierate nel partito due frange, una un po' più tradizionalista e una più aperta alle donne e alla società civile, il direttivo e la base, per non andare alla conta, hanno chiesto a me se ero disponibile ad una candidatura, che, in quanto voluta dalla base, dai vecchi, dai giovani, dai consiglieri e dagli assessori, ha determinato un passo indietro delle altre. È stata infatti l'unica candidatura, tanto che sono stato eletto per acclamazione”. Ha parlato di correnti, lei a chi è legato? “La novità è che non sono legato a nessuno, è stata la mia carta vincente, forse; ho rispetto istituzionale per tutti. I rapporti con Amoruso sono di stima reciproca, ma questa scelta è stata fatta per avere una maggiore autonomia nelle decisioni della nostra città, sia pure con un coordinamento con Bisceglie, non vogliamo essere più una parte del bacino elettorale dell'on. Amuroso, quanto condividere le scelte sul territorio”. Crede di poter conciliare l'attività di presidente di sezione e quella di consigliere? “Fra un po' di tempo, qualche mese, portati a termine alcuni progetti, probabilmente mi dimetterò per dedicarmi soltanto al coordinamento del partito sul territorio”. Quali sono i rapporti con il sindaco Azzollini e con la maggioranza di centrodestra? “Con il sindaco ottimi, dal punto di vista personale e politico. Un punto su cui vorremmo dare un'accelerata è quello da lui stesso propugnato in campagna elettorale e non ancora attuato, di creare una cabina di regia, un ambito in cui tutte le forze politiche di maggioranza possano contribuire alle scelte dell'amministrazione. In quanto alla maggioranza, c'è molta progettazione in Forza Italia, quella di An è di qualità, sia a livello assessorile, che di consiglieri, che di segreteria di partito. Io spero che, oltre alla regola dei numeri, si dia ascolto a quella della persone, delle competenze e delle qualità”. Che partito è oggi An a Molfetta? “È un partito pieno di giovani, la maggior parte dei quali laureati, che collabora attivamente. La rappresentanza in consiglio comunale lo rispecchia appieno. Direi che ci sono per due terzi giovani e nuovi volti della politica e la restante parte proveniente dall'Msi. Gli iscritti attivi sono un centinaio”. Quali sano i suoi progetti immediati da presidente cittadino di An? “Tanti, alcuni dei quali mi riservo di non rivelare immediatamente. Il primo è di fare una lista dei progetti fra i quali poi operare delle scelte e portale al sindaco e all'amministrazione. Un mio progetto è quello, preso atto della crisi del settore armatori, di attivare un percorso educativo innovativo, creando contatti con gli istituti professionali locali per formare nuove figure professionali legate alle attività di diporto, non più solo capitani di motopescherecci, ma skipper o hostess di bordo o anche cuochi specializzati. Figure nuove, di cui c'è grande richiesta”.