Tutta la vita davanti o quasi...
Ecco alcune esperienze di persone che hanno lavorato nei call center, che ci hanno raccontato la loro storia, le loro impressioni, i vantaggi e gli svantaggi di questo lavoro. Mariana, 25 anni, diplomata Quando hai iniziato a lavorare? «Ho iniziato nel novembre del 2007 e ho seguito una formazione di 80 ore durata fi no a gennaio. Ho lavorato fi no a marzo 2009 con un contratto a progetto che mi permetteva di guadagnare 3,50 euro all’ora più le provvigioni per quello che facevo: quando mancava il lavoro non si lavorava e non venivi pagato…». Perché ti sei rivolta al call center per lavorare? «E’ stato un caso perché io ho mandato il curriculum all’asilo nido “Tutti giù x terra” e il giorno stesso mi hanno contattato proponendomi di provare con il call-center e dicendomi che se ci sarebbero state possibilità mi avrebbero inserito nell’asilo nido, ma così non è mai stato. In questo modo mi sono buttata in questa avventura che mi è anche piaciuta». Chi lavora nel call-center? «Gli impiegati coprono tutte le fasce d’età, però in prevalenza sono ragazzi e specialmente ragazze laureati e non». Da cosa sono motivati? Lavorano per arrotondare lo stipendio, per racimolare un gruzzoletto e levarsi qualche sfi zio o questo lavoro permette stabilità e un futuro? «Da marzo sono stata assunta da una compagnia telefonica con un contratto a tempo determinato. Questo mi permette di fare progetti per il mio futuro, mentre l’impiego degli altri è motivato a seconda delle esigenze personali… In ogni modo ogni tuo diritto da dipendente è tutelato e non vieni sfruttato».