MOLFETTA – Un lettore segnala a "Quindici" l'obbligo di cessione gratuita dell'area, e ciò che vi è edificato sopra, di via Matilde Serao.
Una cessione che i proprietari degli immobili devono rispettare per aver sottoscritto, 33 anni fa con il rogito d'acquisto , una convenzione edilizia che i costruttori avevano concordato con il Comune di Molfetta.
Una convenzione che non si riesce ad annullare poiché l'iter per farlo, riferisce il lettore, sta nelle mani di chi ha interesse che si continui a far passar tempo per arrivare all'esproprio. L'area, si legge nella lettera, sarà utilizzata per l'edificazione della maglia"C" del Comparto 18 ad est del complesso edilizio "Le Verande".
Finora nemmeno una trattativa, in 33 anni di tentativi, è stata concessa dal Comune per arrivare ad una soluzione meno penalizzante per i proprietari.
Segue il testo della lettera:
"Gentile redazione di Quindici,
ho motivo di segnalarvi, facendo seguito al passato accoglimento alla pubblicazione
dell'iniziativa intrapresa dal singolo proprietario e al fine di una sensibilizzazione generale, la cessione gratuita all'unanimità di tutta l'area pertinenziale di via Matilde Serao.
I proprietari sono costretti a mantenere lo stato delle cose da 33 anni, per aver sottoscritto con il rogito d'acquisto delle unità immobiliari la convenzione edilizia che i costruttori avevano concordato e sottoscritto con il Comune di Molfetta e che non si riesce ancora a rendere nulla poiché le cose stanno nelle mani di chi ha interesse che si continui il mantenimento promovendo l'inesorabile avvicinarsi del sicuro esproprio, di pubblica utilità, per consentire l'edificazione della maglia"C" del Comparto n.18 ad est del Complesso edilizio"Le Verande", senza una possibile trattativa con il Comune finalizzata ad una soluzione favorevole a tutti i penalizzati.
La convenzione vieta la chiusura della rete stradale in regime di strade private per evidenti servitù di passaggio a carattere permanente al punto che via Grazia Maria Deledda, parallela alla rete ferroviaria, che catastalmente sembra inesistente, viene considerata strada privata ad uso pubblico e verrà sicuramente espropriata poiché non si riesce ancora a fare il test, mai eseguito in 33 anni, della stesura del verbale assembleare di cessione gratuita all'unanimità per impedimenti creati ad hoc nonostante siano pronte le firme di un sesto dei proprietari che lo chiedono espressamente.
Tali firme non possono ancora essere inoltrate dato che si stanno volontariamente allungando i tempi per fare relazionare la commissione Interna nominata nell'assemblea del 28 Aprile 2010, che ha preso l'incarico d'indagare in merito a tutta la problematica di questi anni e della inclusione di congrua parte dell'area pertinenziale mantenuta nel comparto edilizio n.18.
Per la finalità preposta è stata presa l'iniziativa, oltre al frequente volantinaggio, di affiggere su via Madonna delle Rose, e solamente lì, manifesti volti alla ricerca di una soluzione favorevole per tutti.
Purtroppo 146 proprietari, dei 159 in totale, pur consapevoli della loro futura incombenza non si decidono ancora ad un'azione comune concordata per tale soluzione definitiva e tralasciano il contatto con la presente e-mail, conosciutissima da tempo, per essere informati in maniera completa e capillare.
Ringrazio infinitamente per la collaborazione"
Un Saluto, "Supercondomino proprietario" che assolutamente non intende demordere definitivamente