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Virtus Molfetta, obiettivo serie B BASKET
15 settembre 2005

“Il nostro roster è uno dei più importanti dell'intero girone e per questo non vi nascondo che l'obiettivo di questa squadra è quello di fare il salto di qualità e centrare la promozione in B”. Non usa giri di parole il gm Scardigno e durante la conferenza stampa di presentazione della stagione cestistica 2005-06 si lascia andare alla più dolce delle considerazioni: “Ci sono tutti i presupposti per vincere, l'organizzazione messa su è piuttosto capillare e la società si è arricchita di nuove figure, come il direttore della comunicazione o il responsabile della logistica, che potrebbero essere importanti tasselli per il mosaico promozione”. Inizia sotto questi auspici, quindi, la nuova avventura del Centro Ford Molfetta, terzo anno nel campionato nazionale di C1, e mai come quest'anno grande favorita per la vittoria finale. Partiti i forti Gramajo e Canzonieri, i due play Colucci e Cozzolino, la guardia Rosito, e confermati i soli Gesmundo e Teofilo, alla corte di Carolillo, riconfermato alla guida dei biancoblù, sono arrivati Andrea Maggi, classe 1980 dal Trento, Valerio Abet dal Fermentino, Roberto Filianoti da Reggio Calabria e la mitraglia argentina Varisco, capocannoniere del girone H con il Vittoria. Per quanto riguarda il reparto lunghi sono approdati a Molfetta, Luca Tommasini, navigato pivot classe '71, l'ala-pivot Arcangelo Leo, classe '81 ammirato per due anni a Corato e l' under Giuseppe Bonaiuto da Ruvo. I tre costituiscono un autentico lusso per la categoria e sembrano in grado di fare la differenza nel lungo periodo. In un campionato che dopo molti anni non vedrà ai nastri di partenza Ostuni e Corato, entrambe promosse in serie B2, la Virtus dovrà guardarsi le spalle dai cugini ed eterni rivali del Bisceglie e dal Ceglie. Proprio i brindisini saranno di scena al PalaPoli il 2 Ottobre per la prima giornata di campionato. Abbiamo parlato della Virtus, dei sogni e delle ambizioni di questa squadra con Sergio Carolillo, terzo anno sulla panchina molfettese e autentico uomo di fiducia del presidente Bellifemine: Coach, dopo una salvezza tranquilla centrata al primo anno e una semifinale playoff il secondo, cosa promette ai tifosi molfettesi per questa stagione? “Promettere è sempre difficile, ma posso soltanto assicurare il massimo impegno da parte nostra e la volontà del gruppo a migliorare il risultato dello scorso anno. Credo che abbiamo allestito una squadra più competitiva e più allenabile per quanto riguarda i singoli, pertanto speriamo di poter fare gruppo, cosa che ci è mancata la passata stagione e toglierci quante più soddisfazioni possibile”. Si ritiene soddisfatto della campagna acquisti? “Sono molto soddisfatto anche perchè è stata condotta di comune accordo con il gm Scardigno e il presidente Bellifemine. Tutte le scelte sui giocatori sono state valutate e prese insieme e credo che sinora si siano rivelate ottime. Pur essendo all'inizio della preparazione e non avendo testato contro avversari il nostro valore, l'impressione sul gruppo è sicuramente ottima”. Il primo impegno della stagione, in Coppa di Lega, vedrà la Virtus in campo contro il Bisceglie, una delle squadre più accreditate per la vittoria del campionato insieme allo stesso Molfetta, cosa si potrà vedere sul parquet? “Sicuramente esiste un lotto di candidate al salto di categoria come Bisceglie, Molfetta, Ceglie e Sarno, ma è chiaro che dalle prime partite non otterremo nessun tipo di indicazione. In 15-20 giorni di allenamento non si può sistemare tutto, però mi aspetto di vedere i ragazzi giocare per la squadra e sacrificarsi per il compagno e capire, perciò, a che punto siamo. La coppa sarà un buon banco di prova per un campionato molto lungo”. Roster, società, allenatore, pubblico. Quale di questi potrà rappresentare lo stimolo maggiore verso il traguardo promozione? “Indubbiamente la società ha fatto enormi sforzi sia per crescere a livello tecnico, sia per crescere a livello di organico. Lavoriamo per questo da tre anni e credo che i risultati si stiano vedendo. Per quanto riguarda il pubblico dico che dipende molto da noi: Molfetta è come tutte le altre città, se vinci la gente ti segue, se i risultati non arrivano resti nell'anonimato. Il nostro sforzo sarà quello di coinvolgere più gente possibile, dai ragazzi delle scuole superiori alle famiglie, solo offrendo un buono spettacolo la domenica si può avvicinare più gente. La città in ogni modo è cresciuta, nel mio primo anno a Molfetta giocavamo davanti ad un pubblico di 50 persone, lo scorso anno, invece, siamo riusciti a portare al palazzetto anche 1.000 persone. Il nostro obiettivo sarà quello, una media di 1.000 persone felici di venire a sostenere la propria squadra”. Giuseppe Bruno giuseppe.bruno@quindici-molfetta.it
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