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Ultime ore in attesa del grande evento di Molfetta: la Marcia nazionale della Pace. Il messaggio del sindaco Paola Natalicchio, i bus navetta, il percorso, la diretta tv
31 dicembre 2015

MOLFETTA – Mancano poche ore alla Marcia nazionale della Pace che si terrà a Molfetta a partire dalla ore 17 alla Basilica della Madonna dei Martiri. Un evento importante e significativo che proietta positivamente l’immagine della città di Molfetta a livello nazionale per la presenza di centinaia di persone (finora sono 2.800 le adesioni) e per la diretta televisiva che TV2000 can. 28 del digitale terrestre:

Il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio ha inviato questo messaggio ai partecipanti e ai cittadini: «La Marcia nazionale per la pace 2015 che Molfetta ospita tra poche ore non sarà un percorso di ginnastica urbana ma un momento di riconnessione profonda con le nostre radici di città aperta, accogliente, spalancata all'incontro con le differenze, pronta alla contaminazione culturale, allo scambio, alla prova del superamento della paura, del pregiudizio, dell'indifferenza, del populismo demagogico foriero di odio e xenofobia.
In un momento di emergenza internazionale delicatissimo, di terrore inaudito e di domande dirompenti marceremo senza semplicismo e senza ricette in tasca, ma convinti che la gentilezza eversiva dei nostri passi insieme, nella città che negli anni Ottanta e Novanta don Tonino rese frontiera di mescolanza e abbraccio tra i popoli sarà ancora, molti anni dopo, capace di ritrovare se stessa, la sua anima, i suoi alti ideali, i suoi colori arcobaleno, la sua capacità di parlare tante lingue, di suonare tante corde, di ripudiare l'idiozia, l'intolleranza, la barbarie insultante della chiusura ermetica nel domopak della nostra presunta superiorità e primazia culturale.
Rispondiamo all'odio con le foglie dei nostri ulivi e l'orizzonte che non si scorge del nostro mare. Siamo città di pace non solo sui cartelli all'ingresso e non solo a parole. Non solo nella storia ma anche nel futuro. In piedi, in marcia. Poche ore e si parte
». 
Naturalmente molte strade saranno bloccate e sarà impossibile accedere con l’automobile, ma sono a disposizione diversi bus navetta. La MTM attiverà gratuitamente un servizio transfer dalla zona dei parcheggi, in via Giovinazzo nei pressi del campo sportivo “Paolo Poli”, con due bus dalle ore 15 alle ore 17 con intervalli di circa un quarto d’ora, per trasferire i partecipanti alla manifestazione sino alla Basilica della Madonna dei Martiri, dove alle 17.45 ci si metterà in marcia verso la cattedrale di Molfetta.

Questo il percorso (vedi cartina): Basilica Madonna dei Martiri, Viale dei Crociati, Via Caduti sul Lavoro, Via Caduti sul Mare, Via Ribera, Via C.Pisacane, Via I. Nievo, Via G. Mameli, Via A. Mario, Piazza Immacolata, Via Immacolata, Piazza Paradiso (piantumazione albero), Via Crocifisso, Via San Rocco, Via San Carlo, Cantieri Tattoli, Banchina San Domenico, Banchina Seminario, Via Dante, Cattedrale (testimonianze), Piazza Garibaldi, Via Carnicella, Via Tattoli, Corso Umberto, Piazza A. Moro, Stazione (testimonianze), Via Baccarini, Via Cap. Magrone, Via G. Salvemini, Piazza De Gasperi, Parrocchia S. Pio X (testimonianze), Via Ten. Silvestri, Viale Gramsci, Via Gen. Amato, Via XXV Aprile (Ricordiamo che su tale percorso è istituito il divieto di fermata dalle ore 12.00 e il divieto di circolazione temporanea dalle ore 17.00 sino al passaggio della Marcia per la Pace).

Dopo la Messa ci sarà un momento di festa e di degustazione a cura delle parrocchie.

Trasmissione televisiva. Per consentire la partecipazione anche di quanti non potranno essere fisicamente presenti a tutta la marcia o ad alcuni suoi momenti, il Comitato organizzatore e l'Ufficio diocesano Comunicazioni sociali offre la possibilità di seguire l'evento: Diretta della marcia su Vivasveva 24 can. 190 del digitale terrestre a partire dalle ore 16 e fino alle 21 circa, con un primo collegamento di un'ora e mezza, poi con collegamenti in diretta lungo la marcia e nelle tappe programmate. Le trasmissioni saranno condotte da Stefano Massaro e Luigi Sparapano.

La stessa trasmissione sarà resa disponibile in streaming su www.diocesimolfetta.it e sul circuito Viva.

La S. Messa sarà trasmessa soltanto in diretta nazionale da TV2000 canale 28 del digitale terrestre, a partire dalle 22,30.

"Vinci l’indifferenza e conquista la pace" è il titolo del Messaggio di papa Francesco per la 49ª Giornata mondiale della pace, che si celebrerà il prossimo 1° gennaio. Come di consueto, da 48 anni, nella sera del 31 dicembre la Chiesa italiana propone una modalità alternativa per vivere l’ultimo giorno dell’anno, con la marcia nazionale per la Pace.

Organizzata dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Caritas Italiana, Pax Christi, Azione Cattolica Italiana, la marcia si tiene nell’anno in cui ha fatto un passo avanti il processo di beatificazione di don Tonino Bello che ne fu vescovo, a 23 anni dalla memorabile marcia da lui guidata a Molfetta, appena tornato da Sarajevo e a pochi mesi dalla sua morte.

