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VOLLEY FEMMINILE - Lines Tradeco ferma il Rivergaro, la vetta ad un punto
27 ottobre 2003

Ancora un tie-break casalingo per la Lines Tradeco che dopo quello vinto alla prima giornata contro l'Urbino, si ripete nel terzo turno della Findomestic Volley Cup di A2 contro la matricola terribile Rivergaro Rebecchi. Match che ha riservato tante emozioni e che ha evidenziato il carattere e la determinazione delle biancorosse baresi di reagire nei momenti difficili. Dopo un primo set senza storia, la Lines Tradeco ha subito il ritorno delle piacentine che con l'asiatica Qui e la Cimolai hanno ribaltato la situazione, portando il match sul punteggio di 2-1. Nonostante una condotta di gara di buon livello della Rebecchi, è uscita alla distanza quella allenata da Gianfranco Milano che prima suggella un quarto set di ottima fattura e poi chiude 15-10 al tie-break. In sala stampa, i due allenatori si congratulano per la bella partita disputata da entrambe le compagini con Milano che precisa: "Oggi abbiamo affrontato un Rivergaro forte e compatto. Non era facile giocare contro una squadra che non ti permetteva il minimo errore e che ti puniva. Dobbiamo trovare costanza nei risultati e nelle prestazioni. Sono contento per i due punti, perché comunque fanno morale. Non sarà facile per chiunque giocare contro le piacentine". Per Sara Caroli invece un successo meritato: "Nel secondo e terzo set abbiamo calato il ritmo e una squadra come la nostra invece deve mantenere costante il livello. Comunque quando decidiamo di giocare come sappiamo commettiamo pochi errori e vinciamo i set in maniera agevole. Dobbiamo molto migliorarci perché questo è un campionato lungo e difficile e se vogliamo raggiungere dei traguardi importanti non dobbiamo fare passi falsi". Bene in entrambe le compagini i due liberi, Pollastrini nella Lines Tradeco Altamura e Molinengo nel Rivergaro Rebecchi. Positiva nella Lines Tradeco la prova di Spassova, autrice di 11 punti, mentre sopra decisive sono state le giocate di Capuano e De Moraes che in due hanno realizzato ben 50 punti. Domenica intanto la squadra di Gianfranco Milano sarà di scena a Lodi contro un altro team tra i protagonisti di questo avvio di stagione. In classifica la Lines Tradeco è al secondo posto con 7 punti insieme al Rivergaro, ad un solo punto di distacco dalla capolista Santeramo. Così in campo: Lines Tradeco Altamura: Vasic 5, Spinato 7, Capuano 25, Caroli 8, Romanò 7, De Moraes 25, Ippolito 0, Spassova 11, Pollistrini (L). NE: Carrozzo. All. Milano Rebecchi Rivergaro: Zambetti 0, Cimolai 17, Callegaro 1, Molinengo (L), Serafini 7, Qui 20, Guerrini 8, Serena 14. NE: Conte. All. Barbieri Arbitri: De Caroli (Fi) – Gini (Ca) Progressione set: 25-16 (18'), 23-25 (22'), 23-25 (23'), 25-19 (20'), 15-10 (14').
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Mi scuso con il Sig. Sallustio per non aver risposto prima, ma ero a Bruxelles per un servizio per la "Gazzetta". Al mio rientro ho subito inserito il suo commento e lo ringrazio del tapiro: come vede sono più democratico di quel che possa apparire. Sul sito inserisco anche i commenti di dissenso che accetto (quando sono corretti ed educati) e le critiche che accolgo (quando sono serie e non fatue o dileggianti), ma non quando pretendono di insegnare senza conoscere. E pretendere senza contribuire. Ripeto, il nostro non è un servizio pubblico e non è vero che il giornalista ha il dovere di dare tutte le informazioni, anche quando viene impedito l'esercizio delle sue funzioni, come avviene con l'Indeco Molfetta. I motivi della mia risposta un po' dura, ma che non voleva essere affatto offensiva (non fa parte del mio costume) l'ho già spiegata e, come vede, mi sono anche scusato. Occorre avere il senso dell'autoironia, ma soprattutto avere rispetto degli altri: per me questo è il primo principio. Ma pretendo uguale rispetto dagli altri soprattutto in una società ormai volgarizzata dove sono cadute tutte le regole di comportamento civile. E dopo 30 anni di mestiere, ho imparato che con le persone educate ci si comporta da pari, con i maleducati o i presuntuosi, occorre rispondere con lo stesso linguaggio, anche se non è il proprio, perché è l'unico che comprendono. Purtroppo! Un'ultima annotazione: è accaduto, purtroppo, in qualche caso che qualcuno dall'esterno abbia inserito un commento sgradevole e in qualche caso, perfino a mio nome per danneggiarmi. I siti, infatti, come sa, non sono inviolabili e basta un po' di abilità per inserire quello che si vuole. Oggi cerchiamo di controllare i commenti, ma non si può stare 24 ore su 24 a guardare il sito. L'alternativa sarebbe quella di impedire i commenti, ma sarebbe un peccato, anche se molti sono anonimi (ma se dicono qualcosa di utile al dibattito, vanno bene, quelli cretini li cestiniamo, con quelli offensivi). Grazie dell'attenzione e del tapiro.

