A ricordare e riveder le Stelle: memoria e speranza all'IISS Mons. Bello di Molfetta
L'Istituto e l'associazione Libera celebrano la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie
MOLFETTA – Né la pandemia né la didattica a distanza hanno fermato le iniziative per la XXVI Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia promossa annualmente dall'associazione Libera Nomi e numeri contro le mafie.
L’iniziativa è nata nel 1996, su iniziativa di don Luigi Ciotti e Saveria Antiochia, madre di Roberto ucciso in un agguato mafioso con il vice questore Ninni Cassarà, al quale il giovane poliziotto faceva da scorta. L’intento era quello di ricordare tante vite stroncate senza cadere in celebrazioni sterili e retoriche. Un impegno condiviso da Angela Montinaro, madre di Antonio, il quale era rimasto vittima nella strage di Capaci ma il cui nome, in quegli anni, non veniva mai ricordato. Stessa cosa accadeva per tanti altri esponenti delle forze dell’ordine e non.
Iniziò un lavoro certosino, all’interno dei territori, alla ricerca di storie, nomi, fatti, che ancora oggi vede impegnati i volontari di Libera. Dopo la prima manifestazione, svoltasi alla presenza dell’allora presidente Oscar Luigi Scalfaro, ogni anno, nel primo giorno di primavera, il 21 marzo, (dal 2017 data istituita e riconosciuta come Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie con voto unanime della Camera dei Deputati), in una città diversa, si tiene la manifestazione nazionale.
Fondamentale si rivela il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche.
Anche l’IISS “Mons. Antonio Bello” di Molfetta ha aderito alla manifestazione che, quest’anno, è stata intitolata: “A ricordare e riveder le Stelle”. Non a caso gli studenti hanno realizzato tante stelle per ricordare i nomi e le storie delle vittime, ma anche come segno di speranza.
L’Istituto ha proposto, ovviamente on line, una giornata di formazione sul tema della memoria e dell’impegno civile e sul ruolo delle Istituzioni nel contrasto alla criminalità minorile. La giornata ha avuto inizio con l’entusiasmante confronto con il dott. Luca Buonvino, GUP del Tribunale per i Minorenni di Bari, che, come riferiscono gli organizzatori, ha illustrato i meccanismi del processo penale minorile: un processo non “contro” i minori, ma “per“ i minori, che offra loro un nuovo progetto di vita.
Il dott. Buonvino non si è sottratto al dibattito, rispondendo con generosità alle domande delle ragazze e dei ragazzi.
Alle 11.00 è iniziata la Lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e delle stragi, ad oggi 1031, tra i quali anche quello del sindaco Gianni Carnicella. Coinvolti la Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Rosaria Pugliese, i docenti, le studentesse e gli studenti delle classi 3^Ae - 5^Ae - 3^As - 3^Bs - 3^Atec -5^Atec - 3^Btec - 4^Ag, i rappresentati degli studenti nel Consiglio d’Istituto.
«Leggere i nomi delle vittime – dichiarano gli organizzatori – scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate».
All’evento, coordinato dalle docenti referenti Margherita de Gennaro e Maria Irene Amato, è intervenuto anche Vincenzo Mastromauro, in rappresentanza del Presidio di Libera di Molfetta “Gianni Carnicella”.
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Autore: Isabella de Pinto