Un anno di cultura offerto dal Polo Culturale Diocesano di Molfetta
La Fondazione Museo Diocesano tra progetti, mostre, visite, laboratori, concerti e nuove pubblicazioni
L'ingresso del Museo Diocesano
MOLFETTA - Siamo a dicembre, tempo di bilanci e di valutazioni. Il Polo Culturale Diocesano ha accolto un anno ricco di attività, che hanno spaziato in diversi ambiti delle arti e del sapere, tutti firmati dalla Fondazione.
Quattro le mostre che hanno accompagnato i nostri visitatori, spaziando dall’arte contemporanea con l’omaggio a Salvatore Salvemini, per il centenario della nascita, alla fotografia di In Spem Peregrinantes, che ha celebrato la comunità diocesana riunita attorno ai patroni, attraverso gli scatti di quattro fotografi straordinari quali Roberto Lusito, Dino Mottola, Maria Pansini, Biagio Strapagede. Esposizione itinerante non solo nel territorio diocesano, come accaduto nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di Giovinazzo, ma anche presso il terminal partenze dell’Aeroporto di Bari “Karol Wojtyla”. Nella seconda parte dell’anno è stata la volta della mostra in collaborazione con la CEI per l’anno giubilare, con il tema del dono, dedicata alla cartapesta molfettese, corredata dalla pubblicazione del quinto volume della collana “le fabbriche dei santi”, co-edita da Claudio Grenzi Editore. L’anno si chiude con la mostra Letterine a Gesù Bambino allestita all’interno della Sala Monumentale della Biblioteca del Seminario Vescovile. Non da ultimo la riproposizione della mostra immersiva Passio Nostri Jesu Christi, dedicata alla Settimana Santa. Il grande interesse per l’arte contemporanea del Polo Culturale ha permesso di poter accogliere le donazioni di nuove opere di Salvatore Salvemini e Ignazio Gadaleta.
Punto di rilievo nell’attività di ricerca e studio della Fondazione la scoperta del bozzetto della tela di Fedele Fischetti la cui pala d’altare definitiva è allocata nella Cattedrale di Molfetta. Grazie al riconoscimento della piccola pittura da parte di don Angelo Mazzone, presidente della Fondazione, si è potuto risolvere un caso di particolare interesse per la Diocesi: l’esistenza della macchia era nota dai documenti della Cattedrale, ma non si sapeva se fosse ormai perduta. Il ritrovamento in collezione privata a Napoli è stata un’occasione importante di studio della storia della Cattedrale e dei rapporti artistici della Puglia con la capitale del Regno, studi pubblicati con la firma del dott. Francesco De Nicolo.
L’attività editoriale riguarda anche i Quaderni dell’Archivio Diocesano con il 31° volume “La Cattedrale di Giovinazzo” presentato a febbraio all’interno della Concattedrale di Santa Maria Assunta. Le presentazioni e le conferenze dedicate all’arte sono proseguite con due restauri importanti: il restauro della tela di Santa Gertrude dipinto nel Settecento da Nicola Porta, ricollocata nella chiesa di San Pietro a Molfetta e il restauro della tavola della Madonna di Sovereto, importante opera non solo per la storia dell’arte ma per sopratutto la devozione vivissima della città di Terlizzi. Tra le conferenze si segnalano anche quella dedicata al presepe napoletano, “Quanno nascette Ninno”, tenuta nella Cattedrale di Molfetta, e la conferenza di riapertura della chiesa di Santa Maria Maddalena a Ruvo di Puglia. Terlizzi ha visto una nuova opera di arte contemporanea collocata sul battistero della chiesa di Santa Maria con raffigurato il Battesimo di Gesù, realizzato da Giuseppe de Palma, giovane artista locale. Mentre nelle sale del Museo Diocesano sono stati accolti i Santi Medici della chiesa di San Gennaro a Molfetta, risalenti all’Ottocento, opere di Arcangelo Testa.
La Fondazione ha portato inoltre avanti l’opera di valorizzazione del massimo esponente artistico della zona, Corrado Giaquinto, promuovendo anche sulla stampa nazionale il Giaquinto Tour Experience, che unisce collezioni private e opere custodite all’interno della struttura museale: dalle opere in esposizione permanente ai disegni della Donazione Piepoli-Spadavecchia, dai dipinti della Cattolica Popolare alla proiezione in sala immersiva della collezione De Luca e le opere conservate nelle chiese di Santo Stefano, San Domenico e Cattedrale. Il tour è stato promosso anche in una giornata di formazione con le guide Federagit Terra di Bari.