Bene Sig. Dell'Olio, ora va meglio e posso anche scusarmi con lei per essere stato un po' duro, ma guardi lei non ha idea di quanti sacrifici umani, economici e professionali facciamo per tenere su il giornale e il sito. Se ci pensa, capirà. E poi ci creano tanti ostacoli. Proprio stamattina sono stato in tribunale per difendermi da un'accusa assurda fattami fa un esponente dell'altro giornale cittadino, che non si rassegna alla nostra esistenza sul mercato e probabilmente ci vuole far chiudere. Loro non riuscendo con una sana concorrenza a fare meglio di noi (la differenza di qualità ce la riconoscono tutti), cercano di colpirci per via giudiziaria (ci hanno fatto anche un'altra querela per un giudizio un po' goliardico su di loro, che non condivido, ma che è stato inserito da uno sconosciuto o forse da chi voleva crearci problemi, sul nostro sito quando questo era ancora agli inizi e non si potevano controllare le opinioni). Siamo all'assurdo! E poi questi signori, dilettanti del giornalismo, si permettono anche di dare lezioni a noi professionisti, proprio loro che non sanno fare un titolo decente. Può immaginare ora il motivo della mia reazione, dopo 30 anni di mestiere in un quotidiano interregionale (non in un mensile locale), dopo aver lavorato anche per la Rai e altri giornali nazionali e aver fatto l'inviato in Italia e all'estero, mi devo sentire dare lezioni di giornalismo. Non è presunzione, mi creda: chi mi conosce bene lo sa. Ma orgoglio e dignità professionale. Tenga conto che per fare un giornale libero oggi sono costretto anche a difendermi da questi personaggi, i quali fin dalla nostra nascita ci hanno attaccato anche con vignette sarcastiche e becere sul loro giornale disegnando una croce in un cimitero con il nome del giornale e auspicando la nostra morte. Ora che siamo in vita da 10 anni, non riescono a rassegnarsi. Poveretti! Ci sarebbe da scoraggiarsi, ma noi continueremo per la nostra strada. Ma, mi creda, è difficile. Abbiamo il nostro lavoro e dobbiamo fare i salti mortali per trovare il tempo libero per dedicarci a "Quindici" e poi occorre trovare le risorse economiche, perché non abbiamo sovvenzionatori né palesi né occulti. Poi ci troviamo di fronte anche qualche altro imbecille nello sport e siamo costretti a fare delle scelte che non vorremmo fare. Mi spiace per i tifosi dell'Indeco, ma perché non scrivete una lettera ai dirigenti per spiegare il vostro punto di vista sostenendo che avete diritto ad avere notizie della squadra, per giunta quasi in tempo reale con il nostro sito? Mi permetta di stringerle virtualmente la mano (si è rivelata una persona garbata ed educata: oggi non ce ne sono molti) e nella speranza di conoscerla, le invio cordiali saluti. Senza rancore. Mi scusi per questa risposta un po' frettolosa, ma sono in partenza come inviato per la "Gazzetta" e mancherò qualche giorno (come vede devo fare i salti mortali per seguire anche il dibattito sul sito) e devo sbrigarmi se non voglio perdere l'aereo. A presto.
