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Un ex motopesca di Molfetta attore in un film
15 dicembre 2015

Quando si parla di barche in genere si tratta di spiacevoli notizie, ma una volta tanto ne riportiamo una piacevole: si tratta di una barca costruita a Molfetta nel lontano 1947, protagonista principale in un film nel 1958. Abbiamo appreso la notizia, sfogliando La Gazzetta del Mezzogiorno del 23 marzo 1958 e ne riportiamo il servizio. Per esigenze cinematografiche radicalmente trasformato un motopeschereccio di Molfetta – S. Margherita Ligure, 22 marzo. Il Motopeschereccio Enrico lo scarpone sceso in mare a Molfetta nel 1947, è stato varato stamane a mezzogiorno per la seconda volta dagli scali di un cantiere di S. Margherita, dopo aver subito, in soli cinque giorni, radicali trasformazioni: è stato allungato di sette metri, ridipinto, mutato nel disegno della prua e della poppa, munito di un secondo cassero e di una enorme ciminiera alta cinque metri e mezzo. Inoltre, da natante in legno a propulsione “Diesel” è diventato un piroscafo a vapore in ferro, ha aumentato di conseguenza la sua stazza da 31 a 100 tonnellate e 25 chili ed ha cambiato il nome in quello di Agostino Bertani II. La rapidissima trasformazione è avvenuta non per ragioni commerciali ma per esigenze cinematografiche. La piccola unità dovrà infatti figurare nel film italo-tedesco Serenata ad un cannone che attualmente si sta girando a Camogli e in altre località della Riviera Ligure sotto la regia di Wolfgang Staudte. Il film narra la vicendadi una carretta adibita al trasporto della frutta tra Genova e Camogli e che, durante l’ultimo conflitto, viene trasformata in nave da guerra. Durante le riprese a bordo della strana nave si troveranno due comandanti: il primo quello vero, Stefano Vassalli da Porto S. Stefano, dirigerà le manovre di nascosto nel cassero autentico, mentre il secondo, quello “cinematografico” che apparirà sul ponte, sarà Vittorio De Sica, nelle vesti di capitan De Rossi. Al varo hanno assistito tutti i componenti la troupe, l’architetto autore della trasformazione del motopeschereccio, le due proprietarie savonesi del natante, Emilia Di Marzi ed Enrica Sommavia, e una numerosa folla di pescatori. Trama del film: durante la II Guerra Mondiale, su un piccolo mercantile italiano venne montato un cannone e, imbarcato anche un artigliere tedesco per difendersi dagli inglesi. Il capitano, un po’ alla volta, si esalta illudendosi di poter partecipare a un’eroica azione navale, ma tutto finisce in una bolla di sapone senza conseguenze fatali. Il titolo in italiano era Pezzo, capopezzo e capitano. Altri interpreti furono: Folco Lulli, Hèlène Remy, Nino Manfredi e Pietro Lulli. Diamo alcune notizie tecniche sulla costruzione del motopesca. Fu costruito dal cantiere navale di de Ceglia Saverio a Molfetta e varato nel 1947. Le sue dimensioni erano: lunghezza 19,80 m, larghezza 4,84 m, altezza 2,04 m, con una stazza lorda di 31 t; montava un motore diesel delle Officine Pignone di Firenze di 125 hp. Gli fu imposto il nome di Irma D. Proprietario fu l’avv. Pantaleo D’Amato (1878-1950) e fu iscritto nelle matricole di Molfetta al n.1028. Nel mese di Gennaio del 1948, per atto del notaio Fontana di Molfetta, il motopesca fu venduto a Luigi Ghirardi per 13 carati e a Gaspare Bosco per 11 carati; la vendita fu concordata per 2 milioni di lire; fu immatricolato a Genova al n. 2658. Fu cambiato diverse volte il nominativo in Alcione poi Alcione Gherardo e all’epoca del film Enrico lo scarpone. Allora era immatricolato nelle matricole di Savona col n.187; proprietarie del natante erano Marri Emilia e Sommariva Emilia. Nel 1961 passò alle matricole di Livorno al n. 507, col nuovo nominativo di Giulia Madre, proprietario era Moreschi Giuseppe di Porto Ercole. Per quanti desiderano visionare alcune immagini del film in oggetto, compreso anche una fase della trasformazione del motopesca si rimanda al sito www.fotoafe. it. ( http://www.fotoafe.it/ctrlMainLst.cfm?wh ere=Film&mode=Sch&idFilm=4783 ).

Autore: Corrado Pappagallo
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