MOLFETTA - «Creare un gruppo di giovani professionisti che sappia essere la futura classe politica di Molfetta». Con queste parole, il dimissionario UDC Pino Amato (http://www.quindici-molfetta.it/pino-amato-si-dimette-da-commissario-cittadino-dell-udc-di-molfetta_18896.aspx) ha presentato alla stampa e alla città il nuovo coordinatore del partito, il figlio Robert Amato (nella foto a fianco di Pino Amato e Doriana Carabellese), ex coordinatore Giovani UDC e candidato alle elezioni universitarie per il C.N.S.U. (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari). Sarà affiancato da due vice-commissari, l’avv. Doriana Carabellese e l’avv. Domenico Minervini.
«Lascio la politica per la gente in eredità» a un gruppo di giovani che vuole continuare ad essere autonomo rispetto a una giunta comunale «composta da yes-man, deficitaria e assente» e a un sindaco «part-time, che svolge il suo lavoro solo il sabato e la domenica». Duro l’attacco nei confronti dell’amministrazione di Antonio Azzollini, «passiva e dequalificata», perché «la nomina degli assessori è priva della delega del sindaco Azzollini e ogni anno i cittadini sono costretti a pagare degli assessori-ombra».
Lo stesso Pino Amato ha ricordato che una sua interrogazione ha permesso il recente sequestro di due discariche da parte della Guardia di Finanza (
http://www.quindici-molfetta.it/molfetta-la-guardia-di-finanza-sequestra-due-discariche-abusive_18960.aspx) e ha anticipato una nuova interrogazione inerente il bilancio comunale, all’interno dei nuovi Piani di Zona: introdurre un capitolo di spese, circa 500mila euro, per finanziare le politiche del lavoro per i giovani. Inoltre, si è palesata la volontà di introdurre una mensa per i poveri, che possa essere di sostegno logistico alla Caritas di Molfetta, e un severo esame sull’attività delle mense scolastiche, dove i bambini più disagiati spesse volte subiscono indigenze e bisogni sommersi.
Dunque, «recuperare Molfetta», come ha confermato l’avv. Sergio Adamo, responsabile nazionale Giovani UDC del Mezzogiorno, attraverso il costante ascolto dei cittadini e la promozione della «sana politica dei e per i giovani», come, del resto, hanno stanno già facendo i Giovani Democratici.
Anche all’interno dell’UDC le elezioni regionali (1.041 voti) hanno confermato un solido consenso elettorale (irrisorio se confrontato con i 10.573 voti del Pdl e i 6.606 voti del PD) e la possibilità di presentare una alternativa al Pdl di Azzollini alle prossime elezioni comunali a Molfetta (così come hanno evidenziato Giovanni Abbattista e Guglielmo Minervini nella conferenza del 13 aprile).
Una possibile alleanza con il centrosinistra? Un confronto proficuo con il PD per una possibile coalizione anti-Azzollini?
«Valuteremo i programmi degli altri partiti e decideremo – ha commentato Pino Amato, palesando la sua influenza politica nella sezione UDC di Molfetta – saremo aperti al dialogo con tutti, ma saranno gli altri che dovranno avvicinarsi al nostro programma, che punterà sul sostegno alla famiglia, ai giovani, al lavoro». Anche il neocoordinatore dei Giovani UDC, Saverio Digioia, ha ribadito la volontà di un confronto politico con gli altri gruppi-giovani (Giovani Democratici, ndr), «senza creare alleanze, ma con la speranza di discutere e confrontarsi sulle reali problematiche della città».
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