Alla Missione Sordomuti arriva l’ascensore
Un servizio necessario per l’antica istituzione cittadina
La “Casa Madonna del Divino Amore” di Molfetta, centro di accoglienza per sordomute anziane, gestita dalle suore della Piccola Missione Sordomuti, oggi ha a disposizione un importante servizio in più per le sue ospiti. È stato, infatti inaugurato, alla presenza del vescovo mons. Luigi Martella, del sen. Antonio Azzollini, del sindaco Tommaso Minervini, del residente dell'Associazione per sordomuti di Molfetta, Vincenzo Gagliardi, del Superiore generale della Piccola missione per i sordomuti, Padre Vincenzo Di Blasio, e dall'economo generale, Padre Salvatore Tucci, l'impianto di ascensore. L'ascensore, è un'altra opera importante che assieme all'impianto elettrico rivisitato anche con particolari sistemi di segnalazione visiva, alla dotazione di servizi igienici adatti a portatori di sedia a ruote ed al ripristino degli intonaci esterni, dà alla casa un aspetto e una accoglienza maggiore in favore dei non udenti che vivono assistiti dalle suore.
La Piccola Missione per i sordomuti, congregazione religiosa riconosciuta dalla chiesa nel 1872, che finalizza la sua opera all’insegnamento e all’assistenza dei sordi, è presente a Molfetta dal 1947, anno in cui fu affidata ai sacerdoti della congregazione la direzione didattica dell'istituto Apicella. Essi vi rimasero fino al 1956, due anni dopo arrivarono le suore della Piccola Missione e fu inaugurata la casa di accoglienza per sordomute anziane denominata "Casa Madonna del Divino Amore" nella ex Villa Tortora, in via Ruvo. Successivamente, con il patrimonio lasciato alla Piccola Missione dalle famiglie molfettesi Tortora e De Lago, furono costruiti una serie di appartamenti per la sistemazione di alcune famiglie di sordomuti. Inoltre, con la gestione dei proventi di tali lasciti, e si è potuto reperire ampi locali adibiti a circoli ricreativo-culturali per i sordi a Molfetta, Corato e Trani.
La Piccola Missione, ha sede anche in altre importanti città italiane come Bologna, Firenze e Torino, opera anche in campo internazionale con scuole e case di accoglienza in Brasile e nelle Filippine. Il campo di apostolato è sempre ristretto esclusivamente ai sordi di ogni età, che essi si impegnano ad istruire, educare ed assistere nelle loro necessità materiali e spirituali. L'aiuto di più persone attente al mondo dei non udenti, permette alla congregazione di creare borse di studio, avere adozioni a distanza, costruire centri e dormitori per i più poveri.
Nella struttura cittadina, grazie alle importanti opere realizzate in questi anni, ultima appunto quella dell’ascensore, gli ospiti hanno dei servizi igienici più adeguati e come ricordato dal geom. Angelo Antonio Angione, direttore dei lavori eseguiti dalla Ditta Fratelli Cantatore per le opere murarie, “possono, tramite l'ascensore, spostarsi ovunque e vivere con gli altri tutti i momenti della giornata, quello conviviale, della preghiera e dello stare insieme. Cosa che in precedenza non era possibile, data la difficoltà di deambulazione di alcuni di loro che erano costretti a restare nella propria stanza e a non vivere più la vita comunitaria”.
Ha concluso l'incontro Padre V. Di Blasio, il quale ha ringraziato i benefattori di ieri e di oggi della Piccola Missione, e ha invitato a “lavorare nella vigna del Signore” ricordando come non sia difficile “parlare ai sordomuti quando si è spinti dall'amore: il bene lo vedono magnificamente anche i ciechi e lo percepiscono pure i sordi”.
Michele de Sanctis jr.