Zona artigianale, 30 nuovi insediamenti produttivi
MOLFETTA – 21.5.2002
Cresce ancora la seconda zona artigianale (Pip), sono più di 30 le nuove imprese che, terminate le opere di urbanizzazione, andranno ad impiantarsi nell'area.
Nei giorni scorsi si è concluso l'iter di assegnazione per decine di aziende risultate assegnatarie dei primi lotti. Ancora una volta a farla da padrone è il settore meccanico, la vera rivelazione degli ultimi anni a Molfetta. Meccanica di precisione, soprattutto. Un settore che, per le competenze e l'alto grado di specializzazione richiesto, potrà forse fare di Molfetta, in un futuro non molto lontano, il polo meccanico più importante e qualificato del nord barese.
Intanto la corsa ai lotti continua. Decine e decine di istanze sono state inoltrate allo Sportello unico per le imprese. Ultimata già la graduatoria con le prime 32 aziende risultate idonee all'assegnazione. In prima linea ancora una volta le officine meccaniche. Ma anche un'azienda grafica, un'ebanisteria e una microbirreria.
Ma accanto a questo comparto produttivo, tra le prime assegnazioni già espletate, c'è posto anche per il settore manifatturiero. Abbigliamento, calzature, cibi per animali, prodotti per l'edilizia e anche strutture sociali. Tra le novità anche il settore tessile, un ramo della produzione in espansione qui a Molfetta.
Nuova anche l'iniziativa di alcune aziende di formare un consorzio produttivo. Si chiama “Città impresa” e nella nuova zona artigianale prenderà posto nella maglia C. Nella nuova zona artigianale, più estesa della prima, si insedieranno, ancora, un frantoio oleario, un calzaturificio, aziende per la lavorazione del legname da costruzione e per la realizzazione di prodotti e materiali per l'agricoltura.
I lotti base assegnati sono di estensione pari a 630 mq, fino a un massimo di 10.800 mq. Gli imprenditori potranno edificare fino al 40% dell'estensione totale dei lotti, e costruire edifici di altezza massima paria 10 m. Alle aziende un metro quadro di suolo costerà 18 euro, mentre l'indennità di esproprio imposta dai Comuni ai proprietari dei terreni e di poco più di 5 euro. Prezzi decisamente ridotti che, se da un lato puntano ad attrarre il numero più alto possibile di imprese e insediamenti produttivi, dall'altro rischiano di innescare pericolosi meccanismi di “svendita” del territorio. Insomma, offerte molto appetibili per le imprese, ma non adeguatamente controbilanciate da un “giusto prezzo” da pagare al Comune, cioè alla collettività.
Massimiliano Piscitelli
Queste le imprese a cui sono stati assegnati i primi lotti: “Fas”, “Conf. Sud”, l'officina meccanica di precisione “Omp”, le officine meccaniche De Candia, “Metropolis”, “Co.me.a.”, “Clima Service”, il frantoio oleario di Antonio Annese, “Co.me.s.” di Piumelli M. e C., “Euro” piccola soc. coop., “Automazione e design”, “Fil Lampo”, “Sicc Sud”, “Alteco Consult” di Pantaleo Altamura, “Art Nouveau” di Maria Putignano, “Eurolegno” di Giuseppe Tedone, “Agri Verde – sistemi e soluzioni in agricoltura” dei f.lli Tartarelli, “Metal finish”, “D.a.i. optical industries”, “Top Service”, “Calzaturificio Jeannot's”.
Altre 32 le istanze già inoltrate al Comune di Molfetta per le prossime assegnazioni. Già ammesse alla graduatoria, tra le altre: “Officina meccanica G. Ciccolella” (fabbricazione porte e telai), Antonia Barile (abbigliamento intimo), birreria “La Pinta”, “L'Immagine” srl (azienda grafica), “O.m.a.t.” srl (commercio macchine agricole e industriali), F.lli Carlo Pisani (commercio legname), “Top Ten” srl (telecomunicazioni), “Consorzio azzurro 2002”, “Fil-conf” (abbigliamento), “Gaudio ebanisteria”, “Work e Research” a. r. l. (ristorazione), scatolificio “Jolly”, “Jersey Finish” sas (filati), “Ferri d'arte” (lavorazione ferro battuto), “O.m.s.” (officina meccanica), “Elettro impianti”, “Re.me.c.” e “Sefa” (officine meccaniche), “Alby's Fruit Garden” (trasformazione prodotti ortofrutticoli), “Co.di.” sas (articoli in pelle), “Logis” srl (distribuzione imballaggi).