Al di là del bene e del mare Storia di migranti: momenti magici al Museo diocesano
Una sezione di archi: Giuseppe Amatulli e Chiara di Maggio, violini; Domenico Mastro, viola; Antonia Chillà, violoncello). Un contrabbasso: Giorgio Vendola. Un sax: Achille Succi. Una fisarmonica: Vince Abbracciante. Un percussionista: Antonio Dambrosio. E poi una danzatrice: Lucia Della Guardia; un lettore/attore sudanese: Elsheikh Ibrahim. E per finire una cantante e voce: Connie Valentini e un attore: Umberto Binetti. Tutto questo è stato .Al di là del bene e del mare – Storia di migranti, presentato al Museo Diocesano di Molfetta in collaborazione con il Comune di Molfetta e la Fondazione Vincenzo Maria Valente. Sotto la direzione musicale di Antonio Dambrosio – autore delle straordinarie musiche - e la regia di Umberto Binetti, oltre 200 persone (tutto esaurito) hanno potuto “immergersi” nel nostro Mediterraneo e far compagnia alle migliaia di dispersi che anche quest’anno hanno reso il mare nostrum un autentico “cimitero liquido” come lo definisce il regista del concerto teatrale. Sulle parole di una famosissima lettera scritta da Don Tonino Bello ai migranti si è aperta la pièce in cui musica – teatro e danza hanno accompagnato gli spettatori in un viaggio struggente dai monti dell’Africa, al mare delle “carcasse sferraglianti”, fino al poeta desideroso di tornare sulle colline di siliquastri in cui nacque per vivere con la sua donna. Drammatica e sferzante la testimonianza del “Pescatore di uomini”, comandante di un mercantile che decide – contro la legge – di raccogliere naufraghi per riportarli sulla terraferma (da un testo di Thomas Pistoia e interpretato da Umberto Binetti) come devastante il messaggio ai “respinti dal mondo” di Connie Valentini, voce da non dimenticare e straordinaria interprete. Momenti magici con gli “assoli” di Achille Succi e di Vince Abbracciante con la sua fisarmonica talvolta “umana” come voce che richiede aiuto e Amore. Testi forti e decisi, musiche bellissime e interpreti all’altezza. Una serata da non dimenticare.