"L’indifferenza nei confronti delle piaghe del nostro tempo – si legge nella nota della Sala Stampa che presenta il tema – è una delle cause principali della mancanza di pace nel mondo. L’indifferenza oggi è spesso legata a diverse forme d’individualismo che producono isolamento, ignoranza, egoismo e, dunque, disimpegno. L’aumento delle informazioni non significa di per sé aumento di attenzione ai problemi, se non è accompagnato da un’apertura delle coscienze in senso solidale; e a tal fine è indispensabile il contributo che possono dare, oltre alle famiglie, gli insegnanti, tutti i formatori, gli operatori culturali e dei media, gli intellettuali e gli artisti. L’indifferenza si può vincere solo affrontando insieme questa sfida".
"La pace – prosegue la nota – va conquistata: non è un bene che si ottiene senza sforzi, senza conversione, senza creatività e confronto. Si tratta di sensibilizzare e formare al senso di responsabilità riguardo a gravissime questioni che affliggono la famiglia umana, quali il fondamentalismo e i suoi massacri, le persecuzioni a causa della fede e dell’etnia, le violazioni della libertà e dei diritti dei popoli, lo sfruttamento e la schiavizzazione delle persone, la corruzione e il crimine organizzato, le guerre e il dramma dei rifugiati e dei migranti forzati".

 

ECCO IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA DI OGGI

Ore 15-17
Accoglienza dei partecipanti – Basilica Madonna dei Martiri

Ore 17 
Interventi introduttivi: Paola Natalicchio, Sindaco di Molfetta; Mons. Ignazio de Gioia, Amministratore diocesano; Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia.                                  

Momento di preghiera interreligioso

Ore 17,45 
Marcia verso la Cattedrale. Animazione a cura degli Operatori Caritas e dei Gruppi Scout

Posa a dimora di un ulivo, in Piazza Paradiso, con terreno di un bene confiscato alla mafia

Ore 18,30
Cattedrale. “Vinci l’indifferenza e conquista la pace” don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. Testimonianze di impegno a cura dell’Azione Cattolica e dell’Agesci

Ore 19,15                   

Marcia verso la Stazione. Passaggio dal sito dell’omicidio di Giovanni Carnicella, sindaco di Molfetta. Animazione a cura di Libera                                  

Ore 19,45  
Stazione FS. “Imparentati con il mondo”. Testimonianze di: Ibrahim Elsheikh, Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie; Don Gianni de Robertis e una Coppia di Coniugi della Parrocchia S. Marcello di Bari; Luisa Gissi, Forum Molfetta accogliente; Mons. Filippo Santoro, Presidente della Commissione Episcopale per i Problemi sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace.

Ore 20,15  
Marcia verso la Parrocchia S. Pio X. Animazione a cura dell’OFS-Gi.Fra

Ore 20,45
Parrocchia S. Pio X. “la solidarietà non è indifferente”. Testimonianze di: Mons. Vincenzo Carmine Orofino, Membro di Presidenza di Caritas Italiana; don Mimmo Francavilla, Delegato regionale Caritas Puglia; Fulvia Gravame, Peacelink; Mons. Luigi Bettazzi, già presidente di Pax Christi.

Ore 21,45 
Marcia verso la Parrocchia Madonna della Pace. Animazione a cura dell’Azione Cattolica

Ore 22,30  
Parrocchia Madonna della Pace. S. Messa presieduta da Mons. Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi

Trasmessa in diretta da TV 2000

Ore 23,50
Momento conviviale.

Ulteriori informazioni su:

www.diocesimolfetta.it (da dove iscriversi)

pagina facebook: Marcia nazionale per la Pace 2015

Segreteria informativa ed iscrizioni: tel: 080.3374257 cell: 348.8804703
fax: 080.3348054 e-mail: infomarciamolfetta@gmail.com

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I marciatori tutti, leggano anche questo messaggio. - Jonathan Livingston - Volo Libero|giovedì 31 dic 2015 11:11:55 La pace non è l'assenza di guerra o la tranquillità spirituale, è qualcosa che va oltre qualunque dicotomia e penetra in tutte le sfere della vita. La pace non è esclusivamente individuale né meramente collettiva, la pace è tanto assunto politico quanto valore religioso, sia naturale che culturale. Nella situazione attuale dell'umanità, nella quale la cultura tecnocratica sta infiltrandosi nei luoghi più reconditi della terra, risulta poco realistico parlare di pace senza mettere in atto il disarmo culturale di questa civiltà dominante. Questo disarmo però non essere attuato da nessun decreto né tantomeno da nessuna iniziativa puramente tecnica; è un compito integralmente umano. Non si tratta di una vittoria sulla modernità, poiché “nella vittoria è insita la sconfitta”. Non è realistico affannarsi per la pace se non procediamo a un disarmo della cultura bellica nella quale viviamo. E continueremo a perseguirla se non ne prendiamo atto. Poiché ci sia pace in terra, dobbiamo cercare di disarmare la cultura dominante, dobbiamo superare le filosofie (e le teologie) che imperano ai nostri giorni. Sono proprio questi sistemi ideologici che giustificano e sostengono le prassi politiche, commerciali, economiche e anche il pensiero prevalente oggigiorno in quello che viene risibilmente chiamato “primo mondo”. Ciò che succede generalmente è che il prezzo da pagare per una pace duratura e stabile esige il sacrificio (nel senso storico-religioso) dei nostri egoismi, sacrificio che però evitiamo finchè possiamo trovare un “capro espiatorio” sul quale scaricare le nostre responsabilità – che però attribuiamo sempre agli altri: i ricchi, gli sfruttatori, i delinquenti, i violenti, gli indolenti, i mussulmani, i cristiani, gli antidemocratici etc., etc.. L'alternativa attuale alla sopravvivenza dell'umanità, però, non si ottiene con iniezioni di morale di comodo o cataplasmi tiepidi: esige il radicale cambiamento da una cultura della guerra a una cultura della pace.-
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