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Addio al Festival “Ti fiabo e ti racconto”: dopo 20 anni emigra a Bitonto
15 luglio 2016

Ti fiabo e ti racconto, la rassegna di teatro per ragazzi, dopo 20 anni, emigra a Bitonto e fioccano le polemiche. Una scelta che ha sorpreso tutti e sulla quale avrebbe pesato anche l’assenza di un’amministrazione comunale, per la crisi seguita alle dimissioni del sindaco Paola Natalicchio, in seguito alla “congiura” di alcuni consiglieri di maggioranza del Pd. Ed è questo un altro danno che il Pd di Molfetta ha procurato alla città e che sta avendo ripercussioni negative su un partito già ridotto in pezzi per una gestione politica poco attenta e ancor più poco lungimirante del segretario locale Piero de Nicolo. La scelta di Vito d’Ingeo di salvare la manifestazione traghettandola a Bitonto, soprattutto in assenza di fondi e della mancata approvazione del bilancio comunale, è stata duramente criticata, anche se in molti hanno ritenuto che fosse una strada obbligata. C’è chi rimprovera al teatrermitage, organizzatore del Festival di non aver presentato il programma per cercare di rientrare almeno nei finanziamenti possibili. E questo, secondo i più critici, fa pensare ad una scelta già preordinata. Ma gli organizzatori ritengono che la manifestazione sia stata dimenticata dagli amministratori, per motivi “politici”, essendo considerato il Teatrermitage vicino a un personaggio politico del centrosinistra. E puntano il dito contro invidie e gelosie divenute insopportabili, da parte di chi aspirava a ottenere il finanziamento destinato al Festival dei ragazzi. In realtà la manifestazione si è svolta, negli ultimi 20 anni, sotto tutte le amministrazioni di ogni colore, e il fatto che sia “saltata” conferma come a Molfetta persista un clima di divisione: tutti contro tutti in ogni schieramento. Una situazione che ha portato alla caduta dell’amministrazione comunale di centrosinistra e non promette nulla di buono per il futuro. L’ex sindaco Paola Natalicchio replica ad alcune accuse: «l’ultima bugia carpiata ci addita come i responsabili della migrazione a Bitonto del Festival “Ti fiabo e ti racconto”. Si dice che il sindaco e l’assessore alla cultura non hanno voluto mettere in sicurezza il festival prima di lasciare il Palazzo di Città. Un festival amato, difeso, sostenuto sempre, rilanciato. Organizzato da una realtà culturale radicata nell’innovazione e nel civismo di questa città. Veniamo ai fatti. C’era una richiesta del Festival prima del 20 maggio al Comune di Molfetta per l’edizione 2016? No. E’ stato quindi impossibile fare alcuna delibera di programmazione, anche solo un atto di indirizzo. E perché mai avremmo dovuto “cancellare” all’ultimo istante un Festival che abbiamo sempre sostenuto? Con quale scopo, esattamente? Altra domanda: ci sono i soldi nel Bilancio 2016 per Ti Fiabo e Ti Racconto? Si. Bilancio approvato in giunta prima di lasciare il timone al Commissario. Qualcuno ha impedito agli organizzatori di chiedere al Commissario di svolgere il Festival a Molfetta? Ritengo di no. Ritengo ci sia stato un “mancato incrocio” tra un festival che aveva bisogno di certezze per andare avanti e un’amministrazione che stava cadendo; e che ci sia stata poi una scelta legittima da parte degli organizzatori, in assenza del sindaco e di una interlocuzione politica possibile e vista l’imminenza dell’evento: spostarsi. E Bitonto è una piazza illuminata, con un’amministrazione eccellente, sensibile. La piazza giusta per ospitare il Festival prima che la stabilità politica torni a creare a Molfetta un giusto “ecosistema”».

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