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“L’approvazione del Prg? Tutto merito mio” Intervista all’on. Amoruso di An
15 aprile 2000

All’indomani della notizia della avvenuta approvazione ad opera della Giunta Regionale, del PRG della nostra città, è apparso sulle plance predisposte per la campagna elettorale, un manifesto firmato dall’on. Francesco Amoruso, di An, nel quale egli sottolineava il suo intervento determinante al fine del raggiungimento di una favorevole conclusione dell’iter di approvazione del nostro strumento di programmazione urbanistica presso la Regione, e poneva in contrasto il suo impegno concreto alle “chiacchiere di molti”, con un implicito (intelligenti pauca) riferimento all’Amministrazione Minervini. Abbiamo ritenuto opportuno ascoltare l’on. Amoruso sull’importanza di questa approvazione del Prg, anche al fine di capire in cosa sia consistito il suo interessamento, evidentemente indispensabile (a suo dire) al fine di sbloccare una situazione che sembrava si fosse definitivamente arenata. “L’importanza di questa decisione della Giunta Regionale - ci ha detto il deputato biscegliese - si può a giusta ragione considerare fondamentale, dal momento che fornisce Molfetta di quello strumento urbanistico che gli consentirà di riprendere il cammino dello sviluppo e della crescita attraverso la ripresa dell’attività del settore edilizio, da troppo tempo bloccato e ormai in una situazione agonizzante. Oggi si può programmare, sulla base di un atto certo la crescita della città. Ma un altro elemento mi sento di dover sottolineare e cioè il fatto che con la costruzione di nuove abitazioni si porrà un freno all’emigrazione di molfettesi, costretti ad andare a vivere in paesi limitrofi alla ricerca di case a prezzi più abbordabili, dal momento che quelli in città erano divenuti insostenibili. Ora invece speriamo che il Prg consenta un ritorno ad un mercato della casa più abbordabile per tutti. Se a tutto questo aggiungiamo che la ripresa dell’attività edilizia avrà senza ombra di dubbio importanti ricadute sul piano occupazionale, non possiamo che accogliere con soddisfazione la decisione assunta dalla Giunta Regionale di centro-destra”. Lei con un manifesto apparso in città ha evidenziato il suo intervento determinante presso la Regione, attribuendosi per certi versi il merito di questa approvazione. Ma non crede che le frizioni tra l’ex presidente Distaso da una parte e Raffaele Fitto e l’allora assessore Fiorentino dall’altra, abbiano giocato un qualche ruolo in tutta questa intricata vicenda? “Sgomberiamo subito il campo da queste voci: i problemi di rapporto tra Distaso e il Polo non sono centrate assolutamente nulla. Il 14 gennaio, in relazione alla complessa vicenda delle palazzine del Lotto 10, fui interessato della questione-PRG, e con un articolo sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” assicurai pubblicamente il mio impegno. Subito dopo, immediatamente intervenni presso i nostri amici del Polo alla Regione ed in brevissimo tempo Molfetta ha avuto il suo strumento di programmazione urbanistica. Questi sono riferimenti precisi che non possono essere smentiti”. Quindi lei ritiene che non vi sia stato nessun ritardo da parte della Regione. “No, nessun ritardo. Non appena è stata sollecitata dal sottoscritto, è stata solerte e attenta alle esigenze di tutti i molfettesi (ma allora non si sarebbe potuto interessare prima? ndr). Piuttosto è un altro il dato da sottolineare e cioè l’assoluta assenza da parte dell’Amministrazione Minervini di interventi diretti presso la Giunta Regionale al fine di abbreviare i tempi. Questo è l’elemento grave ed oggi le attribuzioni di merito da parte del sindaco e della sua Giunta non sono altro che propaganda fine a se stessa”. Il prof. Federico Pirro, stretto collaboratore dell’ex presidente Distaso, ha affermato pubblicamente in una manifestazione presso il Cinema Odeon proprio all’indomani dell’approvazione del PRG, che fino all’ultimo ci sono stati tentativi per bloccare quest’ultima in Giunta Regionale, considerandola un atto di straordinaria amministrazione, che quindi non poteva essere assunto al termine del mandato. “La migliore risposta al prof. Pirro è ricordargli che ha preso i soldi dall’Amministrazione di centro-destra come consulente della Regione in materie urbanistiche, e poi è entrato nel listino del candidato alla Presidenza della Regione, Giannicola Sinisi. Questo testimonia meglio di molte altre parole la sua credibilità. D’altro canto al Sindaco Minervini avrebbe fatto anche comodo che la Giunta non avesse approvato il Piano Regolatore, in modo da poter usare questo come argomento contro il centro-destra in campagna elettorale. Poi, non potendolo più fare, ha rivoltato le carte. L’Amministrazione di Molfetta non sa far altro che propaganda, ma nessuna azione concreta. Anche questa vicenda lo dimostra”. Giulio Calvani
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