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A Molfetta parte il progetto squali a scuola
08 gennaio 2010

MOLFETTA - L'Associazione Ambientalista Marevivo aderisce alla campagna europea per la protezione  e la salvaguardia degli squali, promossa da Shark Alliance. Una delle principali attività previste consiste nella diffusione della petizione, quest'anno rivolta al Primo Ministro spagnolo Zapatero, per chiedere il bando totale del finning (ovvero l'orribile pratica che consiste nell'asportazione delle pinne di squalo e il rigetto del corpo dell'animale in mare) - attività vietata in Europa ma che la Spagna continua a praticare grazie a numerosi permessi speciali.
Per l'occasione sono previste attività di sensibilizzazione presso le scuole della provincia di Bari: i biologi marini volontari della Delegazione di Molfetta, metteranno a disposizione di insegnanti e alunni le proprie competenze in materia.
Il Progetto "SQUALI A SCUOLA" consiste, infatti, nel diffondere la cultura della protezione degli squali e, in generale, del nostro mare attraverso una mostra itinerante che sarà ospitata presso le scuole a partire dalla scuola elementare III circolo "S.G.Bosco" e "V.Zagami" di Molfetta nel mese di gennaio 2010.
Tutte le scuole che vorranno ospitare la mostra possono contattare l'Associazione direttamente ai seguenti numeri 3494624733 -  3497935091.
A tale proposito, è nata una collaborazione tra Marevivo Bari e  l'Acquario - Parco Le Navi di Cattolica, il più importante dell'Adriatico, sancita dalla visita di una delegazione Marevivo presso le strutture dell'acquario nei giorni 2 e 3 gennaio 2009.
L'acquario di Cattolica, che ha aderito alla campagna di protezione degli squali e ha recentemente esposto gli stessi pannelli didattici della mostra, ha permesso ai volontari Marevivo di approfondire la classificazione tassonomica degli squali e nel prossimo futuro fornirà materiale didattico e supporto tecnico per le ricerche scientifiche nel mare Adriatico, in particolare proprio sugli squali e sui cetacei.

 

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Poco conosciuti questi splendidi animali. Una leggera indagine conoscitiva, tratto da "La mente animale" -Enrico Alleva .- Essere orrorifici, protagonisti di leggende spaventose, pericolosi predatori che attaccano nuotatori e bagnanti indifesi: questi sono gli squali, nell'immaginario collettivo. Ma è proprio così? L'etologia più recente ci insegna pure che, a volte la socialità di questi esseri raggiunge una notevole complessità. Vere e proprie relazioni gerarchiche sono state osservate nel comune palombo (lo squaletto che allieta le nostre mense) e negli squali martello, specie ben più aggressiva e pericolosa, che migra in grandi gruppi comandati dall'esemplare più grande. Tra i comportamenti sociali degli squali, esiste un rituale detto del "nuoto esagerato" o del "nuoto esibito". Il soggetto inarca il dorso, solleva il muso, abbassa le pinne pettorali e contorce il busto. Viene interpretato come una minaccia nei confronti di intrusi o rivali. La stessa reazione nei confronti del subaqueo che tenta di riprenderlo con la telecamera, anche se lo squalo comincia sempre con una serie di "puntatine" verso l'essere che lo incuriosisce. Da qui il suggerimento di colpire con un pugno il muso dell'animale. Ma il comportamento più affascinante resta quella della fase degli amori, quando i maschi afferrano con le zanne le femmine, dando prova di inusitata delicatezza anche se la morsicatura raramente è senza effetti sanguinolenti. Munito di un doppio pene, per aiutare i non facili accoppiamenti subaquei. -


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