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Volley. La Calabria regala la B1 all'Indeco Ragno Molfetta
07 aprile 2008

MOLFETTA - La Calabria regala all'Indeco Ragno volley Molfetta la tanto inseguita promozione in serie B1 (nella foto, gli atleti esultano negli spogliatoi) dopo un'annata straordinariamente brillante dei rossoblu di Vito Avellis. Sabato l'Indeco ha chiuso la pratica Vibo Valentia in poco più di un'ora, con un successo sonoro per 3 – 0 ed ha atteso negli spogliatoi la notizia che giungeva dalla vicina Catanzaro dove il Manfredonia sotto di due set, ha consegnato alla capolista quell'ulteriore punticino necessario ad ufficializzare il salto di categoria. Il buon Michele Ripa impaziente, incollato al telefono, ricevuta la conferma del 25 – 21 per i giallorossi catanzaresi sui sipontini nella seconda frazione, ha gridato a squarciagola: siiiiiii, contagiando in un attimo lo spogliatoio rossoblu molfettese. Un'emozione fortissima ha sfiorato la schiena di tutti i protagonisti di quest'annata da incorniciare; capitan Marcello Bruno ha sfogato tutta la sua rabbia ed ha zittito si spera definitivamente tutti i detrattori che lo avevano relegato frettolosamente fra gli ex atleti. Il nanetto Massimiani (autore con un tocco di seconda, del punto-promozione), si è preso una bella rivincita sugl'intenditori che lo vedono meritevole di palcoscenici di basso profilo solo perché non è un colosso, come se testa e mani non fossero doti importanti per un palleggiatore. Emanuele Di Iorio con il suo solito humor napoletano, ha ignorato con astuzia le provocazioni di chi dubita delle sue capacità fisiche, ritenendolo un giocatore sul viale del tramonto. Alessandro Benevento è tornato ad essere dopo anni da gregario, un atleta generoso e determinante che ha saputo stringere i denti nei momenti difficili risultando ancora un osso duro per gli avversari. Michele Ripa accolto a braccia aperte dall'ambiente, è stato bravo a non lasciarsi andare dopo la sconfitta di Turi, rialzando la testa e mostrando le sue potenzialità notevoli e gl'indubbi margini di miglioramento. Sergio Squeo l'unico molfettese stabilmente in campo, a Vibo più che mai, ha mostrato la grandezza del suo cuore e la concezione dello spirito di sacrificio che pochi suoi coetanei possiedono. Per la grande festa non poteva mancare e pur non rinunciando agli impegni lavorativi, raggiungeva in auto il ritiro vibonese sfoderando la miglior prestazione della stagione. Gianni La Gioia ha confermato di essere un ragazzo d'oro, poche parole e molti fatti. Il senso della posizione, la tenacia e l'altruismo le sue doti migliori. Si è assunto sempre le responsabilità anche quando ha coperto zone del campo non di sua pertinenza. Giuseppe Dellorusso spesso sacrificato, si è fatto trovare pronto per portare acqua al mulino ed ha saputo ritagliarsi i suoi spazi, lavorando sodo senza mai risparmiarsi. Beppe Fabiano vecchio leone dei campi regionali e non, potrebbe ancora insegnare tanto alle nuove leve in termini tecnici, tattici e comportamentali. Salvatore Iaia arrichisce il suo palmares con una nuova vittoria. Astuto, orgoglioso e compagnone, è l'uomo giusto nel posto giusto al momento giusto. Conosce il suo ruolo alla perfezione e l'interpreta con estrema efficacia. Lillino Sciancalepore, ragazzo dal sorriso sempre stampato e collante del gruppo nei pochi momenti difficili. Pochi scampoli di partite ma lavoratore inesauribile in palestra. Bartolo Salvemini per tutti Bartolino, ha atteso il suo turno e col Messina ha giocato una partita sostanziosa. Quando supererà le simpatiche amnesie quotidiane che ne limitano il rendimento, scoprirà di non sfigurare in queste categorie. Vito Avellis, il condottiero di questa cavalcata, grazie anche al supporto costruttivo e costante dei più stretti collaboratori Lillo De Pinto ed Enrico Bellifemine, ha guidato con sapienza ed umiltà un gruppo di bravi ragazzi ancorché di ottimi giocatori. Lo staff sanitario coadiuvato da Angelo Pisani ed Angelo Savino, ha ridotto sensibilmente i tempi di recupero dei vari acciaccati che in ogni stagione sono preventivabili. La vittoria finale è il frutto del lavoro di tante figure professionali, sulle quali ci soffermeremo nei prossimi giorni dandone il giusto risalto. In chiusura ma non per ultimi, evidenziamo la generosità dell'imprenditore molfettese Mauro Vitulano patron dell'Indeco, che ha sostenuto per il terzo anno consecutivo la Ragno volley Molfetta, del presidente rossoblu Paolo Garofoli (purtroppo impossibilitato a festeggiare a Vibo) e del suo vice Rocco Guarino che disegnando con serietà un progetto, hanno tenuto l'ambiente sereno all'interno e credibile all'esterno.
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