60° Fosse Ardeatine, il Comune ricorda il Cap. Manfredi Azzarita
“L'Amministrazione comunale di Molfetta a perenne ricordo 24.03.2004”. Con questa dicitura impressa su una corona di marmo accanto ai colori biancorossi della città, il Comune ha voluto essere presente nella capitale nel giorno della ricorrenza del 60° anniversario della strage delle “Fosse Ardeatine” in cui furono trucidati 335 detenuti politici. Erano 17 i pugliesi, tra di loro il concittadino Manfredi Azzarita, Capitano d'artiglieria e Medaglia d'oro al valor militare. Una qualificata rappresentanza del Consiglio comunale formata dai consiglieri Nunzio Fiorentini, Pantaleo Petruzzella, Leonardo Lucanie e Pasquale Giancola, dopo il doveroso omaggio ai caduti nel luogo della strage, ha deposto sulla tomba del martire molfettese la scultura marmorea. Manfredi Azzarita, cui è stata intitolata dal 1965 un'importante strada nella zona di levante della città, era il figlio di Leonardo Azzarita, giornalista benemerito della “Gazzetta del Mezzogiorno” e per oltre 15 anni presidente dell'associazione nazionale “Parenti delle vittime delle Fosse Ardeatine”. All'indomani del 25 aprile del '43, il Capitano Manfredi Azzarita era tornato a Roma per allacciare i rapporti tra il governo e gli Alleati sbarcati in Sicilia che già cominciavano a liberare il Sud Italia. La mattina del 18 marzo 1944 Manfredi si recò presso il suo domicilio per un fugace saluto alla moglie e alla figliola di pochi mesi. Qui fu arrestato dai tedeschi della Gestapo e portato nel famigerato luogo di tortura di “via Tasso”. Sottoposto ripetutamente ad interrogatorio, con i metodi che possiamo immaginare, Azzarita non rivelò nulla. La sera del 23 marzo del '44 l'ufficiale molfettese fu condotto alle “Fosse Ardeatine” dove affrontò con coraggio il sacrificio supremo per la Patria, la Libertà e la Democrazia. Dopo il doveroso omaggio sulla tomba del martire, la delegazione cittadina ha casualmente incontrato alunni e docenti della scuola media statale “Manfredi Azzarita” del quartiere San Paolo di Bari, con i quali c'è stato uno scambio di notizie ed informazioni sulla vita dell'eroe molfettese che ha arricchito tutti i presenti. Si è scoperto che la scuola barese è impegnata in un progetto didattico per approfondire le conoscenze storiche del martire molfettese a cui è intitolato il loro plesso scolastico.