Caro Direttore,sono rimasto particolarmente colpito per il suo modo con cui mi ha risposto perche' penso di non aver giudicato l'operato di nessuno ne' quantomeno il Suo. Lei e' stato piu' duro rispetto a Me ma non mi manca pero' la possibilita' di controbbaterla visto che questo sito web permette di farlo in piena liberta'. Inizio dalla fine della sua risposta.Io se mi sono permesso di criticarla(anche se a dire il vero ho solo espresso la mia opinione) e' perche' sono un affezionato visitatore del vostro sito(essendo anche iscritto alle vostre newsletter)inoltre quando torno nella mia citta' non perdo l'occasione di comprare il vostro quindicinale(ora mensile).E' pur vero che non lo compro con frequenza visto che a volte sono fuori per 2 mesi o piu'.Penso inoltre che il vostro giornale sia piu' trasparente e piu' vicino ad un pubblico giovane come Me. Sulla sua risposta devo sottolineare alcuni punti che mi hanno fatto meditare quanto sia stato troppo frettoloso nell'esprimere la sua opinione(o giudizi!)nei miei confronti. Lei con la sua redazione e' chiaro che e' libero di decidere quando parlare o non di un certo evento ma e' altrettanto chiaro che deve accontentare i gusti di tutti i lettori(io lo sono!)del suo portale e del suo mensile. Io comprando il vostro giornale, le ripeto, pretendo ,mettendo come dice lei le mani nel portafoglio,che un giornale dia tutte le notizie altrimenti essendo libero di decidere mi ci distacco da voi. Anche se come mi giudica lei sono un dilettante voglio chiederle ma a lei le costa tanto come giornalista che di certo ha una grande esperienza rispetto a Me pubblicare un articolo con il risultato e i parziali dei set dell'Indeco?Penso che non sia soltanto io l'unico visitatore del vostro sito a richiederlo.Se poi lei decide di non volerne parlare perche' ci sono problemi interni tra di voi e la societa' e' un altro conto ma le richieste di un lettore valgono o no?Oppure la Redazione o lei Direttore decide e basta? Io avevo avanzato una richiesta parlando anche a nome di altri lettori che come me qui a Roma seguono l'Indeco. Io vi ho elogiato in altre mie e-mail ma sono anche libero di criticare se permette perche' viviamo in una societa' democratica e ognuno e' libero di esercitare il proprio giudizio purche' si adotti un linguaggio adeguato ma non sulle persone come ha fatto Lei(ricordo che non ho criticato il vostro sito e non ho ne ho nemmeno la facolta' per farlo perche' non sono nessuno per giudicare).Non crede?Concludo augurandole un Buon Lavoro a Lei e alla sua Redazione.Spero di incontrarla al Bar per continuare la chiaccherata Lei da Buon Direttore e io da Buon Lettore ex Giornalista Locale.

Lei Sig.Dell'Olio deve essere un bel tipo. Ci regala un abbonamento o ci paga il biglietto per seguire gli incontri di Volley? Oppure ritiene che dobbiamo pagarlo noi per "dare un servizio ai cittadini" come dice lei? Lei è completamente fuori strada, il suo ragionamento e i suoi esempi sono assolutamente insensati e glielo dimostro. Il TG1 della Rai, tv di Stato, in quanto tale è obbligata a seguire gli avvenimenti. E poi lei paga il canone per quei servizi. E' disposto a pagre il canone anche per "Quindci on line" che invece utilizza gratuitamente? E poi, invece di ringraziarci per questo servizio (o meglio regalo), ha anche il coraggio di criticare? Tra l'altro "Quindici" è una società editoriale di proprietà privata, senza contributi o fondi pubblici. Le lezioni di giornalismo o di etica professionale, mi consenta (come direbbe il Berlusca) non posso accettarle da un dilettante come lei. Magari dovrei essere io a darle agli altri almeno a Molfetta. Le scelte editoriali le facciamo autonomamente essendo liberi e non legati ad alcun carro. E questo vale per la Tradeco di Altamura che ha instaurato un rapporto corretto con noi e ci invia le notizie. Della Volley Bari non ci interessa, perché non ci ha chiesto nulla, né - per i motivi anzidetti - siamo tenuti a dare notizie. Per quanto riguarda gli altri sport locali, ci stiamo attrezzando, essendo venuti meno, per motivi di studio, due collaboratori che seguivano calcio e hockey. Ma anche in questo caso sceglieremo liberamente se dare o meno notizie. In quanto alle eventuali ripicche, non ci appartengono, non abbiamo mai fatto i "bambini", questi atteggiamenti li lasciamo volentieri ad altri giornali che ci sguazzano. Soddisfatto? Se no, metta mano al portafogli. A proposito: lei compra "Quindici" ogni mese in edicola?


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