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Allarme idrogeologico a Molfetta. Aperto il cantiere per le opere di mitigazione, malgrado la sospensiva del Tar. Denuncia dei proprietari dei suoli
26 giugno 2023

 MOLFETTA – Allarme idrogeologico a Molfetta. Il numero della rivista “Quindici” in edicola ha come argomento principale proprio questo rischio. Una conferma viene dalla lettera di denuncia del dr. Guglielmo Facchini, portavoce dei proprietari dei suoli sottoposti a procedura di esproprio per la realizzazione di opere di presunta utilità pubblica: «E’ stato aperto il cantiere per la realizzazione delle opere abusive di mitigazione idraulica del Comune di Molfetta.

Tali opere sono del tutto non autorizzate, prive delle autorizzazioni necessarie per la loro realizzazione.

Infatti nel loro insieme, mancano di procedure amministrative e di autorizzazione corrette, di pareri favorevoli rilasciate dalle autorità preposte al controllo di autorizzazione, concretizzando così, molteplici violazioni ambientali, contabili, palesi errori di progettazione, meglio specificate nella breve esaustiva relazione specialistica dell’Ing. Luigi Fanizzi specializzato in ingegneria idraulica ed ambientale.

In sintesi breve, si evincono molto chiaramente e schematicamente i molteplici impedimenti giuridici, contabili, errori di progettazione, errori di calcolo di portata dei ritorni delle ondate di piena, violazioni di leggi paesaggistiche, errori di calcolo del progetto esecutivo e nella costruzione, tali da rendere improcedibili, inefficaci, pericolose ed inutili tali opere.

Soprattutto mancano le autorizzazioni del governo centrale che aboliscano i molteplici vincoli paesaggistici che proteggono le aree sottoposte ad occupazione di urgenza che tali opere illegittime realizzano nel loro insieme.

Queste opere autocefale ed autarchiche, per non dire, questi amministratori, autocefali ed autarchici realizzatori di tali opere illecite, pretendono di attuarle, senza gli obbligatori adeguamenti autorizzativi del governo centrale nazionale, con il parere contrario dell’Arpa, con il parere contrario delle associazioni civili, quali ad esempio Legambiente, senza soddisfare le richieste improrogabili della AdB (Autorità di Bacino) Autorità Sovraordinata inter regionale di Bacino dell’Appennino Meridionale con sede a Valenzano, senza la partecipazione e la condivisione della cittadinanza, nonostante l’ordinanza del Tar, che con atto sospensivo della loro realizzazione emessa il 17/05/2023 e pubblicata il 25/02/2023 ne ha vietato la sua realizzazione.

Infine, non si capisce perché, anziché realizzare un progetto con all’attivo il parere favorevole della Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale con sede a Valenzano, del costo di soli sei milioni di euro, il quale mette in sicurezza tutto l’agro e l’abitato di Molfetta, si deve attuare un progetto del costo di 26 milioni di euro, che nemmeno mette in sicurezza solo la zona ASI in parte, e la zona PIP.

Si comunica che sono già in atto azioni risarcitorie da parte di alcuni proprietari dei suoli, nonché molteplici denunce penali a carico di questi spavaldi amministratori.

 Guglielmo Facchini».

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