Giacomo PisaniZaza: dialogo per ricostruire una sinistra autonoma dal PD
La soddisfazione di Antonello Zaza per il consenso elettorale ottenuto a Molfetta, non eguaglia ovviamente la delusione derivante da una congiuntura sfavorevole che non ha permesso a Rifondazione di ottenere un posto in Consiglio Provinciale. Nonostante Zaza sia stato il più votato nella provincia tra i candidati di Rifondazione, il risultato complessivo del partito a livello provinciale lo ha escluso dal consiglio per lo 0,2 %. La vittoria di Vincenzo Divella avrebbe garantito a Rifondazione, a Molfetta, anche l’elezione di Vincenzo Mongelli, il terzo nella provincia fra le file di Rifondazione. Tuttavia, le 1205 preferenze, secondo Zaza, testimoniano un apprezzamento di ciò che è stato fatto, sul fronte del pulo, dell’Apicella, delle scuole. Tutte questioni affrontate e risolte, e la risposta degli elettori ne ha tenuto conto. Il numero di consensi dati a Rifondazione nelle provinciali, triplicato rispetto alle europee, testimonia una credibilità maturata dal partito, in questi anni, per la serietà nelle battaglie condotte, la capacità di dialogare, di prospettare alternative rispetto ai problemi della gente. Oggi, Antonello Zaza, dopo 8 anni vissuti all’interno delle istituzioni, ritorna al ruolo di “soldato semplice”. Infatti, nonostante il posto di consigliere comunale ottenuto nelle scorse elezioni amministrative, egli decise di dimettersi per far confrontare altra gente del partito con le istituzioni, favorendo un irrobustimento della formazione politica e una maggiore consapevolezza da parte degli altri militanti. E’ necessario, da oggi, svolgere una funzione di ausilio, soprattutto quando la situazione politica impone al partito una riflessione sui destini della sinistra . A livello locale, invece, l’obiettivo primario continuerà ad essere quello di concentrarsi sui problemi, sui bisogni, elevando il valore del dialogo. Permettendo al confronto di offrire gli spunti per un percorso di costruzione. La vittoria risicata del Popolo della Libertà a Molfetta, che quasi sicuramente non riuscirà ad ottenere alcun seggio in Consiglio provinciale, offre ulteriori stimoli. Una città abbandonata dall’amministrazione esige un interessamento sempre maggiore alla gente. Antonello Zaza riconosce la grande portata che ha assunto in queste elezioni il fenomeno dell’astensionismo. Il momento di crisi, una politica che si allontana dal livello dei cittadini, ignorandone le istanze, hanno aumentato la sfiducia in una competizione, quella provinciale, che già storicamente è poco seguita. Nello specifico, a Molfetta ha influito il malcontento generato dalla coalizione al governo, totalmente estranea alle pratiche di dialogo e di confronto. Ricordando a Zaza il successo elettorale ottenuto da Sinistra e Libertà a Molfetta, l’ex assessore riconduce l’elevato numero di consensi ad una candidatura di spessore, qui nel Mezzogiorno, quella di Nichi Vendola. Diventa ora necessario costruire una sinistra autonoma dal PD, per questo è importante aprire una fase di dialogo che inauguri la ricostruzione di una nuova soggettività politica. Da questo processo, neanche Sinistra e Libertà può restare esclusa,e i risultati non sono scontati. Per questo il ruolo di Sinistra e Libertà e di Rifondazione è molto importante nel prossimo futuro politico, nonostante ci sia una scadenza elettorale imminente, quella delle regionali, che ostacolerà inevitabilmente la formulazione di pensieri lunghi. Resta questo, comunque, l’obiettivo attuale della sinistra.