Tutti in bici? Molto improbabile. E gli anziani?
Siete favorevoli alle piste ciclabili? «Sì, per coloro che vorranno utilizzare la bici in sicurezza ma, a quanto ho visto sinora, stanno creando grandi problemi a causa della drastica riduzione di parcheggi in una zona che già aveva pochi spazi in confronto all’alto numero di residenti». Pensate che possano essere utili alla città? Ci sarà meno smog? «Creare delle zone in cui si possa andare in bici in tutta sicurezza potrebbe essere utile. Non sarei così sicura della riduzione dell’inquinamento, perché comunque ci saranno auto. Non tutti sanno o possono andare in bici. E non sempre i mezzi pubblici possono rispondere alle esigenze dei cittadini». Secondo lei diminuiranno le auto in città e aumenteranno le bici? «In effetti, a mio avviso, si notano già più bici ma questo è limitato al fine settimana, soprattutto nella mattinata, o al tempo libero. E, solitamente, si tratta di giovani. Per quanto riguarda gli adulti, chi può o chi è sensibile ai problemi dell’inquinamento già utilizza la bicicletta o i mezzi pubblici. Tra coloro che usano le auto, come ho già detto, non tutti lo fanno per scelta o per muoversi per pochi metri. In tanti hanno effettiva necessità di muoversi con un’auto propria, per lavoro o per difficoltà di deambulazione». Gli studenti (anche quelli che vengono da fuori) dovrebbero arrivare col treno e prendere la bici per andare a scuola? «Non ci sono solo gli studenti che arrivano in treno, ci sono anche quelli che arrivano in pullman. È pensabile che centinaia di ragazzi, contemporaneamente, prendano la bicicletta? Le piste ciclabili sono sufficientemente grandi per consentire il movimento di tutti quei ragazzi? O si rischia di intasare ulteriormente il traffico cittadino? E poi, un altro problema da non sottovalutare è la conoscenza e il rispetto delle regole: troppo spesso i ciclisti non rispettano segnali, semafori ecc. Per carità, questo vale anche per gli automobilisti, ma quelli, almeno, è possibile multarli!». Pensa che i soldi delle piste ciclabili potevano esser utilizzati per altre opere più utili e necessarie? «Probabilmente potevano esserci delle priorità, magari proprio un ulteriore potenziamento dei mezzi pubblici, la manutenzione e l’illuminazione delle strade. Ma non è solo un problema di soldi, è soprattutto un problema di organizzazione e di rispetto delle esigenze di tutti i cittadini, anche quelli un po’ più avanti con gli anni». Lei utilizzerebbe la bici al posto dell’auto? «Sinceramente io amo camminare, mi muovo moltissimo a piedi e quando devo spostarmi preferisco muovermi in treno. Utilizzo l’auto solo quando è realmente necessario, quindi no, non la sostituirei con la bici». Isabella de Pinto
Autore: Isabella de Pinto