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Villaggio turistico Torre Calderina, Legambiente ricorre al Tar
22 novembre 2002

MOLFETTA – 22.11.2002 Approda in tribunale un villaggio turistico progettato sul tratto di costa tra Molfetta e Bisceglie, in località Torre Calderina (nella foto), all'interno di un'oasi faunistica. L'insediamento, progettato dalla ditta Ho. Ri. Ba. di Bombini G. & C., è frutto di un accordo di programma tra la giunta regionale pugliese e l'amministrazione comunale di Molfetta. Prevista la realizzazione di un albergo, due piscine, undici bungalows, un parcheggio. Tutto questo, nell'oasi di protezione “Torre Calderina”, istituita nel 1985, dichiarata "di notevole interesse pubblico" da un decreto ministeriale e riconosciuta come “area protetta” dal Putt/p della Regione Puglia. "Abbiamo presentato ricorso al Tar Puglia - ha dichiarato Massimiliano Schiralli, presidente di Legambiente Puglia - perché i provvedimenti che hanno portato all'approvazione definitiva di quell'insediamento si fondano su premesse non vere e illegittime”. Violazione di vincoli ambientali e non rispetto delle norme di salvaguardia stabilite dal Putt/p che colloca la zona tra gli "ambiti territoriali distinti". "Regione Puglia e Comune di Molfetta si sono espressi - spiegano gli avvocati dell'associazione Paola Zaza e Michele Jacono - ignorando che l'area interessata fosse soggetta ai vincoli previsti per i cosiddetti ambiti distinti: in realtà il Putt/p vieta qualsiasi intervento dell'uomo in quella zona, se non quelli tesi al recupero di situazioni di degrado nell'assoluto rispetto della naturalità del territorio". Ha i piedi di argilla il villaggio turistico nell'oasi: gravi vizi di legittimità inficiano i provvedimenti di approvazione. Ma c'è dell'altro: quel tratto di costa ha urgente bisogno di essere recuperato. Di certo non a colpi di insediamenti turistici. "Anziché recuperare, si continua a edificare: sulla costa a ponente di Molfetta insistono anche scarichi di acque di depurazione mal funzionanti e oggi più che mai urge un progetto di recupero rispettoso dei luoghi", precisa Giovanna Grillo, presidente del circolo Legambiente di Molfetta. E sull'iniziativa di avviare un accordo di programma, Massimiliano Piscitelli, coordinatore provinciale di Legambiente, commenta: "Deroghe ai piani regolatori e accordi di programma proliferano nella provincia di Bari: questo significa spazzare via ogni logica di pianificazione".
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