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Tutto fermo alla Cittadella degli Artisti
15 ottobre 2009

A più di un anno dall’inizio dei lavori per la costruzione della Cittadella degli Artisti, Quindici ha deciso di fare il punto della situazione. COME NASCE LA CITTADELLA DEGLI ARTISTI Nel 2006 il Comune di Molfetta invitava le associazioni locali a presentare delle idee per la partecipazione al progetto regionale Bollenti Spiriti che prevedeva la riqualifi cazione di uno spazio urbano a favore dello sviluppo della creatività giovanile. Il piano vincitore, risultato della collaborazione tra il Teatrermitage, la Scuola di Musica “A.Dvorak”, l’ARCI Molfetta, Ipnticastudio Tecnologies e la Scuola di Danza “K.Hamblin”, ha ottenuto dalla Regione Puglia – Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva - un fi nanziamento di 560.000 euro per la ristrutturazione dell’ex capannone ASM, futura sede della Cittadella degli Artisti. Il Comune ha fi nanziato il progetto con un contributo di 140.000 euro. Mentre nel disegno iniziale era previsto che il suddetto spazio fosse dedicato interamente alla realizzazione del progetto, si è deciso, poi, probabilmente anche per motivazioni di natura economica, di dedicare parte della struttura ad un Centro per minori a rischio, potendo, in tal modo, usufruire dei fondi previsti dalla ex legge regionale 328 per i piani di zona. Il preventivo dei lavori, presentato nel 2006 ammontava a 950.000 euro. Da questo momento in poi si sono delineate le due questioni che hanno sempre caratterizzato la Cittadella: quella meramente tecnica della ristrutturazione e quella della sua gestione. LA GESTIONE Il primo bando di gara, indetto pochi mesi dopo l’inizio dei lavori (maggio 2008), prevedeva la partecipazione di imprese o associazioni di impresa con particolari caratteristiche tra cui un determinato volume d’aff ari e un certo numero di dipendenti. Al vincitore spetta l’onere di assumere a tempo indeterminato due lavoratori socialmente utili e la gestione autonoma, con tutti i relativi rischi, della Cittadella per i quattro anni successivi al primo per il quale è previsto uno start up di 100.000 euro. Da un punto di vista economico diversa sarà la situazione per quelli che gestiranno il Centro per i minori a rischio; 300.000 euro, IVA inclusa, per l’intero “mandato” di 5 anni. Considerando che sono necessari circa 50.000 euro all’anno solo per stipendiare i due LSU (Lavoratori Socialmente Utili) e che altri 100.000 euro potrebbero servire inizialmente per attrezzare la Cittadella, non rimarrebbero più fondi per il progetto stesso. Da ciò si può dedurre che solo delle grosse imprese che vantano introiti provenienti da altre attività potrebbero reggere il peso economico della gestione del centro in generale. Per queste ragioni alla gara si sono presentate due cordate formate da più enti: Fantarca, la Fondazione Valente, la Cooperativa Sociale GEA da una parte e il KISMET, la Cooperativa Sociale KOINOS e alcune associazioni locali dall’altra. La prima gara è stata annullata perché i primi non hanno presentato tutti i documenti necessari, mentre i secondi non avevano reso note le percentuali dell’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) al riguardo della quale il bando risultava ambiguo. Si è quindi fatto ricorso al TAR, ma l’ esito non è ancora noto. Non essendo stata prevista, però, alcuna sospensione della gara da parte del tribunale, è stato indetto dal Comune un nuovo bando per la gestione del centro a cui hanno nuovamente partecipato le due cordate. Ad oggi si attende che la Commissione valuti entrambe le proposte. I LAVORI I lavori sono attualmente sospesi. Ci siamo potuti rendere conto di ciò quando siamo andati a scattare le foto alla struttura. Dalle immagini stesse si è potuto risalire alla data di inizio dei lavori, 8 maggio 2008, e quella di consegna dell’opera, 13 agosto 2009. I motivi per cui la ristrutturazione è bloccata rimangono sconosciuti in quanto il Comune non è stato in grado di fornire ulteriori spiegazioni. I TECNICI DEL COMUNE SONO LATITANTI Abbiamo iniziato col contattare l’uffi cio stampa del Comune dal 16 settembre chiedendo di poter intervistare l’ing. Rocco Altomare, direttore dei lavori. Dopo una prima telefonata a Cosimo de Gioia, addetto stampa del Comune, e la promessa di una data per l’intervista, sono trascorsi alcuni giorni di attesa. Abbiamo successivamente provato a rintracciarlo ma non siamo mai giunti a un vero accordo. Giovedì 24 settembre ci siamo recate personalmente al Comune per fi ssare un appuntamento direttamente con la segretaria dell’ingegnere che ci ha invitate a tornare il lunedì successivo, ma il 28 Rocco Altomare era assente. Cercando qualcuno che potesse darci qualche risposta, ci siamo nuovamente rivolte all’uffi cio stampa dove Cosimo de Gioia ci ha comunicato che sarebbe stato impossibile avere un colloquio con l’ingegnere “perché troppo occupato” e ci ha indirizzato all’assessore ai lavori pubblici. Il 2 ottobre, con le imminenti scadenze di redazione da rispettare, siamo andate all’appuntamento prefi ssato con Mariano Caputo il quale si era, però, allontanato. Insomma, cari lettori, dopo più di 15 giorni le nostre domande sono ancora senza risposta. Ecco come il Comune tratta i cittadini, ai quali poi in campagna elettorale chiede consensi.

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