Una città allo sbando, l'opposizione passa al contrattacco
MOLFETTA – 5.5.2003
Una città allo sbando, affidata a un centrodestra che non ha rispetto per le istituzioni, svende i valori del 25 aprile e della lotta di liberazione, abbandona a se stesso l'ospedale, riduce il consiglio comunale al silenzio, ritarda la realizzazione del piano regolatore e delle assegnazioni delle case alle cooperative e utilizza il sistema delle varianti per saccheggiare il territorio e modificare a proprio piacimento anche lo stesso strumento urbanistico. Tutto questo determina un clima di insicurezza nei cittadini che non hanno più certezze per il futuro nemmeno sul problema più importante che è quello della casa. I costi di questa gestione sbagliata li pagheranno i cittadini molfettesi, come hanno sostenuto i rappresentanti del centro-sinistra nel corso di un incontro del ciclo “Cultura e società” promosso dal Movimento del Buongoverno di Beniamino Finocchiaro, assente per motivi di salute.
A denunciare i guasti dell'amministrazione di Tommaso Minervini si sono alternati Vito Copertino di Rifondazione comunista, Gianfranco Petruzzella, segretario dei Ds e Nino Sallustio, consigliere comunale della Margherita.
Secondo Sallustio, malgrado Minervini abbia trovato tutto pronto con conseguente facilità di gestione (in quelle condizioni anche un bambino avrebbe potuto fare il sindaco) è prigioniero della sua coalizione e di un consiglio di amministrazione di cui lui rappresenta la minoranza del 33%, l'altro 33% è in mano al senatore Antonio Azzollini e l'ultimo 33% è affidato all'on. Amoruso che ha potuto trarre tutti i vantaggi possibili dallo svuotamento dell'ospedale di Molfetta e dal potenziamento di quello di Bisceglie (mentre i molfettesi stanno ancora aspettando le promesse di Fitto, come ha detto Copertino).
Anche la gestione del piano regolatore si è rivelata fallimentare, mentre si assiste sempre più all'imbarbarimento della politica, alle risse continue in consiglio comunale, e non ultima arriva la vicenda di un consigliere comunale di Forza Italia coinvolto in una vicenda a sfondo sessuale sembra in cambio di posti di lavoro, che sta gettando discredito su tutto il consiglio, senza che tale consigliere si dimetta dal proprio incarico.
Insomma, un degrado politico e morale senza precedenti, con annessi favoritismi e aumento di poltrone, mentre il centrodestra soffoca l'opposizione, non vuole controlli e gestisce tutto da sola a colpi di maggioranza e di alzate di mano in consiglio comunale.
Ma la città, secondo i tre oratori, ha capito, è delusa, disgustata e sta togliendo fiducia a questi uomini: di qui l'appello a tutti i cittadini alla partecipazione, per evitare che il degrado superi ogni limite, mettendo a rischio perfino le regole democratiche.