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“A volte nascono bene”, Sinistra e libertà replica alle critiche a Tommaso Minervini
04 aprile 2010

MOLFETTA - Da Corrado Samarelli, ex segretario dei Ds, ora tornato sulla scena politica come portavoce di Tommaso Minervini, riceviamo e pubblichiamo una replica all’articolo di Michele Mininno relativa alla conferenza stampa dello stesso candidato di “Sinistra ecologia e libertà”, ricordando a chi si dice di sinistra che la libertà di opinione costituisce uno dei cardini della democrazia. Quindici da sempre si attiene a questi canoni fondamentali ripudiando la censura e lasciando libertà di espressione a tutti, soprattutto ai propri collaboratori.
Accettare le opinioni contrarie dovrebbe essere una delle caratteristiche fondamentali di chi vuole fare politica in modo moderno e non secondo vecchie logiche dirigistiche o adeguandosi all’ottica berlusconiana che non ammette critiche. Il rischio che corre la sinistra anche a Molfetta è proprio quello di inseguire vecchi modelli e di avere nostalgie di un socialismo di stampo craxiano sconfitto dalla storia, dalla giustizia e arruolato in massa da Berlusconi.
Chi oggi torna a sinistra, deve fare fino in fondo i conti con il proprio passato, ammettendo gli errori, accettando le critiche e proponendosi umilmente di contribuire a costruire una valida alternativa di governo. Altrimenti, come in passato, si creano solo divisioni e, dopo aver consegnato la città alla destra, si continua a garantire la supremazia del Popolo delle Libertà, oggi minoritario, dopo le regionali, ma che – come è già avvenuto – ritorna maggioranza quando si vota per le amministrative.

 Ecco il testo del comunicato:
«A VOLTE NASCONO BENE. “Sinistra Ecologia Libertà” di Molfetta non può fare a meno di ringraziare e rispondere a “Quindici”.
Come detto “A VOLTE NASCONO BENE” per rispondere a chi dice “A VOLTE RITORNANO”, SEL a Molfetta ha ottenuto un risultato eccezionale un Movimento appena nato, forte del Progetto Politico e del suo Leader e Fondatore Nichi Vendola, ha raccolto più di 3500 preferenze diventando il terzo partito a Molfetta ed il secondo del Centrosinistra.
Secondo partito di un Centrosinistra finalmente maggioritario, di un centrosinistra capace nella città del Sindaco Senatore di dimostrare che si può e si deve mettere in campo i propri uomini migliori per strappare Molfetta dalle grinfie del populismo della demagogia dell’affarismo e dello spreco di risorse pubbliche.
SEL ringrazia in particolar modo il lavoro l’impegno e il sacrificio di Tommaso Minervini, un compagno che ha “Sposato” con tutti noi il progetto di Sinistra Ecologia e Libertà, un progetto che tende a unire tutte le forze politiche e sociali che credono necessario realizzare un Partito di SINISTRA moderno, un partito con la capacità di governare, come Vendola ha dimostrato a tutta l’Italia, un partito privo di settarismi e “Poltronismi”, un partito capace di leggere il territorio e trovare le soluzioni per la sua crescita economica e sociale.
Per questo e per tanti altri motivi che spiegheremo nella prossima iniziativa pubblica, ci è dispiaciuto leggere un commento tanto superficiale e distruttivo verso Tommaso Minervini e di conseguenza verso tutto il nostro partito.
L’articolista chiede a Minervini il perché non ha trattato alcuni argomenti, dimenticandosi o ignorando che invece quegli argomenti sono stati al centro della sua e nostra campagna elettorale.
Addirittura solo lui non sa che abbiamo organizzato un iniziativa pubblica a cui hanno partecipato, lasciando sorpresi tutti noi, un numero impressionante di persone, dal titolo “Ambiente è Lavoro” e sono intervenuti Grazia Francescato, leader storica dei “Verdi” e cofondatrice di SEL, e Giuseppe Filannino, attualmente Coordinatore della Camera del Lavoro CGIL Molfetta ma in passato portavoce regionale dell’associazione “UNITI a SINISTRA” e Coordinatore provinciale di Sinistra Democratica ( S.D. cofondatrice di SEL). E si sono affrontati proprio i problemi ambientali di Molfetta, si è ricordato il sacrificio di Molfetta dovuto alla insicurezza del lavoro, si è perlato delle centrali del “Nero” e del precariato a Molfetta.
Quindi perché rimproverare e rimproverarci di quello che abbiamo fatto e per cui ci è stato dato un grande riconoscimento elettorale?
Siamo tenuti a ricordare che proprio il consenso elettorale dato alla lista ci fa essere un vero Partito dotato di “Progetto” e “Carisma” e non un partito “personale” o “familiare”, anche l’altro candidato forte del centrosinistra Guglielmo Minervini non ha preso tutti i voti del suo partito, anzi, e infatti anche lui milita in un partito il PD che non è certamente il suo partito personale, ma esattamente come SEL è un Partito grande plurale e democratico.
Sinistra Ecologia e Libertà si dedicherà ad allargare la sua base sociale e promuovere e stabilizzare l’unità del centrosinistra, ringraziando tutti i compagni, i lavoratori, gli anziani, i precari, i cittadini che hanno creduto in noi e continueranno ad aiutarci. Questo perché noi, ci piace ricordarlo, siamo nati dotati di grandi ideali e volontà di realizzare ciò che per altri è solo parlare. Per dirla in breve, per noi la POESIA è NEI FATTI».
Corrado Samarelli (Portavoce SEL)
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......la tattica politica di Depretis diede origine al fenomeno definito con il termine di "trasformismo". Esso si manifestò apertamente con l'accordo stipulato fra lo stesso Depretis e Marco Minghetti, alla vigilia delle elezioni dell'ottobre 1882, al fine di unire le forze contro l'estrema sinistra, ma esprimeva una più vasta tendenza spontanea "di molti candidati conservatori o moderati ad assumere l'etichetta governativa (quindi di sinistra moderata) sulla base di compromessi locali con le varie clientele elettorali da un lato e con i rappresentanti del governo centrale dall'altro". Il trasformismo si basava su maggioranze sempre diverse e provvisorie, sui rapporti personali, su interessi ristretti e corporativi, sul "clientelismo" fenomeno diffuso soprattutto nelle regioni meridionali ma non esclusivamente meridionale (si ha clientelismo quando un partito o persone singole cercano appoggi, non sulla base di idee e di programmi, ma per mezzo di favori e raccomandazione di vario genere). In queste condizioni i governi non avevano programmi precisi, si ricomponevano di volta in volta con uomini della Destra o della Sinistra. Così le differenze fra gli esponenti dei due gruppi, che non erano mai state rilevanti per quanto riguarda la loro origine sociale, lo divennero ancora meno in seguito alla politica di compromessi e di favoritismi grazie ai quali il governo Depretis si garantiva l'appoggio dei deputati dell'opposizione, annullando i contrasti derivanti dalla diversità delle idee che esistevano, per esempio sulle riforme da fare o sulla politica estera. Quindi nel "trasformismo" si manifestava il venir meno dell'antico contrasto di principi tra Destra e Sinistra storica di fronte all'emergere di nuovi comuni avversari, il socialismo e il movimento operaio....... .



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