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ULTIM'ORA. Molfetta, operazione "Mani sulla città": 9 arresti a Molfetta per le vicende dell'edilizia (8 ai domiciliari) Tra gli arrestati anche il dirigente dell'ufficio tecnico comunale, ing. Rocco Altomare
23 giugno 2011

MOLFETTA – Blitz in corso a Molfetta per le vicende legate all’edilizia e al piano dell’agro, che nei giorni scorsi ha visto fra gli indagati anche il dirigente dell’Ufficio territorio del Comune, ing. Rocco Altomare (foto). Agenti del Corpo forestale dello Stato hanno notificato 9 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 ai domiciliari e una in carcere, su ordine del Gip della Procura di Trani dr. Roberto Oliveri del Castillo.
Uno degli arrestati è proprio lo stesso ing. Altomare, che sembra si sia sentito male al momento della notifica del provvedimento della magistratura ed è stato portato all’ospedale, per poi essere condotto, nella serata, in carcere a Trani.

L'operazione, denominata "Mani sulla città", è finalizzata alla repressione dei reati di associazione a delinquere per corruzione, concussione, lottizzazione abusive e danni all’ambiente con gravissimi rischi idrogeologici. Nell’inchiesta ci sono anche quasi 50 persone indagate nella maxi inchiesta realizzata dalla Procura di Trani e coordinata dal magistrato Dr.  Antonio Savasta.
L’indagine è partita nel 2008 e si è concentrata su questioni legate all’urbanistica della città e, come già Quindici aveva annunciato lo scorso venerdì 17, sul Piano dell’Agro approvato a febbraio dal Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza, nonostante l’opposizione locale avesse manifestato incongruenze legate alla figura del dirigente Altomare, redattore capo del piano, per incompatibilità e conflitto d’interesse.
Il Piano dell’Agro, secondo le indagini, sarebbe difforme da alcune determinazioni indicate dall’Università di Bari e dal docente universitario prof. Giovanni Sanesi, responsabile scientifico della convenzione tra Comune e Ateneo per la redazione del piano: contesti rurali e prescrizioni edificatorie del piano risulterebbero differenti da quelle fissate dall’Università di Bari, disattendendo l’originaria progettazione.
Il piano sarebbe stato trasformato come una variante al Piano Regolatore Generale, stravolgendo la natura dello strumento urbanistico in base a alcune imposizioni dettate, secondo le indagini, dal dirigente dell’Ufficio Tecnico, ing. Altomare.
Alcune zone incriminate (contesti rurali edificabili a Levante, tra Lama Cupa, villaggio Belgiovine, litoranea e 16bis) sarebbero di proprietà di alcuni suoi familiari (quasi 30mila mq). Incriminata anche il contesto rurale CR4a ricavato a Cala San Giacomo, assente nella progettazione universitaria: a quanto pare, alcuni dei terreni apparterrebbero ad assessori ed ex revisori dei conti in rapporti con l’attuale amministrazione Azzollini.
Nell’inchiesta rientrerebbe anche l’Hotel Tritone trasformato dall’originaria destinazione di albergo, in edilizia privata.
Nelle prossime ore maggiori notizie su questo provvedimento che sta sconvolgendo i piani alti della città governata da una giunta di centrodestra presieduta dal sen. Antonio Azzollini. Non si escludono ripercussioni politiche.
Una conferenza stampa è stata convocata questa mattina alle 10.30 alla Procura di Trani per tutti i dettagli dell'operazione.
 
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Premettendo che, per questa vicenda c'è tanto lavoro di investigazione prima di dare un (eventuale) colpo alla "cupola", noto che, malgrado sia stato ARRESTATO (giusto o sbagliato che sia l'arresto) per reati (da accertare con sicurezza) molto gravi, l'imputato non ha ancora RASSEGNATO LE DIMISSIONI dall'incarico pubblico, per lo svolgimento del quale è stato indagato ed arrestato. Italico costume che si perpetua. Io, per chiarezza, forse mi sarei prima dimesso, salvo poi far valere le mie ragioni nelle sedi opportune. Forse non c'entra con questo, ma una cosa che invece mi ha fatto ...sobbalzare, ascoltando, di sfuggita (quindi posso aver frainteso il contenuto ed il contesto) un personaggio politico, anch'egli indagato, condannato e poi, non si sa per quale mefistofelica magia, "resuscitato" ancora a fare danni, che parlando del sig. Bisignani, teorizzava: ...vedete - diceva - il problema non è Bisignani, il problema risiede in coloro che SI RIVOLGONO A BISIGNANI!!! Questo, come a dire che, chi pratica ad esempio la medicina (un dottore) in modo asinesco, messo lì non si sa per quale ...mefistofelica magia, "uccide" un paziente (che magari con un pò di eccesso di fiducia gli si è rivolto per un problema), allora il PROBLEMA NON E' IL DOTTORE (asino e incompetente) MA IL POVERO CRISTO (defunto) CHE VI SI E' FATTO CURARE!!!! Paragone un pò rozzo?, può darsi, ma dà l'idea del sussistente teorema craxiano: le tangenti? le prendiamo tutti -ergo, tutti delinquenti; perchè solo io?!

...credo che la Procura di Trani stia facendo un buon lavoro, per cui lasciamo che i magistrati lavorino in un clima sereno sperando in buone nuove. Ci terrei, però, a rimarcare dei particolari che, ben letti, spiegano il rapporto distorto che hanno gli italiani con la legalità; apprendo dall'articolo che..." Uno degli arrestati è proprio lo stesso ing. Altomare, che sembra si sia SENTITO MALE al momento della notifica del provvedimento della magistratura ed è stato portato all'ospedale"...ossia, questo dipendente pubblico non solo non conosce il senso dell' ETICA PUBBLICA ma dimostra ( e questa è la cosa più grave)di avere un rapporto losco con l'idea di legalità a tal punto da rendere manifesta, con linguaggio non-verbale (il "sentirsi male"), l'originalità culturale, tutta italiana, del RELATIVISMO CONDIVISO sulla LEGALITA' che, parte dalle classi dirigenti e poi arriva giù giù fino alla intera stratificazione sociale. Dovete sapere che, questo "sentire" aberrante, trova le sue radici nella cultura CATTOLICA (la legge della Chiesa) la quale permette di convalidare il concetto del DOPPIO FORO, per cui gli italiani hanno quasi sempre potuto contrapporre all'ordinamento dello Stato un comportamento regolato da un'altra legge, quella della CHIESA. Quindi, quando hanno voluto schivare le regole delle istituzioni e contrapporsi o non piegarsi alla forza pubblica, hanno spesso cercato e trovato la comprensione o l'aiuto del confessore.In pratica,ritornando alla nostra vicenda cittadina, quello che sconcerta è che l'INGEGNERE non era a conoscenza(nel mentre agiva) che stava FORZANDO le regole, anzi, pensava di fare... cosa BUONA e GIUSTA!!!...P.S. in seguito a quanto da me propinato, l'ALTOMARE è forse una "vittima" del sistema o un PERPETUATORE CONSAPEVOLE???...sarà forse questo il nodo da "sciogliere"...in un eventuale processo??





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