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Almeno 3.000 gay nella nostra città INTERVENTO
15 giugno 2002

Riceviamo e pubblichiamo La spinta verso una sempre maggiore eguaglianza tra gli uomini è un processo, a mio avviso, inarrestabile. Ogni superamento di questa o quella discriminazione, in base alla quale gli uomini sono stati divisi in base a delle categorie ben precise quali ad esempio: ricchi e poveri, bianchi o neri, superiori e inferiori, rappresenta una inevitabile tappa del processo di incivilimento. La graduale parificazione delle donne agli uomini, ad esempio con la riforma del diritto di famiglia del '75, è stato uno dei segni più certi dell'inarrestabile cammino del genere umano verso l'eguaglianza. Questo è il cammino che la Sinistra ha contribuito a costruire in termini sociali e politici. Ancora oggi, infatti, come sostiene Norberto Bobbio (Destra e Sinistra, Donzelli Editore, 1994, pp. 55-56): «mentre, l'uomo di destra è colui che si preoccupa, innanzitutto, di salvaguardare la tradizione;» di “conservare” privilegi e rapporti sociali del passato «l'uomo di sinistra, invece, è colui che intende, sopra ogni altra cosa, liberare i propri simili dalle catene loro imposte dai privilegi di razza, di ceto, di classe, ecc.» Il cammino, ovviamente, è ancora lontano dall'essere concluso. Basti pensare alle questioni sociali internazionali o alla questione dei “nuovi diritti”. Ed è proprio circa l'impegno politico e culturale che la Sinistra, anche a livello cittadino, sta dimostrando in favore del riconoscimento dei “nuovi diritti” che vorrei richiamare l'attenzione. Mi piace ricordare che così come non si sceglie di nascere “bianchi” o “neri” allo stesso modo non si può scegliere, ad esempio, il proprio orientamento sessuale, al massimo si può scegliere se dirlo oppure no agli altri. Quello che è cambiato nella nostra società, in questi ultimi anni, è la disponibilità ad ammettere certi orientamenti. Ne consegue una maggiore visibilità di gay, lesbiche, transessuali e bisessuali. Comunque, se si considerano i dati ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (rapporto Kinsey del 1948) circa il 5% della popolazione mondiale ha durante la sua vita adulta un orientamento esclusivamente omosessuale. Facendo quindi un breve calcolo si prende atto dell'esistenza nella nostra città di oltre 3.000 persone omosessuali. A questo processo di “emersione”(coming out) della popolazione gay ha fatto seguito nella stragrande maggioranza dei Paesi democratici un riconoscimento delle libertà e dei diritti civili. Lo stesso termine “Pride” (=Orgoglio): non significa “io conto più di te.” Non significa io voglio importi il mio modo di vivere”. Al contrario, vuol dire: “io valgo quanto te. Ti prego di non impormi il tuo modo di vivere”. È la proposta di un accordo rispettiamoci a vicenda. La questione della libertà di orientamento sessuale, quella del riconoscimento delle forme plurali di convivenza, diventano da questo punto di vista prioritarie. Alla richiesta di nuovi diritti di cittadinanza, è necessario rispondere anche attraverso una rapida trasformazione degli istituti e delle normative fino ad oggi vigenti: già a livello dei singoli comuni, per esempio, è possibile e doveroso mettere in atto una serie di iniziative che favoriscano il riconoscimento legale delle unioni di fatto. Molto significativo a questo proposito è il segnale lanciato dal Consigliere Corrado Minervini dei Democratici di sinistra, che, interpretando l'impegno della Sinistra giovanile sui diritti civili, ha proposto ed incassato una parificazione delle agevolazioni in tema di Edilizia Convenzionata nella nuova 167 fra giovani “coppie di fatto” (gay e non) e giovani coppie sposate. Questo atto ha permesso a Molfetta di entrare nel novero delle città italiane più progredite in materia di diritti civili. In questo modo, si sta contribuendo a garantire quella piena e totale libertà di decidere della propria sfera personale e dei propri affetti: un diritto che deve rappresentare uno dei valori fondanti della nostra società. La Sinistra giovanile sta impostando un ampio ragionamento sull'avanzamento continuo dei diritti, contribuendo a far recuperare alla Sinistra italiana il ruolo di protagonista attiva della modernità e della libertà. Queste sono bandiere nostre, della Sinistra che non vanno più lasciate cadere nel fango, perché siano raccattate dal primo demagogo di passaggio. Alla luce delle conquiste politiche fin'ora raggiunte dai DS e da tutte le forze dell'opposizione in Consiglio Comunale e per iniziare insieme ai cittadini a progettare un percorso culturale comune che porti alla costituzione anche nella nostra città di un “Registro delle Unioni Civili”, la Sinistra giovanile ha organizzato a Molfetta il 27 giugno un Forum pubblico sui “Nuovi diritti” a cui sono invitati tutti coloro che hanno a cuore la libertà e i diritti civili. Il forum si svolgerà nella Sala Turtur alle ore 19 e interverranno: Andrea Benedino, Portavoce Cods (coordinamento omosessuali Ds), presidente del Consiglio di Ivrea; Michele Bellomo, della segreteria nazionale Arcigay, responsabile lavoro; Rosaria Iodice, coordinatrice donne “Ufficio nuovi diritti” Puglia; Corrado Minervini, coordinatore Sinistra giovanile di Molfetta, consigliere comunale Ds; modererà Tiziana Ragno, giornalista di “Quindici” e del “Quotidiano”. La cultura della “diversità”, anche sessuale, si va lentamente, ma inesorabilmente, diffondendo. Forse il maggiore ostacolo su questo percorso di crescita dell'intera società è costituito dalla mancanza di coraggio degli stessi omosessuali nell'affermare la propria sessualità. Sono persuaso che il nostro tempo ci richiede creatività, anche morale: le schematiche rigide (matrici di orrori e di terribili e superflui sensi di colpa) stanno saltando per ora, prendiamone atto e agiamo di conseguenza! Marino Porta Responsabile nuovi diritti Sg Molfetta
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