L’estate ha visto poi la riapertura al pubblico delle Torri del Duomo di Molfetta, nell’ambito di Tesori d’Arte Sacra, attività che si svolgono al di fuori della struttura museale e che valorizzano il patrimonio ecclesiastico cittadino. Al pari di quelle messe in campo a Giovinazzo dove prosegue con successo la convenzione tra Fondazione e Amministrazione Civica per un percorso lungo tutto l’anno, registrando oltre 15.000 visitatori e turisti immersi nei vicoli del centro storico.
Non sono mancate le attività didattiche in collaborazione con la FeArT società cooperativa – vero braccio operativo della Diocesi – del Teatro dei Cipis, della Cappella Musicale Corradiana e dei Fatti d’Arte per la realizzazione dei percorsi dedicati a San Corrado e a San Nicola, accanto al variegato catalogo didattico per tutti i cicli scolastici. Corsi per adulti dedicati al ricamo medievale, corsi di teatro e corsi musicali di canto gregoriano e canto fratto per la valorizzazione del patrimonio materiale e umano del territorio si sono svolti nei nuovi laboratori di fruizione attivi nella struttura di via Entica della Chiesa. Non meno importanti i diversi concerti realizzati all’interno del prestigioso auditorium “A. Salvucci” con la rassegna Germogli dedicata a don Gino Samarelli e l’avvio di una raccolta fondi per restaurare il dipinto dell’altare maggiore della chiesa di San Pietro. Nel mese di marzo è stato reso omaggio al venerabile don Tonino Bello, con l’Oratorio sacro dal titolo “Testimone dell’Amore. Il volto di don Tonino Bello”, con le musiche di Nicola Petruzzella, i testi di don Michele Amorosini, e le proiezioni di DOT Studio.
L’impegno del Polo Culturale Diocesano è stato riconosciuto anche in ambito nazionale dalla CEI che ha promosso la realizzazione di un video divulgativo a cura del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto. La scelta di Corrado Giaquinto e della sua tela della Madonna del Rosario, conservata nella chiesa di San Domenico a Molfetta, nasce da un’attenta valutazione di opere custodite su tutto il territorio italiano e di particolari testimonianze di impegno nella gestione e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico. In ambito regionale il Museo Diocesano quest’anno è entrato a far parte del direttivo della rete dei Musei della Terra di Bari, vedendo riconosciuti i progressi degli ultimi anni in ambito di valorizzazione, conservazione, ricerca scientifica e comunicazione.
L’attività del Polo Culturale Diocesano si estende inoltre alla Biblioteca Diocesana “Seminario vescovile” con la digitalizzazione del catalogo dei volumi conservati nella struttura e disponibili alla consultazione sia sul sito del Catalogo Nazionale SBN che su BeWeb, il sito ufficiale delle biblioteche ecclesiastiche italiane. Sono state inserite solo quest’anno oltre 3.000 unità, raggiungendo il record di 34.000 pubblicazioni online su un patrimonio di oltre 70.000 unità bibliografiche. Mentre per quanto riguarda l’Archivio Storico Diocesano si registra il progetto per la ricerca sostenuto dal Ministero della Cultura che ha consentito di incrementate le informazioni online sul materiale conservato per favorire la ricerca da parte di studiosi. Sono state inserite le informazioni digitalizzate di 5.000 unità archivistiche dei fondi Curia e Capitolo, impreziosite dalla riproduzione digitale del Messale di San Corrado, codice membranaceo minato del XV secolo, il cui apparato decorativo è attribuito a Giovanni di Francia ed è stato presentato in anteprima alle nuove generazioni.
A partire dall’apertura dei nuovi spazi espositivi, il Polo Culturale ha ospitato oltre 21.500 visitatori provenienti non solo dalla Diocesi, ma anche da tutto il territorio nazionale, europeo ed extra europeo, offrendosi come strumento indispensabile e riferimento qualificato per la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio ecclesiastico diocesano.
Un anno ricco e variegato quello appena trascorso che i possessori della Card “Tesori d’Arte Sacra” hanno potuto gustare appieno, grazie alla loro amicizia con il polo culturale che ha permesso loro tante piccole esclusive. Ringraziamo gli oltre cinquemila visitatori che in questi mesi sono passati a trovarci.
La programmazione per il nuovo anno sarà altrettanto stimolante e coinvolgente!