MOLFETTA - Dopo il concorso indetto dal Museo Diocesano di Molfetta, a termine del corso di fotografia organizzato dall’Associazione Motografando, in collaborazione con la Cooperativa FeArT, il gruppo teatrale Quarta Ipotesi, con il sostegno di Euronics ed Olympus, il patrocinio del Comune di Molfetta, domenica 22 luglio sono stati premiati i vincitori.
Dopo aver seguito, nei mesi tra maggio e giugno, sette lezioni del maestro Cosmo Mario Andriani, fotografo naturalista molfettese, riconosciuto a livello nazionale per la sua competenza, ai circa 180 iscritti al corso è stato presentato il concorso fotografico «Tra i sentieri dell’arte», indetto dalla struttura museale con la chiara finalità di usufruire delle competenze fotografiche dei partecipanti per valorizzare il diffuso patrimonio ecclesiastico diocesano e comunicarne i contenuti di fede, arte, bellezza.
Due le sezioni di gara: “frammenti d’arte”, richiedente immagini di dettagli o particolari di opere d’arte (pittura e/o scultura) presenti all’interno di chiese, cappelle, dimore private, complessi monastici, città e/o paesaggi e “architetture sacre” avente come oggetto immagini di chiese, complessi monastici, luoghi, paesaggi, siti archeologici e naturalistici dove sono presenti architetture sacre o singoli elementi architettonici delle stesse.
I soggetti, scelti all’interno del territorio diocesano, diventano così occasione di conoscenza e valorizzazione di un patrimonio che, ancor prima che artistico e storico, assume una valenza estetica carica di contenuti e di valori (le
foto).
Premiate le foto raffiguranti “Santa Rita” della chiesa di San Domenico (Giovinazzo) di Vendola Vera (primo posto), “Cattedrale di Giovinazzo” di Todisco Domenico (secondo posto), “Crocifisso” della sagrestia della chiesa di San Gioacchino (Terlizzi) di Antonio de Feo (terzo posto) con l’acquisizione delle opere nella sezione di arte contemporanea del Museo (foto) e prestigiosi premi messi a disposizione dalla Olympus: una macchina mirror less, una bridge ed una fotocamera compatta.
Conclusa positivamente la prima fase della collaborazione tra i soggetti promotori, le attività riprenderanno a settembre con rinnovata sinergia, perché una nuova cultura dell’immagine possa educare alla dimensione del bello non quale effimero apparire ma espressione dell’essere che coinvolga lo spettatore, rendendolo attore di ciò che vede.
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