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Torrione Passari testimone del nostro passato 10 ANNI 100 COPERTINE
15 febbraio 2004

Lo spaventoso degrado di tanti anni di in curia, la corrosione del mare e la pressione dei flutti stanno lentamente sgretolando un elemento-simbolo di Molfetta, testimone antico della nostra storia: Torrione Passati. Già tante strade della città vecchia sono murate, tante case sventrate, tanti crolli hanno alterato l'originalità della pianta. Non permettiamo un ulteriore scempio. Torrione Passari fu eretto per difendere Molfetta. Ora tocca a noi essere suo baluardo per il grande valore storico-culturale, ma anche paesaggistico-estetico e non ultimo affettivo, che ha. I molfettesi legati alla loro storia non possono e non devono permettere che quel torrione poderoso che si erge dalle acque, possa andare perduto e scompaia dal nostro panorama. La sua storia risale al 1512, quando il nobile Herricolo Passari, con il contributo dell'Università e del Capitolo, lo fece edificare per la difesa contro le incursioni degli Uscocchi e dei Turchi. Un tempo era sormontato dal blasone di famiglia e vi si accedeva direttamente dal palazzo Passati, originariamente ad esso congiunto. Durante il “sacco” del 1529 il torrione subì gravi danneggiamenti e fu ricostruito nel 1633; la pianta in origine ottagonale, assunse l'attuale forma con le tre cannoniere poste nelle tre direzioni dell' orizzonte marino. Da allora è punto di riferimento nautico per i vecchi lupi di mare, è testimone silenzioso di tutte le nostre vicissitudini. Come intervenire, quindi? Secondo la legge del 1907 n.54, ancora in vigore, “la tutela, la conservazione e gli interventi su fabbricati prospicienti il mare, sono di competenza dello Stato” ma il decreto 616 del 1977 trasferisce queste stesse competenze alle Regioni. È noto che il Comune, dopo il crollo, ha immediatamente informato gli organi competenti: prefetto, genio civile, ufficio protezione civile e Soprintendenza ai beni culturali. Un incontro urgente è stato fissato per la fine di questo mese, con rappresentanti della Regione per definire i lavori di consolidamento per tutta la cortina a mare di Molfetta. In pericolo, infatti, è anche lo stesso Torrione, perché è adiacente all'edificio già crollato, perde pietre ogni giorno e soffre degli stessi mali, ma per lui non c'è masi stato un intervento di ristrutturazione. La torre ha subito molte modifiche nel corso dei suoi 500 anni di vita: da luogo per la difesa si è trasformata in abitazione, si sono costruiti corridoi di pietra per accedervi, alcune finestre sono diventate porte e viceversa. In quell'occasione gli amministratori proporranno i veri progetti pensati per il recupero della città vecchia chiedendo l'utilizzazione dei fondi che la Comunità europea mette a disposizione per il recupero di zone di valore storico e culturale. È importante, però, che accanto alle autorità preposte, anche noi molfettesi ci sentissimo veramente coinvolti e fossimo vigili nei confronti delle varie soluzioni , idee, ipotesi, da attuare. Torrione Passari appartiene a tutti noi. Non possiamo rinunciare a questo simbolo. Corradina Marzocca 10.4.1995
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