Un lettore scrive a Quindici: insopportabile il rumore dei concerti in piazza Municipio a Molfetta
MOLFETTA - Egregio direttore e caro amico, sono le 23 del 4 settembre 2013 e sono qui ad aspettare che i signori musicanti qui sotto, in piazza Municipio (foto), smettano il loro insopportabile fracasso causato da amplificatori a tutto volume irrispettosi del riposo e della salute dei residenti, per cercare di prendere sonno. Sto ascoltando in questo momento il pistolotto di uno di questi signori che, tra un pezzo e l’altro, si vanta della libertà di poter esprimere la sua “arte” in una piazza pubblica e non ho né la possibilità né la forza di ricordargli che libertà è soprattutto rispetto degli altri, specie se più deboli, anziani o semplice gente che domani dovrà lavorare, magari recarsi ad operare in sala operatoria……
E sì, perché libertà è rispettare le leggi, i regolamenti , i diritti degli altri e …il buon senso; libertà è il non giocare sulla “impossibilità ? ” di controllare i benedetti decibel permessi dalla legge dato che nessun Carabiniere e nessuna Asl, a quest’ora, può o ha intenzione di farlo. Questo concerto, come anche altri del resto, è spuntato come un fungo d’autunno, e non è neppure piovuto! Come altre forme di similare fracasso non è stato annunziato da nessun manifesto, o per lo meno non ne ho visto alcuno; si monta un palco, compaiono micidiali amplificatori e… anche stanotte non si dorme!
Perché ti importuno? Perché mi è capitato di rileggere quanto scritto sul tuo giornale oltre un anno fa: Molfetta, via Poggioreale: invivibile per l’inquinamento acustico. La lettera di un cittadino a Quindici. Era la fine di agosto dell’anno scorso.
Riporto pari pari l’inizio: “Una segnalazione della disperazione. Un cittadino ha inviato a Quindici una lettera in cui lamenta l’invivibilità dell’aerea urbana di via Poggioreale. Dalle musiche delle varie manifestazioni che si svolgono all’Anfiteatro di Ponente….”. Ricordi? Spiegavi, tu, o chi per te, i riferimenti normativi vigenti e i diritti dei cittadini… ma più interessante era il dibattito ed i commenti dei lettori. Te ne riporto qualcuno: “Alle 5 puntualmente suona la sveglia in quanto essendo pendolare sono costretto a viaggiare col treno e, in pratica, devo riposare quasi ogni notte per circa 2 ore e questo per tutta l’estate. Ma questa è la città che vivo, la cosiddetta “città della pace”»; e ancora : “Il problema dell'inquinamento acustico del quartiere Poggioreale riguarda anche il vicino quartiere Arbusto nel quale è sistemato l'Anfiteatro. Questo, costruito per ospitare manifestazioni teatrali, ha una cavea che amplifica naturalmente la voce, ma i vari organizzatori delle manifestazioni canore che impropriamente si tengono nel teatro, usano una strumentazione di amplificazione che rende insopportabile l'ascolto e diffondono una rumorosità che non rispetta dalle 16,00 (prove) alle 24,00 coloro che il giorno dopo dovranno recarsi al lavoro, gli anziani in precarie condizioni di salute oppure coloro che non possono neanche dialogare in casa a causa dei rumori”; un altro: “Due sono i principali effetti nocivi per la salute derivanti dall’inquinamento da rumore: il rischio di danno uditivo … e il disturbo psicofisico; ed è ciò che sta rendendo il rumore un’autentica piaga sociale provocando un grave degrado della qualità della vita nella città e di conseguenza l’insorgere di specifiche forme di nocività per la salute collettiva. Gli effetti negativi sull’organismo da questo tipo di inquinamento sono raggruppabili in tre principali categorie: gli effetti sul sonno; gli effetti sulle difficoltà di ascolto; gli effetti sulla capacità di prestazioni….”.
Sono d’accordo su tutto, lo sottoscrivo; e così non ti ripeto considerazioni già fatte. Allora, se le cose stanno così, se la battaglia contro la illegalità tollerata è cominciata, se il rispetto delle persone, a partire dai più anziani, dai più deboli e meno difesi, da quelli che il giorno dopo vanno a lavorare, è oggetto di questa amministrazione; non sarebbe il caso di valutare la effettiva necessità ed opportunità di queste manifestazioni con un controllo effettuato volta per volta sulla quantità di emissione di decibel a rispetto di norme che tutelano il bene primario della salute? Non ritieni che la salute debba prevalere su ogni altro interesse pur meritevole di tutela? In fondo, per i concerti, non potrebbe utilizzarsi il buon campo sportivo dato che da che mondo e mondo gli stadi vengono usati anche per questo? L’attuale amministrazione avrebbe il plauso di tanti cittadini per la risoluzione di un problema, come hai visto, irrisolto da anni…
Beh! E’ quasi mezzanotte. Giù pare abbiano finito. Forse si potrà dormire. In fondo… domani è un altro giorno!
Cordialità
Vito Tommaso Panunzio
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