MOLFETTA - Collegare meglio il centro urbano di Molfetta alla zona industriale (ampliamento delle corse) e implementare la sicurezza. Sono queste le problematiche evidenziate da una
petizione che sta iniziando a girare in rete per sensibilizzare non solo la cittadinanza, ma soprattutto le Forze dell’Ordine (sicurezza) e l’Azienda Trasporti Municipalizzati di Molfetta che, comunque, realizza già due corse verso la zona ASI. Purtroppo, insufficienti: infatti, le linee 4 (andata) e 3 (ritorno) hanno solo 7 fermate e non riescono a coprire le esigenze dei lavoratori (anche quelle temporali).
Aggiungere un’altra linea comporterebbe, però, delle spese aggiuntive per un’azienda che negli ultimi anni, proprio come l’Asm, ha registrato delle perdite di bilancio: infatti, ogni trimestre il Comune di Molfetta eroga circa 125mila euro, ma ad aprile 2012 la giunta Azzollini ha stanziato per l’azienda una contribuzione straordinaria di 40mila euro per l’esercizio 2011 (a titolo di integrazione tariffaria e come concorso spese per la variazione della linea 3), considerata la perdita di 36mila euro nel 2010.
Secondo il testo allegato alla petizione online, «lo sviluppo della zona ASI di Molfetta non è stato accompagnato da un adeguato miglioramento dei servizi a disposizione dei lavoratori, in primis il trasporto pubblico». Per di più, «gran parte dei dipendenti delle aziende del posto si ritrova pertanto obbligata ad utilizzare un'autovettura, impattando negativamente sull'ambiente ed esponendosi giornalmente ai numerosi furti d'auto da parte di delinquenti indisturbati». Ecco perché «per frenare il dilagare della criminalità e dare un piccolo contributo alla sostenibilità ambientale, i sottoscritti firmatari con la presente chiedono al Sindaco di Molfetta il potenziamento del trasporto pubblico a copertura della locale zona ASI, nonché un pattugliamento della stessa da parte delle forze dell'ordine».
Del resto, numerose sembrano siano state le richieste inviate all’ufficio comunale di Mobility Manager per sollecitare l’implementazione del servizio di trasporto pubblico nel centro urbano verso la zona industriale (è stata solo ampliata la linea 3 al comparto 16 tra le vie Fondo Favale e via cavalieri di Vittorio Veneto.
Saranno queste due problematiche (trasporto e sicurezza) che il prossimo sindaco di Molfetta dovrà necessariamente affrontare: il Comune necessita non solo di un aggiornamento del Piano dei trasporti e della mobilità che ha ormai superato i 10 anni, ma anche di una seria pianificazione comunale per la tutela e il controllo del territorio, considerata la criminalità ormai dilagante (ad esempio, con l’istituzione di un comitato di monitoraggio).
Tra l’altro, proprio lo scorso venerdì si è tenuto un incontro alla sede dell’Associazione Antiracket Antiusura a Molfetta (ampio resoconto sul prossimo numero di Quindici in edicola il 15 febbraio) tra gli imprenditori locali, soprattutto quelli della zona industriale, e le Forze dell’Ordine per affrontare una serie di situazioni (agghiaccianti) legate alla sicurezza e alla criminalità locale.
Insomma, l’allarme sicurezza è una delle piaghe più purulente di Molfetta, nonostante le istituzioni locali lo abbiano sottovalutato negli ultimi anni, lasciando che proliferasse indisturbato.
© Riproduzione riservata