Udienza preliminare porto oggi: fa discutere e suscita perplessità a Molfetta la scelta del commissario Passerotti di revocare l'incarico all'avv. Laforgia
La costituzione di parte civile è stata affidata al neo avvocato del Comune Marciano che ha avuto poco tempo per studiare un processo così complesso
MOLFETTA – Sta facendo discutere la scelta del commissario straordinario Mauro Passerotti di confermare la costituzione di parte civile questa mattina al Tribunale di Trani al processo per lo scandalo del nuovo porto commerciale per una presunta truffa da quasi 150 milioni di euro, già avviata dall’ex sindaco Paola Natalicchio.
Infatti Passerotti ha deciso di revocare l’incarico all’avv. Michele Laforgia che aveva finora assistito con grande competenza e passione il Comune e conosceva perfettamente le migliaia di pagine dell'istruttoria e di affidarlo al nuovo responsabile del servizio giuridico-legale del Comune avv. Raffaele Marciano, che per un processo così complesso non avrà avuto il tempo di studiare tutte le carte processuali.
In città si teme, infatti, che con tale incarico, al di là delle capacità del legale del Comune, si sia indebolita l’efficacia della parte civile e questo suscita parecchie perplessità. C’è chi ha proposto addirittura una manifestazione di protesta civile.
Oggi si discuterà delle 45 richieste di rinvio a giudizio fra cui quelle per l'ex sindaco ed ex presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, dell’ing. Vincenzo Balducci, responsabile unico del procedimento e di Giorgio Calderoni, procuratore speciale della CMC in qualità di direttore tecnico d'appalto, questi ultimi due furono arrestati (domiciliari) all’epoca e poi successivamente scarcerati. Coinvolto anche Giuseppe Domenico De Bari (detto Giusi), dirigente del settore economico-finanziario del Comune di Molfetta.
I reati contestati, tra gli altri, a vario titolo: associazione per delinquere, abuso d'ufficio (tentato e consumato), falso, omissioni d'atti d'ufficio, frode in pubbliche forniture, danneggiamento, minaccia a pubblico ufficiale, violazioni della normativa ambientale, del testo unico sull'edilizia, del codice del paesaggio e della disciplina speciale per la bonifica da ordigni bellici.
© Riproduzione riservata