Uno schianto nella notte: cinque vite bruciate in un attimo
Strada Statale 16. Ore 3:30 del 24 agosto 2008. Due auto di grossa cilindrata, una Mercedes e una Volvo, percorrono in direzione opposta il medesimo tratto della Bisceglie- Molfetta. A quell'ora della notte, si incrociano solo i fari, di solito. Invece in un attimo maledetto, in quel punto, appena fuori dell'abitato di Molfetta, sei giovani vite si sono scontrate, ciascuno con la propria storia, i propri desideri, le speranze e i sogni che possono nutrire l'anima di giovani non ancora trentenni. Nella Mercedes viaggiavano i molfettesi Lazzaro Rizzi, ventisette anni, al posto di guida; Sergio De Gennaro, ventitrè anni, Annalisa De Ceglia, ventiquattro, Elisabetta Cagnetta, ventuno. Nella Volvo, due albanesi: il conducente ventenne Elvis Ramaj, e l'amico Dritam Hoxha, ventitreenne residente a Giovinazzo. Gli uni tornavano a casa da una festa di compleanno, gli altri avevano finito la loro giornata di lavoro. Lo scontro è frontale e violentissimo. Per cinque di loro non c'è stato nulla da fare. L'unico superstite è stato Elvis Ramaj, il quale, dopo l'asportazione della milza, sarà sottoposto in questi giorni ad un intervento agli arti inferiori. Terrificante la scena che si è presentata ai primi soccorritori, tanto che per estrarre i corpi è stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco, arrivati dal Distaccamento di Molfetta. La dinamica dell'incidente sembra essere l'invasione della corsia opposta da parte della Mercedes. Sono stati eseguiti prelievi ed esami per accertare il tasso di alcol ed eventuali sostanze stupefacenti nel sangue dei due conducenti. Entrambi hanno dato esito negativo. Elvis Ramaj e Lazzaro Rizzi non avevano strabevuto e non avevano assunto droga. E' possibile che a causare l'incidente sia stato un colpo di sonno, un ostacolo improvviso o un guasto meccanico. Ma una cosa è certa: l'alta velocità ha giocato la sua parte non secondaria in questa tragedia. Il Pm del Tribunale di Trani, Michele Ruggero, ha spiegato: “Dai primi accertamenti risulta che la Mercedes, - andasse oltre i centocinquanta chilometri all'ora, più del doppio rispetto al limite”. Il Dott. Ruggero ha disposto una perizia che fornirà spiegazioni tecniche sull'accaduto. Ai parenti, agli amici, alla comunità molfettese rimane il dramma e il dolore non placabile di queste morti assurde. Lazzaro ed Annalisa erano fidanzati: lui elettrauto, con la passione per le auto e le moto, lei estetista, si sarebbero sposati il prossimo maggio. Sergio De Gennaro lavorava come chef in una sala ricevimenti di Cerignola, la sua fidanzata era estetista presso un salone d'acconciature. E poi Dritam Hoxha, arrivato in Italia in cerca di un futuro diverso, fermato per sempre prima che potesse realizzare il suo sogno di una vita migliore, una vita “all'occidentale”, simbolicamente rappresentata da quel cornetto caldo che Dritam voleva mangiare, dopo aver lavorato tutta la notte, sul far di un giorno che non è mai stato il suo.