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Amianto, ancora eternit sulla costa a Cala S. Giacomo Legambiente: subito la bonifica dell'area
15 maggio 2005

Centinaia di frammenti di eternit nascosti tra i ciottoli di Cala S. Giacomo, la più grande insenatura della costa molfettese. E' ancora amianto sulle spiagge molfettesi, questa volta sul litorale di Ponente. L'anno scorso, la scoperta dei militari della Guardia di Finanza che sottoposero a sequestro una discarica abusiva di 3.000 mq. nei pressi del litorale di levante di Molfetta, nascosta in un uliveto. Tra i rifiuti, soprattutto amianto. I finanzieri denunciarono allora il proprietario del fondo, obbligandolo a procedere alla rimozione dei rifiuti e al ripristino dello stato del luogo. Allora il caso fece anche un certo scalpore, “trascinato” dai casi analoghi (pur di maggiori proporzioni) registrati nel capoluogo barese (Torre Quetta, in primis). A scadenza annuale, così pare di capire, i bagnanti molfettesi si ritrovano a fare i conti con un ospite assolutamente indesiderato e certamente pericoloso. L'amianto di Cala S. Giacomo è stato rinvenuto dai volontari del circolo Legambiente di Molfetta e da una guida naturalistica del centro studi “Terrae” di Ruvo nel corso di un sopralluogo. I rifiuti speciali contenenti le pericolosissime fibre di amianto erano stati abbandonati illecitamente sulla spiaggia (lungo la battigia e persino in mare), compromettendo seriamente la fruibilità della cala. “E' necessario svolgere ulteriori accertamenti - commenta Giovanna Grillo, presidente del circolo Legambiente di Molfetta - e adottare provvedimenti urgenti per tutelare la pubblica incolumità”. La denuncia di Legambiente, ora depositata in Procura e indirizzata anche al sindaco della città, descrive una situazione decisamente grave: “Rifiuti disseminati lungo la costa per 200 m in direzione NW e rinvenuti anche sulla battigia e nel mare”. “L'intero litorale del nord barese, caratterizzato dalla presenza diffusa di microdiscariche abusive, è a rischio amianto”, precisa l'associazione ambientalista. “Troppo pochi sono i controlli e troppo alta la disinvoltura con la quale alcuni operatori edili smaltiscono illecitamente i rifiuti provenienti dalle attività di demolizione. E' sufficiente un metro di canna fumaria in eternit per compromettere la salubrità di centinaia di metri di spiaggia.” Il fibrocemento, infatti, a contatto con l'acqua di mare e sottoposto all'azione abrasiva del moto ondoso si sgretola e si diffonde con facilità lungo la costa disperdendo le pericolose fibre di amianto in atmosfera. “Chiediamo la bonifica immediata dell'area”, conclude Giovanna Grillo. “Sollecitiamo, inoltre, le amministrazioni locali (Comuni, Provincia e Regione) ad avviare una ricognizione dell'intero litorale e a redigere un piano di prevenzione per arrestare questo fenomeno, che sta distruggendo la costa barese”. Cominceranno a giugno i lavori di rimozione della copertura dell'Istituto Alberghiero di Molfetta. Ne dà notizia il consigliere provinciale del Rifondazione, Antonello Zaza. “L'appalto prevede che i lavori si concludano entro 180 giorni”, aggiunge. Le classi che attualmente fruiscono della sede centrale, dunque, non potranno dare inizio al prossimo anno scolastico nei medesimi locali: gli studenti che oggi adoperano questo edificio saranno dirottati nell'Istituto Apicella. L'intervento costerà 350mila euro. A farsene carico, l'ente provinciale. “Si tratta di un'operazione che, evidentemente, investe sia la materia ambientale, sia l'edilizia scolastica”, commenta Zaza. “Le gravi carenze e le molteplici ragioni di inadeguatezza di cui sono vittime gli edifici scolastici del nostro Comune passano anche e soprattutto per interventi capaci di restituire salubrità agli ambienti frequentati abitualmente dagli studenti, dai docenti e dal personale della scuola”. Quanto alla necessità di avviare un'azione complessiva di ricognizione successiva “deamiantizzazione” della martoriata area molfettese, il consigliere provinciale, pur ammettendo la difficoltà dell'operazione, si dice ben disposto ad intraprendere un percorso di radicale bonifica del territorio. “Azioni costanti e puntuali di monitoraggio e incentivazione della rimozione controllata delle superfici di amianto, sono oggi più che necessarie: si tratta, naturalmente, di interventi molto lunghi e articolati, ma la complessità dell'operazione non esime le istituzioni preposte - sia provinciale sia regionale - dall'affrontare il problema”. Massimiliano Piscitelli massimiliano.piscitelli@quindici-molfetta.it Tiziana Ragno tiziana.ragno@quindici-molfetta.it
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